tag:blogger.com,1999:blog-1063453992688889242024-03-13T18:04:36.564+01:00L'orto del GrognardFantasticherie e filosofie (cioè cazzate e cazzatine) di un giocatore.Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.comBlogger94125tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-20571155815107645552024-01-26T15:25:00.018+01:002024-01-26T16:07:51.082+01:0026 Gennaio - Il compleanno di Dungeons and Dragons<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">L’ultima domenica di Gennaio, anche se ormai molti dicono che
esiste una data precisa: il 26 Gennaio, è una data importante per
tutti i giocatori di ruolo. Stando infatti in quanto riportato sul blog di Jon
Peterson - probabilmente lo storico più accreditato di Dungeons and Dragons -
questo è il giorno nel quale festeggiare il compleanno del gioco di ruolo
capostipite di un genere.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: arial;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><a href="https://playingattheworld.blogspot.com/2013/12/when-dungeons-dragons-turns-40.html">In
questo articolo</a> del blog <b>Playing at the World</b>, scritto nel 2014 per
l’anniversario dei 40 anni del gioco, se ne ripercorrono le tappe della
pubblicazione. Ho deciso di tradurlo integralmente in modo che sia disponibile
anche ai non anglofoni.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Oltre ad augurarvi una piacevole lettura, sarebbe bello che
coloro che leggeranno queste righe lasciassero una loro testimonianza,
raccontando un breve aneddoto del loro primo incontro con D&D.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Il mio avvenne nel 1989, passeggiando per le vie del centro
di Modena. Lungo corso Canal Chiaro, all’ombra dei portici, esisteva allora un
grande negozio di giocattoli, Campioli. In una delle vetrine laterali erano
esposte tre scatole di colori diversi: una rossa, una blu e una verde acqua.
Tutte raffiguravano dei guerrieri, colti nell’atto della battaglia. Sfidavano
enormi draghi dello stesso colore della confezione, che ospitava quello strano
gioco da tavolo privo di tabellone. L’avete capito tutti: si trattava della
versione Mentzer di D&D base. Ignoriamo come a tredici anni si possa rimanere
fulminati da visioni del genere, sono avvenimenti che in qualche modo modificano il corso e le abitudini di una vita.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">La generazione degli anni ’70 è stata numerosa. Come
accadeva allora i miei vicini di casa erano anche i miei amici, compagni di
gioco e di cortile. Curiosamente avevamo tutti una passione sfrenata per il
fantasy. A dimostrazione di ciò, durante gli anni delle scuole medie, avevamo
fatto incetta dei libri game, targati EL edizioni. Fu quella la scuola che ci permise di scrivere le nostre prime avventure, totalmente libere e slegate da un
regolamento. Erano sfide uno contro uno, dove un partecipante conduceva il
gioco e l’altro vestiva i panni dell’esploratore.<span></span></span></p><a name='more'></a> <span style="font-family: arial;"><o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">L’incontro con D&D base fu l’avvio di una cavalcata, che
ci portò in meno di sei mesi a confrontarci con l’Avanzato e l’inglese che
alcuni di noi manco avevano studiato. Ricordo le mattine estive
passate col vocabolario in mano a tradurre i titoli degli incantesimi, a volte
in maniera totalmente approssimativa, se non del tutto errata. Ridiamo ancora
al pensiero di come Remove Curse fosse diventato Rimuovi Corse. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Nulla di tutto ciò che ho sentito dire di male circa
D&D si è rivelato vero nella mia esperienza. Per noi fu solo uno
straordinario volano per sviluppare l’amore per le storie, i libri e
l’accrescimento della competenza di una lingua straniera. Molti dei ricordi più
incantevoli che abbiano ci riportano alle soffitte dove giocavamo. Lì la
fantasia scorreva libera, un esercizio che, come un lusso, ci concediamo
ancora, nonostante gli impegni della vita adulta.</span><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal"><b><u>DA PLAYING AT THE WORLD<o:p></o:p></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAC95rJOkUGjy7ChWQZMx0GjtXCOEHG1vJfPjgNJtu604VQBXYNpr6hSpRJAhazYMiSDlWFY1Yceb3On8ke9ImgxW_xzkZOTMHLStYncOVVi_6XrSHpe9fzfgIB85uVZN3JNstXSkEjLereGhkIM3tOC_S-1ANped-aKEph2XMobBr7kFS49Pntu4EwWF0/s572/Picture1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="183" data-original-width="572" height="151" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAC95rJOkUGjy7ChWQZMx0GjtXCOEHG1vJfPjgNJtu604VQBXYNpr6hSpRJAhazYMiSDlWFY1Yceb3On8ke9ImgxW_xzkZOTMHLStYncOVVi_6XrSHpe9fzfgIB85uVZN3JNstXSkEjLereGhkIM3tOC_S-1ANped-aKEph2XMobBr7kFS49Pntu4EwWF0/w472-h151/Picture1.jpg" width="472" /></a></div><br /><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;">Molte fonti, inclusa "Playing at the World",
stimano che la pubblicazione di Dungeons & Dragons sia avvenuta nel gennaio
1974. La nostra migliore prova di ciò proviene da comunicazioni come quella
sopra riportata, una lettera scritta da Gary Gygax alla fine del 1973 che
aanuncia l'imminente uscita del gioco. Ora, con il quarantesimo [ndt. Il 50°
anniversario nel 2024] anniversario ormai alle porte, sorge una domanda
bruciante: quando esattamente dovremmo festeggiare? Sebbene non manchino
resoconti aneddotici che descrivano quando e a chi sia stata venduta la prima
copia del gioco, ci sono poche prove concrete che indichino una data specifica
di nascita. Tuttavia, l'autore di questo articolo [ndt. Jon Peterson,
appunto] alzerà un dado per brindare
all'anniversario domenica 26 gennaio 2014 [ndt. 2024 per il 50°], in base alla
seguente cronologia riguardante l'uscita di Dungeons & Dragons.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: trebuchet;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;">La nascita di un gioco non è così facile da datare come la
nascita di una persona. Un gioco deve essere stampato, assemblato,
pubblicizzato e venduto. A che punto consideriamo il gioco disponibile? Quando
gli editori hanno copie a disposizione da distribuire agli amici? Quando sono state
effettuate vendite al pubblico in generale? Sicuramente le copie esistevano già
nel gennaio 1974, ma i primi annunci pubblicitari non iniziarono a comparire
fino a febbraio e il gioco divenne disponibile al pubblico solo per posta
all'inizio, quindi le vendite ufficiali devono essere arrivate successivamente.
In definitiva, esiste un'ambiguità inevitabile riguardo all'uscita di un
prodotto come questo, che probabilmente non può essere risolta ad una singola
data. Quello che possiamo fare è circoscrivere la data tra i primi riferimenti
al gioco, come elencato di seguito:</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: trebuchet;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;"> </span></div><o:p><span style="font-family: trebuchet;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfYqi3ZGexanH1YnyTdeGCiAVVC4Zm03_Ft04dlJt7yRyxldqnnewmHcjBGIEerSUoiOrbtb1EfXLDsi535H7TU2MekAGnQi_6ug_L3khzNqWRivv2OyoQkDXvU_HdvCuNhmjWSruFoJrt2-Tb_PfGiifjNP6to4QHKrZFBYo6K1KLtlyQonMJmcNKfSz3/s800/Picture2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="110" data-original-width="800" height="79" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfYqi3ZGexanH1YnyTdeGCiAVVC4Zm03_Ft04dlJt7yRyxldqnnewmHcjBGIEerSUoiOrbtb1EfXLDsi535H7TU2MekAGnQi_6ug_L3khzNqWRivv2OyoQkDXvU_HdvCuNhmjWSruFoJrt2-Tb_PfGiifjNP6to4QHKrZFBYo6K1KLtlyQonMJmcNKfSz3/w576-h79/Picture2.jpg" width="576" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></span></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;">Giugno 1973: In questo periodo troviamo i primi indizi
pubblicati che Dungeons & Dragons era in fase di sviluppo. Qui sopra c'è un
estratto del 1° giugno 1973 dell'uscita di Gamesletter, che in una breve nota
ha per la prima volta informato il mondo che Gary e Dave stavano sviluppando
"un esteso set di regole per campagne fantasy". Gygax inserì un altro
indizio in Lowrys Guidon nello stesso periodo: "Sono spiacente di
comunicare che sono stato così occupato a elaborare tabelle di probabilità per
un gioco di campagna fantasy ultimamente che non ho avuto tempo di sperimentare
con alcun CRT". Sicuramente questo "gioco di campagna fantasy"
era Dungeons & Dragons, che era in pieno sviluppo in quel momento.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: trebuchet;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;">Settembre 1973: Un avviso in Gamer's Guide #40 della Midwest
Military Simulation Association (MMSA), il gruppo di Dave Arneson a Minneapolis,
parla della continuazione della "simulazione Fantasy (Sword and Sorcery)
in collaborazione con il gruppo di Gary Gygax a Lake Geneva". Dal lato
delle Twin Cities, si ha spesso l'impressione che l'interazione con Lake Geneva
implicasse la gestione di un gioco più che della sua progettazione.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: trebuchet;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;">12 novembre 1973: Gygax afferma in una lettera a George
Phillies che "abbiamo appena costituito una società per produrre regole
per miniature (Tactical Studies Rules, con l'uscita di Cavaliers and Roundheads
in ottobre)". Questo è sicuramente uno dei primi riferimenti a TSR.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: trebuchet;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;">Dicembre 1973: In una lettera a Jim Lurvey (mostrata
all'inizio di questo post), Gygax espande sui piani di TSR: "Abbiamo
appena costituito Tactical Studies Rules, e desideriamo far sapere alla
comunità di wargame che è disponibile una nuova gamma di regole per miniature.
Attualmente TSR ha regole per la Guerra Civile Inglese (Cavaliers &
Roundheads), e a partire da gennaio dovremmo avere un set di campagne fantasy
(un gioco veramente superbo, basato su Chainmail e 'Blackmoor' di
Arneson)".</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: trebuchet;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;">Questo è il primo indizio dove si evince che l’uscita di
Dungeons & Dragons era prevista nel gennaio 1974. Sebbene l'introduzione di
Dungeons & Dragons sia datata 1 novembre 1973, il gioco non poteva essere stato
pubblicato prima dell'anno seguente, considerando la data di copyright del
1974. Con queste premesse, è solo una questione di stabilire quando il gioco
diventi disponibile nel 1974.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: trebuchet;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;">Febbraio 1974: Nell'edizione di questo mese di El
Conquistador, una fanzine di Diplomacy per corrispondenza che pubblicava
notizie e articoli sui giochi da tavolo, fu annunciato che "la Lake Geneva
Tactical Studies Association ha ora rilasciato il suo set di regole per
campagne fantasy (Dungeons and Dragons)". Perché un annuncio appaia nel
numero di febbraio, con grande probabilità deve essere stato inviato prima
dell'inizio del mese. Ciò suggerisce che al momento della pubblicazione di
quella rivista, il gioco fosse già disponibile. L'annuncio invita anche il
pubblico a giocare a Dungeons & Dragons la domenica alle 13:30 presso la
casa di Gary a Lake Geneva.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: trebuchet;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;"> </span></div><o:p><span style="font-family: trebuchet;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDcVlECuA-rRtN0PpVro7mIXtpzNhVAA7Gzxv75zeyzL3-EmQrJ0Yn2aL4mO5YUT_Tg6HNc-qUyytWCegURmv4ODhiiQccj30i2qI4L44JVJed70IgI8zFyygA7w2QhgptAYvRx_wtGPYbDEilBZ2i1_rANZ6YCOGBEO6CNLh1D9p4XjdvoLC7Jw7PO9aU/s716/Picture3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="129" data-original-width="716" height="92" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDcVlECuA-rRtN0PpVro7mIXtpzNhVAA7Gzxv75zeyzL3-EmQrJ0Yn2aL4mO5YUT_Tg6HNc-qUyytWCegURmv4ODhiiQccj30i2qI4L44JVJed70IgI8zFyygA7w2QhgptAYvRx_wtGPYbDEilBZ2i1_rANZ6YCOGBEO6CNLh1D9p4XjdvoLC7Jw7PO9aU/w504-h92/Picture3.jpg" width="504" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></span></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;">Un altro riferimento temporale ci è fornito verso la fine
del mese in una lettera a Jim Lurvey datata 27 febbraio 1974, in cui Gygax
afferma che "la LGTSA è stata coinvolta in una campagna fantasy per più di
un anno, utilizzando le regole di Dungeons & Dragons (Gygax & Arneson)
rese di recente disponibili al pubblico".</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: trebuchet;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;">5 marzo 1974: Gygax scrive ad Arneson ricordandogli che
"ogni volantino che distribuisci potrebbe significare più dollari di
royalty. Ricorda, ogni vendita al dettaglio che facciamo ti dà 1,00 dollari.
