martedì 16 gennaio 2018

Gli sproloqui del Grognardo: l'avventura di Natale

Natale è passato, e così le feste. Tocca tornare al lavoro, ma rimangono i ricordi del periodo di riposo appena passato. Il mio (ma forse anche il vostro!) piccolo mondo di amici e conoscenti può essere diviso in due macro-categorie: quella degli amanti del Natale e quella dei “grinch”.
Stranamente, almeno per come la vedo io, i fobici del Natale sono in maggioranza donne. Al contrario, io appartengo sicuramente al primo gruppo, quello degli entusiasti del freddo (o perlomeno dell'alternanza delle stagioni), delle vacanze e delle luminarie. Vivo l’avvicinarsi di questo periodo dell’anno con trepidante attesa e, mano a mano che la Vigilia è prossima, assorbo ogni misticismo e rituale pagano. Preparo quindi la lista dei regali, vado a ripescare gli a scatoloni nei quali sono riposte le palline di vetro di mio padre e mio nonno, addobbo l’albero l’8 Dicembre con un sottofondo musicale adeguato, ripasso i film di una vita e scelgo quelli che durante le feste torneranno a fare la loro comparsata sul mio televisore.