Metti un volantino in tutte le lettere, va bene?" A questo punto, Gygax si
preoccupa delle vendite e pianifica come diffondere la notizia della
disponibilità di Dungeons & Dragons.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: trebuchet;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;">Maggio 1974: Le notizie sulla pubblicazione di Dungeons
& Dragons erano ormai diffuse. Questi primi riferimenti al gioco non citano
tuttavia una data di uscita.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: trebuchet;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;">Luglio 1975: In Alarums & Excursions #2, Gygax offre la
sua prima storia concisa di Dungeons & Dragons. Il resoconto culmina con
l'uscita di "D&D nel gennaio 1974". Quindi, in questo primo
resoconto, scritto diciotto mesi dopo che il gioco è diventato disponibile,
Gygax conferma che il piano messo a punto nel dicembre 1973 era corretto e che
D&D è uscito a gennaio.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: trebuchet;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;">Tutte queste testimonianze sono sufficienti per supportare
la tesi di un rilascio di Dungeons & Dragons nel gennaio 1974. Tuttavia,
nessuna fonte contemporanea dà alcuna indicazione su quando, nel corso del mese
di gennaio, il gioco potrebbe essere uscito. Fonti molto più tarde, ad esempio
l'articolo di Gary Gygax nella scatola della Collector's Edition del 1999,
affermano che "la prima vendita di un gioco di Dungeons & Dragons è
stata fatta alla fine di gennaio 1974". È plausibile che sia avvenuta
effettivamente alla fine del mese? Gygax il 27 febbraio 1974 afferma che D&D era stato "reso di
recente disponibile al pubblico", una data nell'ultima settimana di
gennaio. Se fosse stato invece all'inizio di gennaio, Gygax avrebbe comunque
detto che il gioco era stato appena pubblicato?</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: trebuchet;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: trebuchet;">Per tutte le ragioni elencate sopra, probabilmente è
impossibile stabilire una data precisa e affermare con certezza che questo è il
giorno in cui il gioco è stato pubblicato. Ma se dobbiamo festeggiare verso la
fine di gennaio, allora l'ultima domenica del mese (quest'anno il 26) [ndt. nel
2014] sembra essere la scelta migliore. Come afferma l'annuncio di El
Conquistador sopra riportato, la domenica era il giorno in cui Gary invitava il
mondo a passare da casa sua, alle 13:30, per avere una prima esperienza di
Dungeons & Dragons. Essendo un weekend, molti di noi possono liberare i propri
impegni per rivisitare alcuni classici giochi da tavolo. Quindi, il prossimo 26
gennaio 2014 [ndt. il 28 Gennaio nel 2024], prendetevi il tempo per celebrare
la nascita di Dungeons & Dragons e dei giochi di ruolo.</span></p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-83830350799263019012024-01-14T18:42:00.003+01:002024-01-14T18:42:22.433+01:00REF5 - FORGOTTEN REALMS - Lords of Darkness e la scomparsa di Jennell (Paul) Jaquays<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Salve a Tutti,</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">scrivo questo post di getto, perché ieri sono venuto a sapere della scomparsa di un'autrice che ha tracciato un segno, e mi ha permesso - da giocatore - di toccare il terreno di una nuova maturità creativa.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Se devo tanto a George R. R. Martin, </span><span style="font-family: times;">tra chi mi ha preso </span><span style="font-family: times;">per mano nel rinnovato interesse per il fantasy e il GdR </span><span style="font-family: times;">è doveroso citare </span><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Jennell_Jaquays" style="font-family: times;" target="_blank">Jennell Jaquays</a><span style="font-family: times;">, nata Paul. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: times;">Non ho voglia di entrare nelle vicende personali di Jennell, ma per comprendere quello che ha scritto, e siccome non tutti sono cultori sfegatati di D&D, bisogna pur chiarire che nasce uomo, ma vive un'identità che non sente propria. Per fortuna, durante la sua esistenza riuscirà a sbocciare in quello che si sentiva realmente di essere.</span></div><div style="text-align: justify;">La seguivo da anni su Facebook e mi era capitato di scriverle almeno un paio di messaggi per ringraziarla del suo contributo al compendio REF5 - <i>Lords of Darkness</i> (1988), nel quale si trovano due scenari partoriti dal suo ingegno: <i>Ghouls and Ghasts</i> e <i>Mummies</i>.<span><a name='more'></a></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Jennell è conosciuta principalmente per i suoi lavori agli albori del nostro hobby, quando la Judges Guild produceva materiale compatibile per D&D. Il suo nome è di solito accostato a <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/The_Caverns_of_Thracia" target="_blank">Caverns of Thracia</a> (1979 - Le Caverne di Tracia) e <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Dark_Tower_(module)" target="_blank">Dark Tower</a> (1980 - La Torre Oscura).</div><div style="text-align: justify;">Ha anche collaborato ad uno dei boxed set della 2a Edizione, la famosa <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Dragon_Mountain_(Dungeons_%26_Dragons)" target="_blank">Dragon Mountain</a>, della quale è copertinista. All'interno invece le illustrazioni sono di un certo <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Tony_DiTerlizzi" target="_blank">Tony DiTelizzi</a>, di recente in visita a Lucca Comics and Games. </div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijtZ9Ue3H2sfVvBtw66rz-xVWeH1MfBwqKLaVABYCVagssA44qMuErL1Ue8X5QSrUX-it6B3O_BUrM_eOSzEmSjiMiSSiOO421843VVOmGG7z-17amjB9kvuFmvJPSO1rDejlwOUHAP5L0J21hBPlhInLTXHjz_9qI-ACxUBzzg2CINOIuUwPYtOPkFuUc/s500/Lords%20of%20Darkness.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="333" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijtZ9Ue3H2sfVvBtw66rz-xVWeH1MfBwqKLaVABYCVagssA44qMuErL1Ue8X5QSrUX-it6B3O_BUrM_eOSzEmSjiMiSSiOO421843VVOmGG7z-17amjB9kvuFmvJPSO1rDejlwOUHAP5L0J21hBPlhInLTXHjz_9qI-ACxUBzzg2CINOIuUwPYtOPkFuUc/w283-h425/Lords%20of%20Darkness.jpg" width="283" /></a></div>A quanto ho letto è stata anche attiva all'interno della comunità dei videogiochi, ma non parlerò di quello che non conosco.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Torniamo quindi al motivo di questo post e di quello che ho potuto provare tra la produzione di Jennell. E qui vengo a Lords of Darkness. </div><div style="text-align: justify;">Chi mi ha letto in passato sa che la mia vera passione sono le raccolte di avventure. Specie adesso che gli impegni quotidiani non favoriscono il tempo libero, avere a mano brevi scenari di poche pagine mi permette di intavolare una serata con gli amici senza diventare matto.</div><div style="text-align: justify;">Ricordo che i primi moduli di D&D contavano 8 pagine appena (la G1 ad esempio), diventate poi 16, per raggiungere lo standard - durato quasi tutti gli anni '90 - di 32.</div><div style="text-align: justify;">Le avventure contenute all'interno di REF5 hanno una lunghezza simile a quelle di Dungeon magazine. Nella fattispecie "Ghouls and Ghasts" è sei pagine, mentre "Mummies" è lunga otto. A queste va aggiunto un approfondimento a fine libro su ciascun tipo di antagonista non morto. </div><div style="text-align: justify;">La curiosità, a ben vedere, è che Jennell si occupa di due tipi di non-morti che non risiedono nel Piano Negativo (delle mummie si è ampiamente dibattuto e, no, sono ancora collegate al Piano Materiale), e questo chissà perché, in maniera romantica, mi fa pensare ad una preferenza per tutto ciò che c'è al confine tra un momento e un altro della vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I miei giocatori, in particolare, hanno provato Mummies, ambientata nel deserto di Anauroch. Il plot è semplice: i PG incontrano un elfo grigio morente che dice di essere un rappresentante del Consiglio di Evermeet; le sue ultime volontà sono che il gruppo si accolli la responsabilità di recuperare due pergamene dorate - il cui contenuto verranno a sapere solo a missione compiuta -, prima che esse cadano nelle mani sbagliate. Inizia così la corsa alla tomba di Hsssthack, per anticipare una banda di uomini lucertola. Forse ho già anticipato troppo, ma bisogna anche suscitare un po' di curiosità nel lettore.</div><div style="text-align: justify;">Si tratta di un bel dungeon, coerente, che, se giocato col regolamento originale, offre diverse insidie mortali.</div><div style="text-align: justify;">C'è però un insegnamento più importante che Jennell lascia ai lettori e lo si trova nella prefazione di Ghouls and Ghasts: <u>è la definizione di orrore</u>. La riporto di seguito liberamente tradotta.</div><div style="text-align: justify;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR5U5Kiuk8Ocb1yzLiYVlAqWqbpe0rw8Lg39oiEmZLYKhlJ8MiESX3ePb_H4NKS37JIETEugDBfuHdIopFIvk7YYeyV1aoTsA7y8VqbHr85OhjZcICot30bfa9usd2-2CmwbhQfbe3TLDEgqlCoqBWvB00SgtXgg4S5ZlPLUHLICPMiEcn6230gEh3-13K/s1105/Jennell_Jaquays_on_Matt_Chat.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="Jennell Jaquays" border="0" data-original-height="987" data-original-width="1105" height="286" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR5U5Kiuk8Ocb1yzLiYVlAqWqbpe0rw8Lg39oiEmZLYKhlJ8MiESX3ePb_H4NKS37JIETEugDBfuHdIopFIvk7YYeyV1aoTsA7y8VqbHr85OhjZcICot30bfa9usd2-2CmwbhQfbe3TLDEgqlCoqBWvB00SgtXgg4S5ZlPLUHLICPMiEcn6230gEh3-13K/w320-h286/Jennell_Jaquays_on_Matt_Chat.jpg" title="Jennell Jaquays" width="320" /></a></div></div><div style="text-align: justify;">"<i>Ci sono molte cose che gli uomini non dovrebbero vedere, e assistervi tende a metterne a prova le loro menti, logorandoli. In genere ciò non avviene quando i personaggi incontrano un mostro per la prima volta. Essendo avventurieri si aspettano si aspettano di vedere dei mostri. L'orrore travolge coloro i quali assistono alle conseguenze che un mostro ha su di un loro compagno, o quando realizzano la spietata verità di qualcosa: è allora che la paura potrebbe instillarsi nei loro cuori.</i>"</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nemmeno King nella prefazione di <i>A volte ritornano </i>mi ha fatto riflettere tanto sul concetto di paura.<i> </i><u>Non è la creatura in sé o la mostruosità che ci spaventa, ma constatarne gli effetti che esso provoca, temere di fare la medesima orribile e disgraziata fine</u>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quando penso alla REF5 realizzo quanto abbiamo perso lungo la strada. Capisco perché, quando giocavo alla 2a Edizione, non ho mai utilizzato i non-morti, che invece sono diventati tra i mostri che più utilizzo nella 5a.</div><div style="text-align: justify;">Il motivo è semplice, i non-morti erano creature pericolosissime. <b>Non c'era bisogno di regole per far cacar sotto i giocatori</b>, questo perché avevano poteri terribili, il peggiore dei quali era l'Energy Drain. Cosa può terrorizzare di più un giocatore di vedere risucchiati dei livelli al proprio Personaggio a seguito di un semplice tocco, senza Tiro Salvezza per giunta?</div><div style="text-align: justify;">Direi nulla. </div><div style="text-align: justify;">E se l'Energy Drain era il culmine del terrore dei giocatori, c'erano l'invecchiamento del Fantasma, il risucchio di Forza delle Ombre. Con i non-morti - ammesso che avessi armi magiche per colpirli - c'era sempre da stare sul chi va là. </div><div style="text-align: justify;">Ecco spiegato come mai l'abilità principe del chierico della scatola rossa era scacciare non-morti, e non quella di curare ferite. Se ricordate infatti il prete al primo livello non aveva incantesimi, ma poteva scacciare utilizzando il suo simbolo sacro. Era, in effetti, molto, ma molto più importante quella funzione nel gruppo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Con queste poche riflessioni, buttate giù alla rinfusa sull'onda dell'emotività, spero di aver dato giusto ricordo di Jennell, e di ciò su cui mi ha fatto riflettere.</div><div style="text-align: justify;">La morte non è mai un passaggio facile, né da affrontare, né da accettare, ma anche vivere in un limbo, in equilibro tra due mondi diversi è difficile, e richiede molta, molta volontà.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ai posteri, al terra ti sia lieve Jennell.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-44404259517937910122023-11-18T13:33:00.004+01:002023-11-20T11:27:47.573+01:0010 Anni di Forgotten Realms 41100 MO<p>«Ah, come passa il tempo…» Dirnal era particolarmente
nostalgico quel giorno. Il tiepido scoppiettare dei ceppi nel camino mitigavano
il colpo di coda dell’inverno che investiva Mirabar e il Palazzo delle Udienze.
L’anziano nano si avvicinò alla vetrata e osservò il panorama. La vista del Dorso
del Mondo, l’immensa catena montuosa che per convenzione sanciva il confine
ultimo della civilizzazione, era una spettacolo che lasciava senza fiato ogni
visitatore. «Sarebbe tempo di tornare in viaggio…» borbottò.</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><i>E come, Portatore? Le gambe non ti dolgono, oggi? Vuoi
forse rinunciare alla tua passeggiatina sulle mura in compagnia del giovane
Etihw, che ormai ti è caro come un figlio? <o:p></o:p></i></p>
<p class="MsoNormal">Dirnal sbuffò, Whelm non aveva tutti i torti, aveva un’età,
le gambe erano ogni giorno più pesanti ed Etihw era ormai pronto a raccogliere
la sua eredità. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><i>Anche tu lo pensi, dunque?<o:p></o:p></i></p>
<p class="MsoNormal">«Ho pensato “ormai”, non “è pronto”, stupido schiaccianoci!»
ruggì Dirnal, «Fosse per me ti lascerei subito in mano al ragazzo, ma non
desidero condannarlo alla tua scomoda presenza. Sempre a origliare e ascoltare!
Non merita anche lui questa condanna. E poi non ha sufficiente controllo, è
ancora troppo incauto.»<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><i>Perché, forse tu sei mai stato cauto?<o:p></o:p></i></p>
<p class="MsoNormal">Dirnal sbuffò di nuovo, stupido schiaccianoci…<span></span></p><a name='more'></a><o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;">---</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p>Il cervo stramazzò a terra sollevando una nuvola di polvere.
Il cacciatore si avvicinò alla bestia agonizzante. Sfoderò una lama di foggia
nanica, si piegò sull’animale e recise la gola. Osservò il sangue scuro
sgorgare copiosamente. Quando l’animale fu completamente dissanguato, legò le
zampe posteriori ad una leggera corda argentata e l’appese a testa in giù ad un
ramo. Prese a scuoiarlo.</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">«Puoi riposare un attimo se desideri, è tutto il giorno che
lavori» disse Ryll.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">«Se c’è una cosa che odio, e dovresti saperlo, è riposare»
rispose acido Halfgrimur, gettando di lato la testa del cervo.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">«Quello che odi realmente è stare un giorno senza rubare una
vita al creato.»<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">«Già, forse non hai tutti i torti. Certo potevi evitare di
accompagnarmi, sapendo di avere un animo così compassionevole.»<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">«E quando dovremmo parlare, allora? Sei sempre preso a
progettare qualche scorribanda o a rimirare l’orizzonte come una bestia
ferita.»<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">«Eccoci…»<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">«Cosa c’è, la Grande Foresta non è ampia abbastanza a
confronto di Cormanthor? O pensi a qualche tuo amichetto?»<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">«Ryll, per favore.»<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">«Io non ti sopporto più…»</p><p class="MsoNormal">«Nemmeno io, ma non per questo ti sto addosso a vomitare
veleno.»</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;"><o:p> </o:p>---</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p>Zeke si svegliò di soprassalto, sudava freddo e la stanza
vorticava. Afferrò appena in tempo il secchio di sicurezza, che teneva sempre a
fianco al letto, e gli vomitò dentro la cena della sera prima. Ora che si era
liberato lo stomaco stava meglio. Si ridistese cercando spazio tra due corpi
femminili, un’elfa scura e una tiefling. Non avevano sentito nulla, strafatte
come erano di funghi allucinogeni o oppiacei. Ah, le baldracche, che grande
invenzione! – pensò. Appoggiò una mano per saggiarne le rotondità e cercò
nuovamente il filo del sonno perduto. Niente, tutta la fortezza di Undermilk
era silenziosa, cadaverica, come il suo antico Re.</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: center;"><o:p> </o:p>---</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Era una notte estiva a Waterdeep e il quartiere commerciale,
al solito, brulicava di avventori, imbonitori e viandanti in cerca di un buon
affare. «La fortuna… è una chimera<span face="Arial, sans-serif">»
</span>disse una voce, «Meglio, la fortuna è sopravvivere al veleno di.. una
viverna!» sentenziò Imong con uno sbuffo di fumo della sua pipa, «Mi dica… buon
uomo, cosa chiede di questo tomo… liso e sfatto?»</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Il venditore quasi si offese a quella affermazione, non c’era
alcun tomo rovinato sulla sua bancarella: era vero, vendeva tomi magici di
seconda mano, perlopiù rinvenuti nelle profondità delle grotte dimenticate che
caratterizzano la Costa della Spada, ma sicuro che era merce di un certo
valore! <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">«Signore, ehm, si sta sbagliando. Forse non è molto esperto
di questi oggetti. Se lo lasci dire da uno che il mondo l’ha girato, e che ha
visitato in lungo e in largo il continente: libri come questi sono rari e
potenti…» squadrò lo gnomo, un esserino guercio, con un orecchio abbassato e
l’altro mezzo mangiato, vestito – doveva ammetterlo – con un certo riguardo, ma
nel complesso dall’aspetto insignificante. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Imong sorrise, facendo scintillare uno dei suoi denti d’oro
«No» disse, <span style="mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-hansi-font-family: Calibri;">«in effetti non mi interesso molto di
queste anticaglie, sicuramente ha ragione lei. Magari mi faccio un giro per il
mercato e cerco qualcosa più adatto a me.»<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-hansi-font-family: Calibri;">Il mercante sorrise mentre seguiva con lo
sguardo l’avventore, aveva messo a posto quell’impertinente. Solo quando lo
gnomo era oramai scomparso tra la folla realizzò che dalla bancarella era
scomparsa la sua arpa canterina.</span></p><span style="mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-hansi-font-family: Calibri;"><br /></span><p></p>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF2EUUINxkNr4RDIU58ib2vZN6PMKzDc4P10u7afN9I0Ypd5qb_9fOjNErIrODr8BCU_zwf1-0ogjO95EpO9GLG9OOab6kS76TmuK5koZysOTq61agOnyoALWehEYFj3vWq1STbdFvzGfuBSHpJP123KUK2upjxmpeQfthODU_8Q9SUEvREvwTNjJYWEsd/s3173/Cercatori.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1799" data-original-width="3173" height="371" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF2EUUINxkNr4RDIU58ib2vZN6PMKzDc4P10u7afN9I0Ypd5qb_9fOjNErIrODr8BCU_zwf1-0ogjO95EpO9GLG9OOab6kS76TmuK5koZysOTq61agOnyoALWehEYFj3vWq1STbdFvzGfuBSHpJP123KUK2upjxmpeQfthODU_8Q9SUEvREvwTNjJYWEsd/w656-h371/Cercatori.png" width="656" /></a></div><br /><p class="MsoNormal" style="text-align: left;"><br /></p><p class="MsoNormal"><o:p>“<i>Ero già un bambino completamente formato di fuori e di dentro, durante la notte facevo ormai dei sogni complicati e terribili, di giorno poi partivo per le grandi avventure, galoppando per esempio sul cavallo a dondolo con la lancia, la spada, la corazza, via per il deserto, invincibile principe indiano, oppure scavando nel fienile, sotto il culmine del tetto, misteriosi cunicoli che portavano alla stanza segreta del tesoro. Già ero insomma un bambino scatenato e fantastico.</i>” da Ricordo di un poeta, La Boutique del Mistero – Dino Buzzati.</o:p></p><p></p>
<p style="margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0in; margin-right: 0in; margin-top: 12.0pt; margin: 12pt 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Cari Tutti,<o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">quando
<a href="https://forgottenrealms41100mo.wordpress.com/2018/03/22/22-marzo-2018-dc-5-anni-di-forgotten-realms-41100-mo/">scrissi
un articolo sulle vicende di questo blog per i suoi 5 anni di vita</a> pensavo
avessimo toccato uno stimabile traguardo di resistenza. Ora che di anni il blog
ne compie 10, si può dire – guardandomi indietro - che contenga un pezzo di
vita.<o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Lo
sapete meglio di me, gli eventi ai quali abbiamo assistito e ci siamo nostro
malgrado dovuti piegare negli ultimi tempi potevano - forse lo hanno fatto -
segnarci. Per qualche tempo le storie dei nostri eroi immaginari sono diventate
meno incredibili di quelle della vita vissuta: gli accaparramenti e le file ai
supermercati, il coprifuoco, la conta dei morti e dei malati in terapia
intensiva, la fine della socialità, la solitudine. <o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Ognuno
si è difeso come ha potuto: chi ha cucinato, chi si è palestrato in soggiorno o
in garage, chi portando a pisciare fuori il cane. Altri, molti a conti fatti,
si sono fatti scudo giocando di ruolo. Le piattaforme online sono diventate un
crocevia di passatempi, che prima erano conosciuti ad una ristretta cerchia di appassionati.
Per noi, per me almeno, invece è stato un momento di pausa. <o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Non
che non ci abbia provato, anzi. <o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Ho
partecipato a sessioni del Richiamo di Cthulhu, di Sortilegio e Guerre Stellari
(rigorosamente D6) su Roll20, o semplicemente su Meet. Tutti esperimenti
impeccabili, messi in piedi con competenza, abilità e studio, per rallegrare le
serate del nostro forzato isolamento. Mi sono anche divertito, ma qualcosa
mancava… terribilmente. <o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Forse
ai più giovani va bene questa modalità, ma per chi ha conosciuto il gdr alla
vecchia maniera non era possibile andare avanti a lungo con quell’andazzo.
Durante la pandemia mi sono reso conto che non mi mancava il gioco in sé, mi
mancava la convivialità tipica delle sessioni in presenza. Abitare i luoghi
assieme, farne la propria tana con <i>stinking cloud</i> e <i>pemanency</i>, mangiare
cibo spazzatura, alzarsi e sbavare sul tavolo nei momenti di tensione,
insultare il Master culone. Se poi qualcuno dei partecipanti si assopisce
durante la sessione – cosa che a me è capitata più di una volta nel gioco on
line - lo si può lasciar fare, non succede nulla. L’importante è rimanere
uniti.<o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Nel
2023, dopo un 2022 di prove di rinascita, siamo tornati. Solita campagna,
vecchi personaggi, sempre più compagni di merenda (per chi ricorda Vanni e
Pacciani), piuttosto che eroi senza macchia e paura. Sarà l’età, saranno le intemperie,
anche i nostri eroi, si sono ingrigiti. Sono venuti a patti con le loro
debolezze e con l’ineluttabilità di un mondo che prosegue la sua evoluzione,
con o senza di loro. Sì, perché il D&D si avvia verso un 2024 di
trasformazioni, una nuova edizione dove le caratteristiche dei personaggi
saranno modificate non più dalla razza prescelta, ma dalla professione, dal
background (e noi che pensavamo che background servisse a dare profondità al
nuovo nato, ci troviamo a scoprire che invece è un’ulteriore meccanica di gioco…
piccolo spazio polemica, pubblicità!).<o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Negli
ultimi 10 anni abbiamo attraversato un’edizione intera, e personalmente non ho
giocato nemmeno una campagna ufficiale (sebbene la mia vena collezionistica mi
abbia portata a comprale tutte). Ironia della sorte, da giocatore, ho
partecipato nei panni dello sclerotico Grum, un goblin sciamano privo – per
principio – di qualsiasi incantesimo di cura, solo alle avventure di “Racconti
dal Portale Sbadigliante” che avevo saltato durante il passaggio alla terza
edizione, perché la terza non l’ho mai giocata. Il gruppo, uno dei più spassosi
che ricordi, era una combriccola dal sapore boccaccesco, un’armata brancaleone
prestata al fantasy prima della pubblicazione di Brancalonia. La Compagnia di
Porta Aperta (nome in onore di un’associazione di volontariato modenese, che ha
la finalità di combattere la povertà e le disuguaglianze) era formata da un
goblin ciarlatano, un coboldo piangina, un bardo farlocco, un barbaro stupido
come la melma, un tiefling trans, un uomo lucertola guerriero - il mitico
Franco Carunchio - e sicuramente dimentico qualcuno al momento. Gran party!
Basti dire che, pur con personaggi del genere, abbiamo smontato dungeon ben
pensati come <i>La cittadella senza sole</i> e <i>la Forgia della furia </i>in
metà del tempo previsto. Personaggi senza speranza, ma giocatori veterani che
negli anni hanno visto cadere i propri alter ego in qualsiasi modo e luogo,
gran parte di queste morti – lo sapete anche voi, poiché è storia di tutti i
giocatori che si rispettino <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>– senza dignità
alcuna. Di quegli incauti eroi caduti, noi giocatori raccogliamo i frutti e i
PX.<o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">I
miei amici hanno giocato anche più di me. Qualcuno ha completato la Tirannia
dei draghi e la Maledizione di Strahd, qualcuno Discesa nell’Averno, qualche
altro Fuori dall’Abisso, sicuramente La Miniera Perduta di Phandelver. I più
giovani, i ragazzini che 10 anni fa avevano 15/16 anni e oggi sono giovani uomini,
ne hanno provate ben di più, ma non vi annoierò con un altro elenco.<o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"><o:p> </o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">In
questi 10 anni, dal 2016 in avanti in particolare, cioè dall’uscita su Netflix
di Stranger Things, Dungeons and Dragons è poi diventato un fenomeno di costume,
la cui popolarità mi ha sorpreso. Sono lontani i tempi nei quali nascondevo il
Manuale del Giocatore nello zaino della scuola, temendo che le mie compagne di
classe scoprissero che ero un nerd. Ai tempi dell’adolescenza sospettavo che il
solo pronunciare la parola “gioco di ruolo” annullasse le mie possibilità di
accoppiamento. I ricordi si confondono: forse lo temevo perché era così.<o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Gli
anni 2000 (ma se vogliamo essere precisi si parte dal 1997 con la pubblicazione
di Harry Potter) sono stati fertili per la crescita di una generazione di trentenni
imbevuti di fantasy. Questa rivoluzione culturale è stata trasversale ai generi.
Come conseguenza, con la crescita di questa generazione “pop”, a noi avanguardie
è diventato chiaro come sia finalmente possibile girare alla luce del sole
(siamo un po’ bianchini, eh!). Oggi è possibile bere una birra in un pub e
conversare con una ragazza appena conosciuta dei personaggi del Trono di Spade.
Le fiere si sono riempite di babbani, i genitori quarantenni hanno trascinato i
pargoli nel mondo fantastico che forse non prevedevano di calcare nuovamente. Per
qualche anno, grazie al fenomeno dell’Adventurers League, abbiamo avviato decine
di ragazzini al gioco di ruolo. È stato emozionante riconoscersi in loro:
vederli torturare goblin innocenti davanti alle madri esterrefatte dell’immersività
alla quale assistevano («sa, a casa non sta mai così fermo…»).<o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">È così
successa quella cosa incredibile sulla quale anche il più ottimista di noi non
avrebbe scommesso un euro: hanno tradotto D&D! Cioè, forse non è ben chiaro
il concetto, è successo che in Italia ci fosse un mercato che giustificasse
questo investimento e che la Wizards of the Coast volesse prendere direttamente
il controllo del prodotto. Robe turche, insomma.<o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"><o:p> </o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">A poco
più di un mese dal 2024 e dall’anniversario di D&D – che compirà 50 anni a
primavera - ritorno allora a quell’esortazione che mi fece nel 2013 il mio
amico Lorenzo: «Che ne dici se per i 40 anni della TSR proviamo a riprendere in
mano i manuali e ci facciamo una partitina?». Risposi più o meno così: «Ok, una
roba breve però, che non so se mi diverto ancora con queste cose…»<o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Oggi
come allora non so dire se quella che abbiamo vissuto sia stata una bolla. Nel
momento in cui scrivo ci sono due guerre terribili in atto, e non se ne vede la
fine. Migliaia di bambini uccisi che dovrebbero giocare, si devono invece
disperare, sempre che nel conflitto non perdano la vita.<o:p></o:p></span></p>
<p style="margin: 0in;"><span style="color: black; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Dati
gli eventi non posso chiudere positivo come vorrei su quello che ci attende,
dicendo che vorrei continuare a praticare questo passatempo fino alla pensione.
Mi accontento per ora di quello che è stato: ho conosciuto meglio persone per
le quali nutro affetto, nuove relazioni si sono avviate e persistono nonostante
gli impegni di una vita. L’unica cosa della quale sono sicuro è che il gdr è il
nostro collante e quando propongo la data di una sessione ottengo più successo di
quando organizzo una bevuta al pub. Siamo dei nerd, che ci volete fare…<o:p></o:p></span></p>Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com5Modena, Province of Modena, Italy44.647128 10.925226916.336894163821157 -24.2310231 72.957361836178848 46.0814769tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-74584006511807097112022-08-10T16:18:00.011+02:002022-08-11T07:03:42.094+02:00Gli Sproloqui del Grognardo: il Cacciatore di Regolamenti<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri;">Ciao,</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri;">capita anche a voi quando passate vicino alla libreria dove
rimangono – ordinatamente e in bella mostra - i manuali con i quali avete
giocato negli anni della giovinezza, di provare un attimo di nostalgia? Quelle
volte che mi accade, scorro i titoli dei volumi con una rapida occhiata e ne
scelgo uno. Spesso, confesso, sono sempre i soliti a finirmi tra le mani: gli
amici fidati di una volta. Annuso le pagine, poiché quella stampa aveva un
odore piacevole, dolce, e mi metto seduto a sfogliarli. Se mi colpisce un
dettaglio che mi ero dimenticato, mi soffermo e aggrotto le ciglia stupito. Il
più delle volte, però, mi rendo conto di avere ancora la memoria limpida e
ripongo con delicatezza il tomo dopo poche decine di secondi. La nostalgia è
una brutta bestia, me ne rendo conto. Ci sono giocatori, ne conosco diversi,
che famelicamente cercano le stesse emozioni in nuovi amori, con alterne
fortune. Io li chiamo <i>i cacciatori di regolamenti</i>.</span></p>
<p class="MsoNormal"></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri;">C’è qualcosa di romantico in questa ricerca senza fine. Molti,
moltissimi giocatori – di ruolo, ma ovviamente anche di giochi da tavolo – sono
collezionisti. Saltano di titolo in titolo come fossero avventure di una notte.
Acquistato un gioco e magari fanno una partita, magari no, rarissimamente una
campagna. Per qualche motivo non c’è il tempo. Per qualche motivo, ora che si
possono permettere quello che desiderano e sono circondati dall’opulenza, non
riescono più ad approfittarne e ad approfondire. Però accumulano. Riempiono
scaffali in compenso. Poi quando il posto nella libreria è terminato vanno
all’IKEA e comprano un'altra scaffalatura. Nei casi più critici, se i muri sono
già occupati, usano gli armadi. I vestiti lasciano spazio allo scatolame.</span></div><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;"><span><a name='more'></a></span><div style="text-align: justify;"><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;">Ricordo
l’ultima volta che traslocai. Messe le mensole sul Billy, lo riempii per intero
di manuali di Dungeons&Dragons. </span></span>Chiamai la mia compagna di allora per
comunicarle, anche un po’ scherzosamente: «Sai, credo di avere un problema…».
Col tempo ho imparato a circoscrivere le mie passioni. Il collezionista per
evitare di vivere nel dolore deve anzitutto sapere tracciare dei limiti. Nel
mio piccolo ho scelto una sola ambientazione: i Forgotten Realms, e sebbene di
tanto in tanto sia tentato da Birthright o Darksun, mi obbligo a non comprare.
So che se cominciassi la mia rincorsa diventerebbe affannosa e molto costosa, specie ora che Stranger Things ha sdoganato D&D, collocandolo tra i prodotti cult per eccellenza e
anche le ragazze sfoggiano magliette dell’Hellfire Club come capi alla moda (Nota: la foto che allego al post non è tarocca, ma è stata scattata in un locale in prossimità del centro di Modena).</div></span></span><p></p><p></p><p class="MsoNormal"><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Calibri;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikNhONyOMzcOdeQVTychCD-v9tmGrknDjNulYy6CaTklQEQ369FoNXK1h9v6CeUSUUf9BbVQSGXChNKdDeoZFH_p7Y-C4BcNoo4F4PKivkGNPr1JCCera4H_sw_apV6p552YtipSiSVq49PGydJvFIN2lBfOF5x9kbo9NiAsuyyb7amrkYMhXFzQdvKA/s1080/IMG_20220810_160329.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="727" data-original-width="1080" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikNhONyOMzcOdeQVTychCD-v9tmGrknDjNulYy6CaTklQEQ369FoNXK1h9v6CeUSUUf9BbVQSGXChNKdDeoZFH_p7Y-C4BcNoo4F4PKivkGNPr1JCCera4H_sw_apV6p552YtipSiSVq49PGydJvFIN2lBfOF5x9kbo9NiAsuyyb7amrkYMhXFzQdvKA/w444-h298/IMG_20220810_160329.jpg" width="444" /></a></span></div><p></p><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p class="MsoNormal"><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;"></span></span></p></blockquote>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;">Altro ricordo di una Play ormai passata. Stavo scambiando due
parole con un commesso della Cranio Creations. Vedendo l’indecisione
all’acquisto di un amico tra due titoli presenti in catalogo, condivise con me
questo pensiero. Disse più o meno così: «L’indecisione è naturale… se pensi che
devi spendere 50 euro per un gioco che giocherai una, forse due volte». Quanta
verità in così poche battute. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri;">Il <i>cacciatore di regolamenti</i> si aggira per le convention
con un’unica speranza nel cuore, quella di essere stupito nuovamente. Così
quelle rare volte che il settore viene ammodernato da una meccanica originale: il
draft di Seven Wonders, il deck building di mazzi non collezionabili di
Dominion, ecc. ringrazia con una lacrimuccia del bimbo che ancora vive in lui.
Se gli autori sapessero quante delle loro fatiche giacciono sugli scaffali
degli amatori dopo essere stati appena sfogliati. Manca il tempo. Sì, l’ho già
scritto, per qualche assurdo motivo manca il tempo. O no, forse il <i>cacciatore
di regolamenti</i> non si innamora più. Si gira, guarda l’oggetto dei suoi
desideri, ma non lo ama profondamente perché quell’emozione è una copia di
un’altra già provata, e la copia di un’emozione è solamente una versione
sbiadita dell’originale.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;">Ecco il motivo dell’OSR, ecco perché molti <i>cacciatori di
regolamenti</i> ad un certo punto hanno bisogno di scrivere, correggere,
rivedere, creare delle house rule. Scavano nella memoria, modificano, ammodernano con
gusto vintage. Lo fanno nella speranza di trovare le mani del bimbo perduto, di
afferrarlo bene forte e tirarlo fuori dal pozzo, magari senza spezzargli il
polso come accadde al povero Alfredino Rampi.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: Calibri;">In una società sempre più veloce e in movimento pare che anche la
fruizione dei titoli debba essere una porzione singola (cit. Fight Club). Non
deve durare più di un’ora e mezzo, il gioco, mi dicevano. Se no è per gamers.
Io giocavo a Risiko, durava 4 ore e manco finivamo, ma non ero certo un gamer,
o forse sì? È che c’era il tempo, negli anni ’80 e ’90 si aveva ancora la possibilità di
annoiarsi. Allora una passione la dovevi trovare. Fuggivi alla noia leggendo,
imparando a suonare uno strumento, studiando e, sì, giocando.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;">Il <i>cacciatore di regolamenti</i> è allora forse in cerca del
tempo che non ha più, che gli sembra di non possedere più? Chi glielo ha
portato via, com’è che se l’è fatto fregare? Ne è valsa la pena?<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="font-family: Calibri;">Con l’inflazione al galoppo e tutta questa incertezza che ci è
spuntata alle spalle, forse – come mostra anche il trend del mondo del lavoro –
sarebbe ora di ripensarci al tempo che abbiamo regalato, sparso in mille
rivoli, spalmato sui social e riprendercelo. Smettere di essere amanti avari,
smettere di essere <i>cercatori di regolamenti</i>, ma dargliela una possibilità a
questi partner insoddisfatti che giacciono - come pallidi fantasmi - sulle nostre
mensole.</span><o:p></o:p></span></p>Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-50065206949883831062022-07-27T18:38:00.007+02:002022-07-27T21:09:36.924+02:00Gli sproloqui del Grognardo: il Giovane Virgulto<p style="text-align: justify;"> Salve a Tutti,</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">nella rassegna dei personaggi che affollano i nostri tavoli
e le nostre peripezie di avventurieri devo per forza citare “il giovane
virgulto”. Con giovane virgulto intendo un ragazzino in età scolare, in quella
magica parentesi che va dai 10 ai 12 anni durante la quale non sei un ragazzo a
tutti gli effetti, ma nemmeno più un bambino. Il vantaggio di questo periodo
della vita è che inizi a comprendere più lucidamente i meccanismi del mondo, ma
non sei ancora ottenebrato dal pensiero principe che devasterà la tua vita fino
all’andropausa.</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Egli si scompone di due macro-categorie. La prima è quella
di quello col DNA da nerd vecchio stile, anche se diluito nella sua patina
hardcore dei tempi andati. Curioso, ha visto i film del Signore degli Anelli,
ha sbirciato magari qualche scena del Trono di Spade all’insaputa dei genitori,
o ha seguito Stranger Things e non ha capito esattamente cosa fanno Mike e i
suoi amici, quando sono attorno al tavolo. Ingenuamente poi, crede che parlare
di orchi e gnomi possa attrarre ragazzine come Millie Bobby Brown, la El
(italianizzata Undi) protagonista della serie. Pensa insomma che ci sia
qualcosa di magico, un mondo che gli deve essere ancora rivelato ed è ansioso
di farne parte. In poche parole è uno di noi e come tale presto o tardi si
presenterà armato di fantasia alla vostra corte.<o:p></o:p></p>
<span><a name='more'></a></span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">La seconda categoria è un po’ più sfigata. Non sono nerd
naturali, coi super poteri. A Harry Potter ha sempre preferito la Play, al
Signore degli Anelli la Marvel, a Stranger Things la partita della Nazionale.
Il papà però è un nerd cosmico e da quando il pargolo è nato ha atteso con
impazienza il giorno che sapesse fare di conto. Durante l’infanzia l’ha
appestato con racconti di Moorcock, gli ha mostrato le sue miniature senza però
lasciargliele toccare, cosa che nel bimbo sbavante ha causato una repulsione
verso il piombo fuso in maniera semi-artistica. <o:p></o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSrNDxyuaW_XTVofv4OlK0D8PgRc1gEoKFs2mlAwgx5xcGOzHS4U6uHBVGYEfjdr0k17LXqT88XaEk1w23obRMOxVJp0RHULHOASL1tQofWz7xkqajOVeONGggvJwv0mTWurmOdr5YZwliVDomTBgAWzhR9cbp90hQ0zEaZt7zSqz_w2HFQoz9nC1kVQ/s1390/portrait-of-a-nerdy-looking-boy-T09WXC.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1390" data-original-width="867" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSrNDxyuaW_XTVofv4OlK0D8PgRc1gEoKFs2mlAwgx5xcGOzHS4U6uHBVGYEfjdr0k17LXqT88XaEk1w23obRMOxVJp0RHULHOASL1tQofWz7xkqajOVeONGggvJwv0mTWurmOdr5YZwliVDomTBgAWzhR9cbp90hQ0zEaZt7zSqz_w2HFQoz9nC1kVQ/w250-h400/portrait-of-a-nerdy-looking-boy-T09WXC.jpg" width="250" /></a></div>I papà nerd non sono poi così diversi da quelli con la fissa
per lo sport o la musica, e quindi coglieranno la prima occasione per portare
l’erede al Club della loro infanzia, usandolo come “Minor Globe of Invulnerability”
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>contro i “Command” della<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>moglie. «Accompagno Sergio a giocare con gli
amichetti» diventa la scusa per passare il Sabato pomeriggio a rispolverare i
libri che erano finiti in uno scatolone in soffitta. Il giovane virgulto,
seppur plagiato, è pur sempre un bambino e trovandosi in compagnia di altri
simili, accetterà la stravaganza del padre che, da quando l’accompagna, ha
preso a sbraitare al tavolo di fianco con altri vecchi rincoglioniti come lui,
con l’appellativo di Bullo: “Ci ritroviamo infine Ozzacadaiccaf, figlio di Attongim!
Sono passati più di 10 anni da quando ci imprigionasti nelle segrete di Sucapat
privandoci della libertà, ma soprattutto di Aphasiel il mio coltellino multiuso
intelligente balbuziente! Dove hai messo tale prodigio elfico? Mai ho smesso di
pensarci un solo secondo negli ultimi 2 lustri, e come disse Gandalf il Bianco:
sono tornato!». <o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Voi che siete Master dabbene - certo con l’età sempre più
tendenti al Caos e all’ombra, ma che sapete riconoscere l’innocenza della prima
volta -, chiudete un occhio alle triangolazioni familiari, modello Brasile dell’82.
Fatti loro, il giovane virgulto va aiutato in ogni modo. E così decidete di
assecondare i padri e dare loro asilo. La famosa Adventurers League, tanto
decantata dalla Wizards of the Coast, non è altro che un covo di questi revenant
che, passati i 40 anni, decidono di tornare alla Ribellione e fuggire il Lato
Oscuro (la moglie ovviamente). Usano l’evento come copertura, dicendo che
arbitrano ai bambini come forma di volontariato, mentre in realtà cercano in
ogni modo il TPK pomeridiano e usurano le capacità ludiche dei minori che, a
seguito di tale training, crescono a dismisura mano a mano che comprendono come
anche il mondo di D&D richieda preparazione e impegno. Il giovane virgulto
in effetti non va sottovalutato, sorprenderà perfino i vecchioni che ormai
pensano di poter vivere di rendita col sapere gygaxiano delle precedenti
edizioni, sceso su di loro come spirito santo, e che li fa sentire Unti del Signore.
Ma si renderanno presto conto che le menti giovani sono molto più elastiche e
non leggono i manuali, li studiano!</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Saremmo alle battute finali di un epico scontro tra la nuova
e la vecchia scuola, tra la generazione dei Darth Vader e quella degli Luke
Skywalker… ma poi arrivano loro, le mamme. Sì, perché questa storia dei Sabati
fuori a giocare con e per il pupo un po’ sa di stronzata, e quando si presenta
a sorpresa al Club, cercando di cogliere il marito con le mani nella
marmellata, rimane colpita da tutta quella gioventù che ride e si diverte, ansima
e si accalora, che non si stacca dal tavolo e interagisce con gli adulti come
mai avrebbe pensato fosse possibile. Questa cosa deve essere miracolosa, pensa.
Si avvicina quatta quatta per ascoltare, e non capisce nulla di quello che va accadendo.
Troll, orchi, mezzi- qualcosa, incantesimi, vantaggio, svantaggio… è assolutamente incapace di translitterare quel codice. La mamma starebbe per andare con le pive nel sacco, ma poi afferra
qualcosa di quella narrazione. Il tizio che dirige il gioco, una specie di cantastorie
per bambini, dice: «Il coboldo che avete catturato piange e si dimena: noooo –
dice – cattivi umani, vogliono ferire Fixinfuff! Liberatemi, vi preeego». La mamma
è già un po’ commossa e attende l’atto di pietà del gruppo, quando proprio suo
figlio si alza e grida: «Parla canaglia, o te ne pentirai amaramente!». La
mamma non vuole crederci, è disorientata. Il cantastorie allora continua: «Fixinfuff
buooono, non sa nuuulla. Cattivi umani, cattivi!». E il figlio «Lubor il Nero
non perdona! Vedrai che quando avrò finito di cavarti gli occhi ti tornerà la
memoria!». A quel punto la madre sente di dover intervenire e rivolgendosi al
cantastorie afferma risoluta: «Gli dica che non si può fare!». Il cantastorie
la guarda con una faccia canzonatoria. Il suo viso comunica un chiaro: “solo
ora, stolta, conosci veramente tuo figlio, eh?”, quindi le dice calmo: «Mi
dispiace signora, ma Lubor il Nero è libero di fare quello che desidera del
povero coboldo. Fixinfluff dovrà farsi accompagnare per il resto della vita da
un rugginofago che gli indichi la via». La mamma è ammutolita, finge
compostezza ma in realtà frigge. Contemporaneamente un brivido corre lungo la
schiena di Bullo, che già immagina la serie di domande alla quale la Gestapo
casalinga lo sottoporrà.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Ahimè non sono racconti di fantasia i miei, ma vere realtà.
Credete forse che la TSR avesse rinominato per piacere demoni e diavoli,
durante la seconda edizione? No, era semplicemente per parlare in codice e non
far tremare le gambe ai prodi DM che portavano avanti campagne con
giovanissimi, sotto lo sguardo truce delle BADD. Quindi siate cauti con i
giovani virgulti, che nascondono grandi opportunità, e altrettanto inattese responsabilità.
Alla prossima!</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p>Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com2Italy41.87194 12.5673813.561706163821157 -22.58887 70.182173836178848 47.72363tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-48323796831236520792022-07-07T17:19:00.001+02:002022-07-07T22:09:23.981+02:00Le Recensioni del Grognardo: Kingdom of the Ghoul (Il Regno dei Ghoul)<p>Come ogni giocatore di ruolo che si rispetti sa bene, uno
dei passatempi preferiti quando si è lontani dai tavoli da gioco è quello di
ripescare – magari al pub, davanti ad una birra - dall’album dei ricordi le
diverse imprese dei propri personaggi. Nel tempo alcune campagne e moduli sono
diventati talmente famosi da acquisire un’aura mistica. Alcuni esempi
abbastanza scontati sono la G1-3 - la serie dei giganti -, la S1 – la Tomba
degli Orrori, o la B4 – La Città Perduta. Il successo è stato tale che gli sono
stati dedicati diversi sequel o cloni, altro fatto che li ha resi dei veri
classici.</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Ecco, la recensione di oggi è un esempio di quelle avventure
che tutti gli estimatori di D&D dovrebbero provare. Infatti la penna del
grandissimo <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Wolfgang_Baur">Baur</a> –
sicuramente uno dei miei autori preferiti – partorì nel numero di
Settembre/Ottobre del 1998 di Dungeon <i>Kingdom of the Ghouls</i>. All’epoca
non la giocai per diversi validi motivi. Anzitutto si tratta di un’avventura di
livello 9-15, che prevede un minimo di 70 livelli di personaggi giocanti. Alla
2a edizione il livello massimo raggiunto dal mio gruppo di gioco, durante una
campagna di 4 anni a cadenza settimanale, fu il 9°/10°. Eravamo quindi ancora
scarsi per tentare quell’impresa eroica (i veterani che leggono queste righe
rammenteranno le famose sette camice madide di sudore per raggiungere il titolo
di Lord). Inoltre non ero probabilmente sufficientemente maturo per
approcciarmi a quell’atmosfera mefitica, carica di odio e ribrezzo, e
riproporla adeguatamente ai miei amici. <span></span></p><a name='more'></a><p></p><p class="MsoNormal">Certo il mio cuore di ventenne amante
del grunge aveva una predisposizione per il nichilismo, ma ancora non conosceva
il lutto, l’abbandono e l’oscurità che certi momenti della vita presto o tardi
finiscono per regalarti. Kingdom of the Ghoul è un’avventura onirica,
psichedelica, lovecraftiana a tutto tondo – le citazioni sono esplicite a
riguardo -, disperata e folle. Non si possono inventare alcuni sentimenti senza
averli provati. <o:p></o:p></p>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNroeR1vHC-_U9hcc1uKg_oz-N_jRz4x1kib71jatcbc-JQcD24lIxbvow59Zg-qUMSkJ492zHLPX6WKBK4WNYmQZzIXqiZQYWmoPrmid9sbAu9TqVTWzDYcywzCtWcyixgdAeWS1xyb1mbx26lbwKqTK4ECl_elpiiunpk5fa38LZ02a7EHZXNJC5hw/s723/Doresain.PNG" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="723" data-original-width="411" height="756" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNroeR1vHC-_U9hcc1uKg_oz-N_jRz4x1kib71jatcbc-JQcD24lIxbvow59Zg-qUMSkJ492zHLPX6WKBK4WNYmQZzIXqiZQYWmoPrmid9sbAu9TqVTWzDYcywzCtWcyixgdAeWS1xyb1mbx26lbwKqTK4ECl_elpiiunpk5fa38LZ02a7EHZXNJC5hw/w430-h756/Doresain.PNG" width="430" /></a></div><br /><p class="MsoNormal"><br /></p>
<p class="MsoNormal">La prefazione all’avventura è più o meno questa: <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><i>Wolf (NdR - Wolfgang Baur) scrive: “Ho amato l’Underdark
(NdT - il Sottosuolo) fin da quando mi capitò di leggere Clark Ashton Smith e
H.P. Lovecraft. Questo modulo è stato pensato con l’idea di instillare delle
serie paure nelle Terre di Sotto. Questa avventura è dedicata rispettosamente a
Roger E. Moore, che ha suggerito il tema, e E.R. Eddison, che l’ha ispirato”.<o:p></o:p></i></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal">Ho così riadattato alla 5a Edizione questo classico e l’ho
giocato nel 2019, <a href="https://forgottenrealms41100mo.wordpress.com/category/avventure/erbette/il-regno-dei-ghoul/" target="_blank">trovatequi tutti i sunti di quel viaggio</a>, con 20 anni di ritardo. Certo trasporre
un’avventura ad un sistema diverso è – come si dice per qualsiasi traduzione –
sempre un po’ tradire l’originale, ma il risultato fu comunque eccellente.
Tutti i giocatori che giunsero alle mura di Kilenor l’hanno decretato come uno
di quei siti indimenticabili, in grado di risvegliare anche in un giocatore di
40 anni – con alcune decadi di gdr alle spalle – e al suo PG, un’onnipotente
tombarolo di TIER 3 (si direbbe oggi) le insicurezze di un bambino. Certo
meccanicamente la 5a Edizione rende lo scenario più tenero e accessibile, ma la
malvagità di certe scene e luoghi è tale da lasciare allibiti e senza fiato
anche i patiti di The Boys. Senza anticipare troppo a coloro che dovessero
leggere questo articolo, vi troverete a che fare con veri e propri alfieri del
male e della corruzione, come il Marchese Yosef von Linden – il Signore delle
Ceneri -. Murliss la Signora dei Vermi, e quanto di più imprevedibile
l’Underdark possa regalare (qui mi limito perché anche solo nominare gli
incontri rovinerebbe la sorpresa). Tutto ciò senza la patina neo-puritana made
in U.S. degli ultimi tempi. Nulla è risparmiato dall’immaginazione deviata dell’autore:
fosse per la riproduzione di esseri allevati al solo scopo di fungere da cibo
per i famelici ghoul (il breed pit), zattere fatte di cadaveri maneggiate da un
traghettatore piuttosto particolare, un vero e proprio assedio e il confronto
con eserciti mostruosi in un crescendo di follia che culmina nel palazzo di
Doresain, il re dei Ghoul. L’incontro è mortale, sappiatelo, anche alla 5°.
Tuttavia, come spesso succede, la soddisfazione di essere sopravvissuti ad un
impianto del genere non ha prezzo. Da giocatore e DM lo racconterete per anni e
certe immagini condivise ve le porterete nella fossa.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal">Kingdom of the Ghoul conta 30 pagine; considerato che un
modulo commerciale all’epoca era 32 pagine e che sullo stesso Dungeon sono
presenti un paio di altre avventure interessanti si può certamente dire che il
#70 è una di quelle uscite da possedere (pdf o cartaceo). A dimostrazione del
valore dell’avventura, essa a quanto so ha avuto altre due incarnazioni:
sicuramente per la quarta edizione, la E2 di livello 24-27 con lo stesso titolo,
ma credo esista anche una conversione sempre uscita su Dungeon per la 3a
Edizione (qui magari qualcuno può aiutarmi). Poi se vi interessa per la 5a, beh
ci sono i miei appunti, ma anche una super-campagna commerciale sempre di Baur
intitolata “Empire of the Ghouls”. In definitiva l’originale, lo ripeto allo sfinimento
per l’ultima volta, è una di quelle pietre miliari da giocare. E chi con
conferma quanto ho scritto è un catoblepa! VOTO: 5+ stelle.<o:p></o:p></p>Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-13020114750421168142022-05-31T12:25:00.001+02:002022-05-31T12:25:44.053+02:00Gli sproloqui del Grognardo: il Burlone<p><span style="font-size: 12pt;">Qualcuno, complice la
recentissima quarta serie di Stranger Things, crede che l’arcinemico che porrà
fine alle avventure dei vostri personaggi sarà un Personaggio Non Giocante del calibro
di Vecna. Beh, quel qualcuno si sbaglia. Citando una famosa campagna di Warhammer
Fantasy RPG: “the enemy is within”, il nemico ce l’hai al tuo interno.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt;">È un nemico ben più acerrimo
e spietato che si annida quasi in tutti i gruppi, a meno che la vostra
compagnia di ventura non sia composta solo da depressi. Definiremo questo giocatore
come <i>il Burlone</i>. In effetti il Burlone è l’amico che tutti vorrebbero
avere: è affabile, disponibile, sempre allegro e ti vuole genuinamente bene. Spesso
quel suo fare allegro e vagamente naif lo rende anche popolare tra le ragazze,
e – Signore Iddio – chi è che non vuole un amico che porta donne nella compagnia?<span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBjWBHX65afXVbh9nMVQDRCrpHOeJMk1OeIP-urKgU5OmkFL8gmMVnFa39kZZfIXklmiuaK97xPrYCdi6dW5u9pqsIdDdNEDrKOjm3IKl4XpXmP21ojixKwC5IKrd7RFOOvh4r9PaG-NUritqWCbOtXgL_MYZUCWxHvi67FEMdqS2wWy79fzp5EfocZA/s600/depositphotos_6684724-stock-photo-funny-nerdy-guy.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="470" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBjWBHX65afXVbh9nMVQDRCrpHOeJMk1OeIP-urKgU5OmkFL8gmMVnFa39kZZfIXklmiuaK97xPrYCdi6dW5u9pqsIdDdNEDrKOjm3IKl4XpXmP21ojixKwC5IKrd7RFOOvh4r9PaG-NUritqWCbOtXgL_MYZUCWxHvi67FEMdqS2wWy79fzp5EfocZA/w314-h400/depositphotos_6684724-stock-photo-funny-nerdy-guy.jpg" width="314" /></a></div><span style="font-size: 12pt;">Tuttavia come in tutti gli
aspetti della vita, per tante caratteristiche positive c’è anche il rovescio
della medaglia. Il Burlone è il serial killer designato dell’atmosfera che
Master e giocatori si sono sforzati di creare fino a quel momento. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Come in tutti thriller che si rispettino sai
che colpirà, ma non sai esattamente quando. Ha già assassinato almeno altre due
campagne drammatiche di Vampiri e Twilight 2000, ma è un amico, potete dirgli che
se ne deve stare a casa? Potete dirgli che ogni tanto la sessione va presa seriamente?
<o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt;">Lui però vi spiazza. Egli,
nella sua clamorosa ingenuità, non riesce a percepire il pericolo ed è tanto distaccato
dal suo personaggio cencioso e ridicolamente oppresso dalle avversità, quanto
il Silvione nazionale dalla comprensione delle ragioni dell’omosessualità.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt;">Oddio, non sono qui a
condannare l’humor tout court, anzi. Ci sono momenti adatti per l’allegria e le
battute, il problema è che il Burlone non riesce a trattenerle nemmeno nei
momenti più cupi e disperati. E spesso sono freddure agghiaccianti, che spegnerebbero
le voglie bagnate di Druna di Serpieri. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt;">Così, mentre il vostro gruppo
di investigatori si inoltra nel profondo dell’antro scuro, un budello dove si
respira malignità e ferocia, affrescato col sangue delle vittime dei macabri
rituali che loro malgrado sono state protagoniste della follia umana. Così,
mentre tremanti vi sforzate di distinguere le figure incappucciate degli adoratori
dei Grandi Antichi, che praticando una festa orgiastica brandiscono coltelli
banchettando col sangue dei prescelti per il sacrificio. Così, mentre percepite
il sudore imperlavi la fronte e scendere freddo lungo la schiena, mentre il più
debole e nervoso di voi teme di perdere i sensi e a stento si trattiene da
vomitare. Proprio in quel momento, all’apice della tensione, un vocione inquisitorio<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tra di voi dice: “Ma mamma non te l’aveva
detto di mettere sempre la canottiera della salute?!”, quindi commentando gli adoratori
demoniaci: “Oggi grigliata da carne, ahahaha”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt;">Ecco, il Master gli sorride
con benevolenza ma in realtà vorrebbe fare buon uso di un AK-47, considerato
che ha appena realizzato come tutte le fatiche che poste in atto per arrivare
fino al quel momento – ore di studio sui tomi di Lovecraft e 5 sudatissime
sessioni precedenti colme di indizi e retroscena, musica sinfonica di raffinata
ricercatezza – sono appena andate<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a
farsi benedire. Anche perché il Burlone è contagioso e al tavolo si è appena
scatenata la gara a chi dice la stronzata più grossa, tipo: “Se mi viene un
attacco di colite scagazzo dietro il totem di Cthulhu, tanto con questo buio
chi mi vede?”, “Oddio, con quel culo bianco da irlandese che hai, sembreresti la
luna piena a mezzanotte”, segue il Burlone “Cantiamo Tintarella di Luna”. Ora
il Master assiste a giocatori e giocatrici sgomitare accennando un twist (tintarella
di luna… tintarella color latte…), quasi i personaggi si trovassero al Club
Valtour. Cthuhlu è (metaforicamente) appena morto. A che scopo Il Grande Sognatore,
Il Dormiente di R’lyeh dovrebbe mettere un piede su questo mondo di capre? <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt;">Il Master devia la sua frustrazione
sul gruppo perché, sì, i Grandi Antichi hanno ragione: il mondo intero deve
essere distrutto! Immediatamente. Preso da una foga omicida non tira nemmeno i
dai per l’evocazione e descrive i tentacoli dell’Immondo comparire da una
frattura nella caverna, tra gli spruzzi della cascata, acclamato dalla
cacofonia maledetta degli adoratori prostrati. “Cthulhu bagnato, Cthulhu
fortunato!” grida il Burlone. A quell’ennesima provocazione il Master non si
trattiene più: perde la proverbiale <i>poker face</i> che lascia spazio ad un
ghigno sadico al lato della sua bocca; ora sbavazza come un boxer a Luglio dopo
aver corso 5 chilometri dietro ad una cagnolina in calore. Vedendo l’etto di
bava e gli occhi sgranati da tiroide sballata del Master, i giocatori capiscono
di aver fatto la cazzata. “Cthulhu vi trucida” taglia corto quello e tira un
secchiello di D100 a cazzo che rimbalzano e cozzano come palline nel flipper di
Dragonslair, abbattendo candele <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>rosso
rubino riciclate da un San Valentino andato male con le quali ha adornato il
tavolo da gioco. Giustizia vuole che la prima scheda coinvolta nel rogo che
segue sia proprio quella del Burlone. Il resto è storia, le Coca Cola diventano
idranti improvvisati, i giocatori si accodano agli adoratori risollevando il
lato interpretativo della sessione con colorite espressioni di malcelato
risentimento verso diversi pantheon che gli sono stati sfavorevoli.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 12pt;">C’est la vie, così è la vita:
dalla commedia alla tragedia il passo è breve e il Burlone è spesso
protagonista di questo capitombolo. Come sempre vi ho avvisato.<o:p></o:p></span></p>Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-9070963582031692802020-05-26T15:01:00.000+02:002020-05-26T15:01:20.354+02:00Forbidden Lands - la modernità della Vecchia Scuola<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Salve ragazzi,<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
è veramente un sacco di tempo che manco da questi luoghi, ma
come diceva qualcuno “non tutto quel ch’è oro brilla, né gli erranti son
perduti”, in altre parole: sono ancora qua e senza danni da Covid. Spero per
voi sia lo stesso!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Credo che ad ognuno di noi, con un minimo di autocoscienza,
questo periodo abbia fatto riflettere su relazioni, priorità, incertezza della
vita. Ovviamente questo blog non parla di filosofia New Age, e quindi da qui
non parte alcun sermone. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tuttavia l’idea di questo articolo si basa su di uno scatto
psicologico avvenuto durante la pandemia, nel quale sono venuto a trovarmi per
caso - ma spesso sappiamo che il caso ci viene incontro quando cerchiamo qualcosa
-<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tra le mani una copia di Forbidden
Lands.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ora sapete che non sono più un fanatico della lettura dei
regolamenti ormai da metà anni ’90 - ciò che mi piace leggere sono
ambientazioni e avventure - quasi fosse narrativa. Per questo motivo è raro che
me ne esca con la recensione di un sistema, a meno che esso non mi abbia
colpito.</div>
<a name='more'></a><o:p></o:p><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-JKIEv_hBaEA/XsvZzUJ0F2I/AAAAAAAAC8g/p7E3eM47PBIYLl23xfu0P33QQKg7uWRSACLcBGAsYHQ/s1600/img_0269.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="848" data-original-width="718" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-JKIEv_hBaEA/XsvZzUJ0F2I/AAAAAAAAC8g/p7E3eM47PBIYLl23xfu0P33QQKg7uWRSACLcBGAsYHQ/s320/img_0269.jpg" width="270" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><i><span style="font-size: xx-small;">Cosa si intravede all'orizzonte?</span></i></b></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Ma perché Forbidden Lands? </b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Bè, chi si è formato su gdr pre 2000 sa bene come la
mortalità in quasi tutti i sistemi, anche quelli High Fantasy come D&D,
fosse un fattore da tenere a mente. Lo ripeto per chi non mi conosce, ho
saltato tutto il periodo terza e quarta edizione e mi sono ricongiunto alla contemporaneità
grazie alla quinta, che trovo un ottimo prodotto, e ringrazio di esistere per
il bene che sta facendo al nostro hobby.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Pur abbracciando il regolamento, nei gruppi da me arbitrati,
ho in uso alcune regole veloci che tendono ad accorciare il combattimento (Tiro
Salvezza morte a seguito di una critica e Range di Critica pari al livello di
Proficiency del PG o del mostro), limitare le risorse dei personaggi tagliando
i riposini (Slow Natural Healing), ma non sono riuscito a frenare la deriva
magica che si è generata nel nuovo millennio. È qualcosa che non si può fare a
meno di riscrivere il regolamento, come avvenuto per Avventure nella Terra di
Mezzo, dove è stata presa una decisione tanto drastica, quanto funzionale all’ambientazione.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-VxsD5sTxNAc/XsvYP0vd7vI/AAAAAAAAC8E/Vu5ZkYehh6YH3prjJjhponB-_ZpbgipFACLcBGAsYHQ/s1600/Modiphius-Fantasy-RPG-Forbidden-Lands-Core-Box.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="300" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-VxsD5sTxNAc/XsvYP0vd7vI/AAAAAAAAC8E/Vu5ZkYehh6YH3prjJjhponB-_ZpbgipFACLcBGAsYHQ/s320/Modiphius-Fantasy-RPG-Forbidden-Lands-Core-Box.jpg" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><i><span style="font-size: xx-small;">Il materiale disponibile fino ad oggi.</span></i></b></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nella Dungeon Master’s Guide si parla sommariamente di stili
di gioco e quello che comprendo è che sostanzialmente per aver un approccio
Sword and Sorcery l’unico modo sia quello di limitare le classi e sottoclassi
ai giocatori. Per farla breve, brevissima, D&D è un gioco talmente imbevuto
da magia che mi ha costretto a coniare un neologismo. Infatti non mi limiterei
a dire <i style="mso-bidi-font-style: normal;">High Magic</i>, ma <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Hangover Magic</i>, ossia che induce alla
sbornia da magia. L’altro dilemma che mi angustiava nell’ultimo periodo era
derivato da incantesimi come Spare the Dying (un trucchetto) e Revivify (incantesimo
di terzo livello), che forniscono sempre una seconda possibilità ai giocatori. Tutto
ciò è giustificato dalle lunghissime campagne che non devono concludersi in
TPK, costi quello che costi, proprio per mantenere il gruppo impegnato fino all’uscita
della (meravigliosa) campagna successiva.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il risultato, per un giocatore come me, è quello di portarlo
un po’ alla noia. La noia derivata dalla mondanità della magia e dalla risicata
mortalità del sistema. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questa premessa non è intesa alla condanna di D&D 5a Ed,
che gradisco molto, ma per far capire come sono giunto a Forbidden Lands.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel periodo Covid, che ancora stiamo vivendo, bombardati dai
numeri a tre cifre di morti, le immagini delle camionette militari che
portavano via le bare da Bergamo, mi sono domandato se non fosse saggio far
comprendere anche la precarietà del mondo che viviamo. Nella realtà il fato non
ci concede sempre seconde possibilità e, se non metti in atto alcune
precauzioni, il pericolo che vivi è reale e concreto. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questa che era la filosofia del vecchio D&D, risorse
limitate e continuo stress da mortalità elevata, si è perduto, rendendo il
sistema consolatorio per il giocatore al limite del diseducativo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ecco, credo di essere arrivato alla tesi della mia analisi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Vediamo allora i cardini sui quali si basa Forbidden Lands,
che trovate in uno dei due volumi contenuti nella scatola del gioco: la
Gamemaster’s Guide.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-E8tsPVYrFDg/XsvYkLclpvI/AAAAAAAAC8M/ZeAALYYEmPkYIFkCxVooB4lzrWZjklIcACPcBGAYYCw/s1600/img_0274-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1064" data-original-width="924" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-E8tsPVYrFDg/XsvYkLclpvI/AAAAAAAAC8M/ZeAALYYEmPkYIFkCxVooB4lzrWZjklIcACPcBGAYYCw/s320/img_0274-1.jpg" width="277" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><i><span style="font-size: xx-small;">Grafica Old School per rimanere a tema.</span></i></b></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<ul>
<li><span style="text-indent: -18pt;"><u>Il mondo è di fronte a te</u>: questa dichiarazione
è l’esemplificazione del sandbox per eccellenza,<div style="text-align: right;">
</div>
nella scatola è contenuta una
mappa e alcuni adesivi trasparenti che è possibile appiccicare (sacrilegio!)
per aggiornarla. Le campagne stesse sono costruite in maniera modulare, ovvero
i giocatori non sono costretti a muoversi da A per andare a B, ma ogni località
è indipendente e può essere affrontata in qualsiasi momento. Zero costrizioni.</span></li>
<li><u>Una terra piena di leggende</u>: ogni sito, mostro, artefatto
ha una storia che lo caratterizza. Spesso a supporto dei giocatori vengono
fornite delle tabelle che permettono storie casuali. La creatività degli autori
mi pare considerevole, ma non voglio dire che supera la genialità di alcune
trovate di D&D. Diciamo che gli autori si sono sforzati per dare profondità,
anche se la storia delle Forbidden Lands pare un po’ scarna nel manuale base,
forse anche per mancanza di spazio. Si recupera con i supplementi.</li>
<li><u>Gli avventurieri sono artefici del loro destino</u>:
è un po’ una reiterazione del punto 1, l’arbitro ha il compito di ascoltare i
giocatori, non di indirizzarli perché seguano una trama preconfezionata.</li>
<li><u>Niente è gratis</u>: ecco, qui inizia a delinearsi
una linea di demarcazione con D&D, le risorse sono molto limitate e vanno
gestite con cura perché un utilizzo scriteriato le terminerà presto lasciando i
personaggi in braghe di tela.</li>
<li><u>Coloro che hanno ricevuto, prima o poi lo
perderanno</u>: altra frattura con il modo ormai impiantato nella mente dei
giocatori moderni, una volta ottenuto qualcosa sarà tuo per sempre. Non sapete
le discussioni che ho dovuto affrontare, senza successo, per tentare di
riportare in auge la regoletta dei Tiri Salvezza degli oggetti (sì, anche
quelli magici!) a seguito, che so, di un soffio acido di un drago nero. Si è
totalmente dimenticata questa massima.</li>
<li><span style="text-indent: -18pt;"><u>La morte è parte della storia:</u> <a href="http://ortodelgrognard.blogspot.com/2014/02/lo-spirito-di-dungeons-and-dragons-con.html" target="_blank">ne avevo parlatoanni fa, quando scrissi i primi articoli di questo blog</a>. Sì, in un gioco di
ruolo si può morire. Anche in Forbidden Lands si consiglia di non infierire su
un personaggio a terra, ma è piuttosto facile cadere sotto i colpi di un
mostro. Un solo avversario spesso è in grado di colpire tutti, e dico tutti, i
personaggi rendendolo una minaccia credibile, cosa che si è persa completamente
alla quinta, dove lo scontro con un Big Boss, privo di azioni leggendarie,
senza scorta, risulta piuttosto prevedibile e noioso.</span></li>
<li><u>Non scrivete mai la parola Fine</u>: ecco, la FINE
non deve essere scritta, mai. Una campagna può avere alcuni possibili finali,
ma non esiste un unico premeditato, ultimo approdo dei giocatori. Questo ultimo
punto fa il paio con il punto 1 e il punto 3.</li>
</ul>
<br />
<div class="MsoListParagraph" style="text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Va bé, ma il gioco è consistente con premesse e intenti?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Fatto salvo che non vi parlerò troppo di meccaniche, trovate
già recensioni in rete che vi possono fornire le linee guida elencherò gli
elementi del gioco che mi hanno convinto.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-oKCIMGC7XAw/XsvY_CdqukI/AAAAAAAAC8U/7RB7rMD3UYskunnnsQbEWtdIMBytHPLkQCLcBGAsYHQ/s1600/img_0271-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="767" data-original-width="924" height="265" src="https://1.bp.blogspot.com/-oKCIMGC7XAw/XsvY_CdqukI/AAAAAAAAC8U/7RB7rMD3UYskunnnsQbEWtdIMBytHPLkQCLcBGAsYHQ/s320/img_0271-1.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: xx-small;"><i><b>Un sacco di begli ingredienti bollono in pentola.</b></i></span></td></tr>
</tbody></table>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<ol>
<li><span style="text-indent: -18pt;"><u>Creazione del Personaggio</u>: in mezz’ora si può
creare un personaggio completo di background, dotato di una discreta
profondità. Da notare che si può scegliere se essere giovani e quindi con
caratteristiche medie più alte negli attributi, adulti o anziani, dove invece sono
preponderanti le Abilità e i Talenti, se così vogliamo chiamarli.</span></li>
<li><u>Combattimento</u>: letale, tattico senza necessitare
l’impiego alcuno di miniature, interessante. Ogni turno avete a disposizioni un
paio d’azioni da utilizzare quali attaccare, parare, schivare disarmare, rialzarsi,
fintare, ecc. Quando si attacca, a seconda dell’arma, si può tentare una
stoccata, colpire di taglio, <span style="text-indent: -18pt;"> </span><span style="text-indent: -18pt;">o in
maniera contundente. Questo processo ha effetto sulla difesa avversaria. Ah,
notare che non si possono parare gli attacchi dei mostri (ove non sia
specificato esplicitamente). Il danno può essere mortale immediatamente. Tutte
le 4 caratteristiche vanno in media da 2 a 4, 6 nei casi in cui classe e razza
abbiano la medesima caratteristica che li sorregge. Per essere BROKEN, diciamo ”sconfitto”,
è sufficiente che una qualunque delle caratteristiche vada a zero. La Forza va
a zero a seguito di una ferita, l’Agilità per stanchezza, l’Intelletto per la
paura, l’Empatia per disperazione. Notare che le caratteristiche non crescono
mai con l’andare del gioco, con l’Esperienza si possono acquistare solo le
Abilità e i Talenti. L’unico modo per sopravvivere al colpo di un’arma è parare
o schivare il colpo, in aggiunta ad una buona armatura che sottrae danno. L’armatura
tuttavia, come qualsiasi equipaggiamento in Forbidden Lands tende a
deteriorarsi. Nel caso dell’armatura, per darvi un’idea, la sua efficacia cala
di un punto se non assorbe completamento il danno, fino a cadere a pezzi.</span></li>
<li><u>Sistema di generazione Forza di Volontà</u>: la
Forza di Volontà è quella che rende i Personaggi differenti dagli altri
abitanti delle Terre Proibite. Ogni abilità speciale o magica che i PG
possiedono ha bisogno di Forza di Volontà come carburante o non sarete in grado
di utilizzarla. Cosa stupefacente, quando vi metterete sulla strada dell’avventura
l’indicatore della vostra Forza di Volontà, che va da zero a dieci, sarà vuoto.
Sì, vuoto. Quindi anche se siete un anziano Stregone non potrete fare magia
alcuna. Idem il vostro Guerriero, che potrebbe in teoria sferrare un attacco
tremendo ignorando l’armatura avversaria, sarà impossibilito a farlo. Senza
Forza di Volontà non si fa nulla. Come si ottiene quindi? Forzando i Tiri di
dado. Forbidden Lands usa principalmente il D6. Si usano D8, D10, D12 solo in
caso abbiate messo le mani su degli oggetti magici, cosa piuttosto rara. Quindi
restiamo ai D6. Tirerete un numero di D6 uguali alla somma di Caratteristica + Abilità
coinvolta + Oggetto usato. I dadi devono essere di diversi colori per
distinguere a cosa si riferiscono. Per avere successo è necessario ottenere almeno
un 6. Quindi se state attaccando un nemico con la vostra spada potreste tirare
3D6 bianchi per la Forza + 2D6 rossi per l’Abilità di Corpo a Corpo + 2 gialli
per la maneggevolezza dell’arma. Totale 7D6. Ammettiamo che otteniate un 6 coni
dadi Forza e uno con quelli Abilità, e un 1 con quelli Arma: avete 2 successi e
nessun fallimento critico perché alla prima mano di dadi gli 1 non hanno
effetti negativi. A questo punto potreste non accontentarvi, perché siete di
fronte ad un Cavaliere della Morte e non ci potrebbero essere seconde
possibilità di colpirlo! Potete ritirare tutti i dadi che non sono già 1 o 6,
fanno eccezione i dadi abilità, per essi potrete ritirare anche gli 1. Qui
inizia il rischio. Al secondo giro di dadi ogni 1 tirato con i dadi
caratteristica o arma è un danno alla Forza o all’oggetto. Se per esempio
doveste tirare 1 coi dadi gialli significherebbe che avreste rovinato il filo
della spada, facendo scendere la maneggevolezza a 1 dado. La contropartita per
ogni 1 che tirate quando Forzate il Tiro è la Forza di Volontà: 1 punto per
ogni fallimento critico. Si genera quindi uno strano bilanciamento tra risorse
perdute e capacità di attivare Talenti e magia.</li>
<li><u>La Magia</u>:<span style="text-indent: -18pt;">
</span><span style="text-indent: -18pt;">come detto sopra per fare qualsiasi incantesimo è necessario almeno un punto
di Forza di Volontà da poter investire. La magia è rara, ma molto potente. Gli ingredienti
si consumano quasi sempre, ma ne accrescono il potere. Il vostro stregone
potrebbe rendere una torcia umana il nemico nel momento più propizio, ma
attenzione, la magia è anche difficile da controllare! Ogni volta che invocate
un potere arcano dovrete mettere assieme un numero di D6, come per qualsiasi
altra prova. Se per caso, durante il lancio dovesse comparire un 1, ciò
determinerà effetti inattesi nel risultato finale dell’incantesimo. Ad esempio
l’incantesimo potrebbe estendersi ad un compagno d’avventura, con
spiacevolissimi risultati.</span></li>
<li><u>I Manieri</u>: molta enfasi è data alle costruzioni e
agli Hirelings di gygaxana memoria, sarebbe a dire i dipendenti ai quali
commissionate la difesa del vostro castello, che devono procurare cibo e
amministrare la magione in vostra assenza. La vostra casa è un luogo di
conforto dove riposarsi, recuperale le energie e garantisce anche un punto di
Forza di Volontà prima di iniziare la sessione. Non ho provato questa modalità
quindi non riesco a portare alcuna testimonianza a riguardo, ma mi pare
comunque interessante.</li>
<li><u>Bestiario</u>: in questo frangente la lista dei
mostri è limitata a 22 creature, molte delle quali personalizzabili. I demoni
che sono centrali per l’ambientazione si generano su più tabelle e sono
completi di abilità e punti deboli. Credo difficilmente se ne vedrà uno uguale
all’altro. Inoltre non vi scontrerete con la noia di giocatori esperti che
hanno già visto tutto. Ciò che più mi ha convinto però è la modalità di
comportamento dei mostri, ognuno dei quali ha una tabella con 6 risultati dove
è descritto il loro agire rendendo l’attacco in maniera narrativa e
imprevedibile. Per dire, il Minotauro non attacca con ascia bipenne: +6 e 2D12+4
di danno (per inciso considero il MM il peggior manuale di D&D 5Ed,
procuratevi il Monstrous Manual Expanded su DM Guild, le vostre sessioni ne trarranno
beneficio) ma sarà il D6 a determinare il comportamento. Es. con 1 “PUNGO DEL
TORO: un avventuriero è colpito da un potente gancio. L’attacco sono 8 dadi con
danno 1 (contundente).” <span style="text-indent: -18pt;"> </span><span style="text-indent: -18pt;">Forse non l’ho
scritto prima, ogni successo aggiunge un danno, quindi con 2 successi il Minotauro
farebbe 2+1= 3 danni. Se quando attaccate invece fate 5 “SPAZZATA: ruggendo il Minotauro
rotea l’arma descrivendo un ampio arco, colpendo tutti fino a </span><i style="text-indent: -18pt;">tiro di braccio</i><span style="text-indent: -18pt;"> (una delle distanze
possibili in combattimento, che descrive dov’è posizionato il vostro PG
rispetto al mostro). Tira un attacco usando 8 dadi (più danno a seconda dell’arma)
verso ciascuna vittima”. Si comprende che un solo mostro può affrontare una
party di 5 avventurieri causando grattacapi come ai bei tempi.</span></li>
</ol>
<br />
<div class="MsoListParagraph" style="text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-JvjZ3uTW4_A/XsvaTHOUYVI/AAAAAAAAC8o/LeHnbkiiclAgAqMWKVQ3JjWDer_wuWyuwCLcBGAsYHQ/s1600/Rider.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="421" data-original-width="288" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-JvjZ3uTW4_A/XsvaTHOUYVI/AAAAAAAAC8o/LeHnbkiiclAgAqMWKVQ3JjWDer_wuWyuwCLcBGAsYHQ/s400/Rider.png" width="272" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="font-size: xx-small;"><i>A Hit or a Miss?</i></span></b></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Conclusioni</b>: se questo articolo vi ha incuriosito, esistono video
e recensioni, anche in italiano, ben più dettagliate della mia, in grado di
aprirvi le porte di quello che pare un regolamento compatto, ma pieno di
stimoli. Il pregio del gioco è sicuramente quel sapore Vecchia Scuola che tanto
manca alle vostre fauci con delle meccaniche, per quello che capisco io,
fresche e semplici da spiegare. La varietà dei personaggi è garantita da un
sistema di Talenti personalizzabile, non ci sono restrizioni di classe. Non so
dire se tutti siano bilanciati, ma per quello che ho visto con gli amici ci
siamo divertititi e nessuno ha avuto da ridire. Il bestiario è contenuto ma
vario e pieno di sorprese, non vi deluderà. Da valutare il funzionamento dei
manieri. Ho letto le sei avventurine brevi contenuti in Le Guglie di Quetzel, niente
che mi abbia fatto gridare al miracolo, ma non si tratta della campagna
principale: l’Epurazione del Corvo. Un’altra è in arrivo nei prossimi mesi,
tutta invernale, con l’ennesimo Kickstarter. Io ho avuto modo di mettere le
mani su tutto il materiale con 40 euro, ma sarebbe un prezzo più che
appropriato per la sola scatola base che riserva l’occorrente per partire in quarta.
Unico problema? Convincere i vostri amici a provare un nuovo regolamento,
decantando come dote il fatto che finalmente moriranno e gli porteranno via gli
oggetti magici che tanto hanno agognato possedere.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Alla prossima,<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Mattia.<o:p></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-50414954629475119182019-06-12T18:34:00.000+02:002019-06-12T18:49:20.832+02:00Gli sproloqui del Grognardo: il Giovane Novizio<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Viene un momento, triste, nella vita nel quale uno dei
vostri amici, compagno pluriennale d’avventure, decide che è tempo di smettere
di giocare di ruolo.</span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span>
<span style="font-family: calibri;">Le cause di questa decisione sono presto dette, elencabili
in: a. la scoperta dell’universo femminile, b. la scoperta dell’impegno
politico (spesso copertura del punto a.), c. spostamenti fuori sede per motivi
di studio (spesso dovuto a migrazioni del punto a.),</span><span style="font-family: calibri;"> </span><span style="font-family: calibri;">d. l’accesso al mondo del lavoro (spesso
dovuto per mantenere il punto a.), e. la nascita del pupo (che senza il punto
a. non potrebbe verificarsi).</span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Sono momenti di grande commozione, addii simili a quello di
Frodo e Sam ai Porti Grigi (del resto Sam, rimasto fedele al suo amico anche
davanti a Shelob, lo lascia proprio per il punto a.), separazioni
irreparabili. Deviando un attimo dal tema di questo post, voglio rassicurarvi
del miracolo che portano gli anni della maturità, durante i quali, alla
spicciolata, gli amici sparpagliatisi per il punto a, ritornano fedeli a
trovarsi al tavolo da gioco, non più schiavi dell’ormone (del resto che fa Sam,
quando da pensionato decide di andare ai Porti Grigi? Torna da Frodo, mica sta
con Rosie, no?).<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Nell’attesa della notizia dell’Amico Ritrovato, vi toccherà
comunque far fronte alla diaspora in qualche modo e quindi, complice il numero
minino di presenze per giocare, ripiegare su qualche figura nuova. </span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "calibri";"><o:p></o:p></span><br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Le strade sono due: quella di cui ho già parlato in un
articolo precedente cioè il coinvolgimento del Giocatore Aggiunto, personaggio
d’esperienza del quale non si sentiva molto la mancanza, o, se germoglia in voi
il seme malsano del maestro di vita, la ricerca di qualche novizio, giovane di
belle speranze, che per sua sfortuna non ha mai incontrato qualcuno in grado di
spiegargli i rudimenti del gioco di ruolo.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">In quest’ultimo caso le categorie di novizi si dividono in
due sottocategorie. Potreste tentare di illamare la fidanzata di uno dei
giocatori o, peggio, del Master (il punto a. è una legge fisica al quale il
nostro mondo è soggetto, da qualsiasi prospettiva lo si guardi), ma di questo
forse parlerò in futuro, o pescare il giocatore in un qualche altro ambiente
sociale che frequentate (oratori, palestre, sale bingo, stadio, saune, balli
latino americani, ecc.)<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">In quanto Maestro dei Cunicoli (o Grande Soldatino,
semplificazione brutale della morosa di un amico, che ha creato una nuova categoria
mentale per il gdr, dove tu ricopri il ruolo di capobanda, un incrocio tra
Grande Puffo e il DM nano del cartone di D&D), al tuo occhio attento non
sfugge nulla. I nerd, anche quelli sotto copertura, si riconoscono da piccoli
particolari impercettibili. Sono mille i possibili indizi. Magari non
menzionano mai i giochi, ma se per caso citate Guerre Stellari gli occhi gli si
illuminano, attaccano quindi a parlare di come l’episodio I sia una cacata;
forse, complice l’ultima stagione del Trono di Spade, scoprite che stanno
svegli la notte per vedere gli episodi in lingua inglese, in contemporanea con
gli US; chissà, tengono in un ufficio una tazza con la scritta BAZINGA; fanno il
Fantacalcio, ma vogliono giocare con le regole avanzate, con tutti i
modificatori di attacco, difesa, centrocampo, moduli, ecc.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-zJPGt7FkeVQ/XQEmTc1z8JI/AAAAAAAACyI/yg0QtI1LASc0VPc1ck3QpAXHO-WyF5dDACEwYBhgL/s1600/41363951-young-nerd-in-glasses-and-checkered-shirt-with-smartphone-making-selfie-isolated-on-white-background.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="867" data-original-width="1300" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-zJPGt7FkeVQ/XQEmTc1z8JI/AAAAAAAACyI/yg0QtI1LASc0VPc1ck3QpAXHO-WyF5dDACEwYBhgL/s400/41363951-young-nerd-in-glasses-and-checkered-shirt-with-smartphone-making-selfie-isolated-on-white-background.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: xx-small;"><strong><em>Il Giovane Novizio</em></strong></span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "calibri";">È nei dettagli che si nasconde il demonio, e voi lo sapete.
Una piccola dimenticanza, una parola di troppo, e il re è nudo: il nerd è
svelato, nonostante la maschera! Non resta che agganciarlo e proporgli di fare
quel piccolo passo che ancora lo separa dal Lato Oscuro. Tranquilli, nove volte su dieci sarà come mandare un’oca a bere. Il vostro giovane padawan, che da una decina
d’anni sta tentando di conformarsi, pagando salate sedute dallo psicologo per
comprendere quel male che gli cova in seno, vedendovi capirà che siete il
Messia e si affiderà alle vostre parole, schiavo del vostro canto come Ulisse
con le sirene.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">È vostro, non c’è dubbio! Gli chiedete a quale personaggio
del Signore degli Anelli si senta più affine, in modo da preparagli un
personaggio, e gli date appuntamento alla prossima sessione, dove incontrerà
gli altri membri del party.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Arriva quindi la sera della sessione, i veterani sono già al
tavolo mezzora prima dell’orario di visita concordato, devono fare il warm-up
dei dadi e dedurre, dopo varie calibrazioni, quali faranno alto e quali basso
nelle successive 4/5 ore. Il novizio invece arriva con 5/10 minuti di ritardo,
in rari casi puntuale, perché si è fermato a mangiare qualcosa da asporto. Non
capisce come mai abbiate tutta questa fretta di iniziare. Ignora che, per gli
altri giocatori, ogni minuto strappato alle loro relazioni affettive, per
trovarsi regolarmente al tavolo, è il frutto di complesse trattative
paragonabili alla redistribuzione delle zone di influenza alla Conferenza di
Yalta. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Per venire hanno dovuto, nell’ordine: sobbarcarsi le pulizie
domenicali; fare finta di divertirsi al compleanno del figlio di due anni della
sorella/migliore amica della moglie/compagna; fare il giro dei casari e delle
cantine di qualche paese montano, praticamente disabitato e con castello
diroccato, consigliatole da un malefico collega che, nemmeno tanto velatamente,
ve la vorrebbe trombare; analizzato le marche di deodoranti e riso venere da
Natura Sì, prima di portarla a cena al vegetariano; visitato la mostra del
Perucchio, giovane pittore fiammingo suicida del cinquecento, che non riusciva
a sbarcare il lunario (e guardando i dipinti deducete il motivo, per convenire
che ha fatto bene e, anzi, avrebbe dovuto compiere l’insano gesto anche prima).<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Dopo tante vessazioni, fiutando la libertà come il nipote
dello schiavo di Radici, i veterani vogliono “sdadare” tutta sera, senza, e
sottolineo senza, ritardi sulla tabella di marcia. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Storcerebbero il naso solo per il ritardo, ma siccome il
novizio consente il “numero legale” per giocare, si fingono amiconi della prima
ora e, anzi, gli offrono anche la birra del discount (quella artigianale 16
luppoli cioccolatata è ancora nascosta nello zaino). Il novizio del resto deve
durare le prime due ore e fungere da scudo umano, tanto, una volta avviata la
sessione, il Santo DM dovrà comunque portarla a termine, anche dovessero
esserci delle perdite durante l’azione.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Gianmaria, il novizio raccattato per l’appuntamento, è un
giovane siculo che è venuto al nord per completare la Specialistica di
Ingegneria e vi guarda con amore e tenerezza. Al suo paese, quando mostrava il
D8 agli sconosciuti erano pizze in faccia automatiche. Voi invece gli prestate
i dadi e pure gli versate la birra, pensa insomma di trovarsi nel Nirvana. Ha
scelto di fare l’elfo mago, perché gli piacevano sia Legolas che Gandalf, e
deve ancora realizzare che rispetto agli altri è una mezza caccola
sacrificabile all’altare del primo dio del male.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">I veterani sorridono pensando di tenerlo in pugno e anche il
DM è contento della sua scelta, finché il novizio non si dimostra per quello
che è, ossia un generatore casuale di domande su dettagli inutili, urletti di
stupore, gomitate fraterne e periodi ipotetici.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Alla venticinquesima volta che Gianmaria chiede: “Masta, ma
se peccaso salto sulla bigga mentre i cavagghi stanno galoppando, rischio di
cadere?” il DM sbotta: “Master, non Masta! Eppoi mi devi dire cosa fai, non
chiedermi cosa succede se fai un’azione. Il risultato lo vedi dopo, è chiaro?”.
“Ok, ok, è chiaro.” Allora tira il D20 e dice (senza applicare modificatori), “Ho
fatto 20, devo fare alto o basso?” <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Già perché a dispetto dei veterani, il novizio ha un culo
fotonico, praticamente ogni dado che tira sembra avere solo una faccia, quella
col risultato più alto concesso dal poligono. Alla quinta critica, dopo essersi
salvato dal soffio del drago che ha incenerito due PG storici, saltato con
leggiadria 3 trappole mortali, Gianmaria è indigesto al tavolo come una
scodella di bagnacauda alle 3 del mattino col cornetto alla crema.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">“Ragazzi, che figata!” dice verso le quattro del mattino,
quando ormai nel labirinto ha attivato ogni sorta di mostri e trappole e i personaggi
dei veterani sono ormai dei ricordi su fogli a quadretti strappati: “Quand’è
che ci ritroviamo?”.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ma ormai la sua voce è un eco sordo nel buio del cunicolo…<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-61398713135978093612019-06-06T18:07:00.000+02:002019-06-06T22:58:48.364+02:00Le Avventure del Grognardo: MA3 - La Ricerca della Legio Manticorae vol. I<span style="font-family: "calibri";">Cari Tutti,<o:p></o:p></span><br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">non so se qualcuno passi ancora da qui; quando si
smette di avere un contatto con gli amici per lungo tempo, spesso è perché
almeno una delle parti ha intrapreso una strada nuova. Non è il mio caso. La
passione è sempre quella, ma si è declinata in attività differenti, che mi
tengono lontano da questo luogo. L’Orto è stato concepito per dare fiato ad una
voce che ricordasse quale fosse, all’origine, il cuore pulsante di
Dungeons&Dragons.</span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><o:p></o:p></span><br />
<a name='more'></a><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-qp_hu8RShHQ/XPk1UZsOJ9I/AAAAAAAACxg/ARXDlcDb38U6BknCWo7Yz6ceN4iQTANgQCEwYBhgL/s1600/Front%2BCover%2BMA3.PNG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="645" data-original-width="453" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-qp_hu8RShHQ/XPk1UZsOJ9I/AAAAAAAACxg/ARXDlcDb38U6BknCWo7Yz6ceN4iQTANgQCEwYBhgL/s640/Front%2BCover%2BMA3.PNG" width="448" /></a></div>
<span style="font-family: "calibri";"><span style="font-family: "calibri";">Da quando ho abbracciato la quinta Edizione, adattandola alle
mie esigenze, ho avuto l’impressione che oltre a parlare di D&D sia necessario,
bè, giocare e far giocare. È ciò che stiamo facendo al Club TreEmme con la Lega
degli Avventurieri, che per il 2019 è patrocinata ora dall’Assessorato alla
Cultura del Comune di Modena. Un Sabato al mese l’associazione di riempie di
ragazzini che ricordano tanto quelli di Stranger Things, per entusiasmo e
volontà di cibarsi di avventura; ma anche di stagionati giocatori di vecchie
edizioni. <o:p></o:p></span></span><br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Con ciò spero di avere spiegato il motivo della mia assenza.
</span><span style="font-family: "wingdings"; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-char-type: symbol; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin; mso-symbol-font-family: Wingdings;"><span style="mso-char-type: symbol; mso-symbol-font-family: Wingdings;">J</span></span><o:p></o:p><br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-zUGpogEsVxY/XPk1X28uMMI/AAAAAAAACxs/USl-AQWuJ_A-pkW0YTN9r11I5MIDEdmiACEwYBhgL/s1600/Back%2BCover%2BMA3.PNG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="646" data-original-width="457" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-zUGpogEsVxY/XPk1X28uMMI/AAAAAAAACxs/USl-AQWuJ_A-pkW0YTN9r11I5MIDEdmiACEwYBhgL/s640/Back%2BCover%2BMA3.PNG" width="451" /></a></div>
<span style="font-family: "calibri";">C’è tuttavia un amico di Rimini, tirandomi simpaticamente le
orecchie, mi ricorda che sarebbe anche ora rendessi disponibile le sue fatiche.
E così, per non deluderlo, e per dovere di riconoscenza, sono a scrivere queste
righe. Il materiale che presento, come al solito, è molto buono, talmente buono
che ho provato, in ogni modo, a farlo pervenire agli autori di Lex Arcana.
Nonostante gli sforzi non se n’è fatto nulla. Peccato, credo che scritture come
quelle di Mauro siano più che professionali. Lui però, da buon romagnolo non se
la prende e si accontenta di un palcoscenico semi deserto. Art for art’s sake,
diceva qualcuno.<o:p></o:p></span><br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Allora sta a voi valorizzare il suo lavoro e scrivere qui,
sotto forma di commento, la vostra email. Provvederò a condividere l’avventura
tramite Google Drive. Vi prego, però, di lasciargli i vostri ringraziamenti.<o:p></o:p></span><br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">A presto allora,<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Mattia.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-62965342731818254002019-01-10T21:44:00.000+01:002019-01-10T21:58:43.896+01:00Gli sproloqui del Grognardo: perché alla 5a Edizione bisogna fare i personaggi con i punti!<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">Salve belli!</span><br />
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">Spesso
quando ci si trova davanti ad un foglio bianco si vorrebbe scrivere
qualcosa di illuminante, se non illuminante perlomeno intelligente,
se non intelligente per lo meno interessante.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">Non
troverete nulla di ciò in questo articolo. Sto per scrivere una roba
veramente nerd, così nerd che solo una ristretta fascia di sfigghi
come me può voler leggere.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">Io
vi ho avvertito, se andate avanti in questa lettura ricadete nella
categoria, anche se vi raccontate altro.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">Dunque,
quello che vi sto per esporre è un problema di vita vissuta.
Terminata l’avventura di Natale (con un morto, ma alla 5<sup>a</sup>
sapete che ci sono mezzucci, una volta considerati scorretti dai DM
per bene, tipo Revivify) ecco insorgere la polemica di un anziano del
gruppo (sia per età anagrafica, che presenza nel medesimo!).</span></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;"> </span></span>
</span><br />
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><br /></span></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-tw5cmMO-2IQ/XDeq7GMHY6I/AAAAAAAACuU/1ySIqgko84UzqrrywQHer_dM7SYClICmACEwYBhgL/s1600/Premio%2BDawson.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: xx-small;"><img border="0" data-original-height="545" data-original-width="725" height="240" src="https://2.bp.blogspot.com/-tw5cmMO-2IQ/XDeq7GMHY6I/AAAAAAAACuU/1ySIqgko84UzqrrywQHer_dM7SYClICmACEwYBhgL/s320/Premio%2BDawson.jpg" width="320" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><i><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: xx-small;">Il premio Dawson</span></i></b></td></tr>
</tbody></table>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">Ve
la sintetizzo: il mio PG fa cagare, nella conversione dalla 2<sup>a</sup>
alla 5<sup>a</sup> ci ho perso un sacco, urgono provvedimenti o
cambio gruppo o personaggio.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">Vabbè,
di solito queste lagnanze servono solo a candidarsi per il premio
Dawson dell’anno, ciò che a votazione spesso unanime attribuiamo
al giocatore “piagnino”, colui che insomma si attacca ad ogni
accadimento per lamentarsi. Il premio Dawson, come potete vedere
dall’immagine, è causa di pernacchie e calorose esibizioni di
malcelato disprezzo da parte degli altri giocatori.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">Tuttavia,
e se non ci fosse un “tuttavia” non sarei qui a scrivere queste
righe, ammetto mio malgrado che questa volta c’è un fondamento
alla critica mossa. Sono infatti giunto ad una conclusione, che si
intravede appena nelle regole, ma che con l’esperienza potrebbe
diventare anche per voi evidente, e cioè che <u>alla quinta edizione
non si possono fare personaggi tirando le caratteristiche</u>. Ciò
che pare opzionale, ma <b>obbligatorio in Adventurers League</b>
(capito dove hanno messo il punto fermo i Maghi della Costa?), è in
realtà necessario, mi riferisco alla costruzione del personaggio con
i canonici 15, 14, 13, 12, 10 e 8 o, in alternativa, tramite il
sistema a punti.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">Avevo
infatti il sentore che qualcosa non funzionasse, ma il caso che vi
porto, in un certo senso limite, mette in luce alcuni aspetti che
altrimenti rimangono, come dire, nel sostrato delle meccaniche.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-size: xx-small;">Il
personaggio in questione è un guerriero, che alla seconda edizione,
pur non brillando, aveva un suo perché. Le caratteristiche in dote
al valoroso sono nell’ordine: For 16, Dex 10, Con 12, Int 10, Sag
12, Car 10. Niente di particolare, ma possedendo un paio di guanti
del potere orchesco all’Avanzato poteva dire la sua forte di un
18/00. Ora sapete com’è alla 5<sup>a</sup>, noi giocatori di lungo
corso ci siamo subito accorti che, nella sua semplicità, il power
play è dietro l’angolo, poiché <u>le caratteristiche sono il </u><u>solo
</u><u>motore del sistema</u> determinando bonus all’attacco, tiri
salvezza, ferite e skill. Una volta almeno alcuni di questi attributi
erano regolati da tabelle legate al livello e alla classe del
personaggio, come tiri salvezza e bonus all’attacco. Oggi il bonus
Competenza invece supera il bonus massimo attribuibile da uno stat
solo al 16 livello, quando il bonus è +6 contro magari un +5 che un
giocatore fortunato potrebbe aver tirato al primo livello (es. Forza
18 e Nano delle Montagne =20). </span></span>
</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">Abbiamo
accettato, dopo un po’ di tempo, questa stranezza per noi giocatori
di altre epoche. La puzza di bruciato però è diventata evidente
quando si confronta un guerriero umano con caratteristiche basse con
un personaggio di una classe qualsiasi con caratteristiche alte.
Questo perché alcuni degli aspetti bonus della classe del Guerriero
implicano come avanzamento di livello la possibilità di aumentare le
caratteristiche a intervalli più rapidi (o come opzione l’acquisto
di un Talento). Si capisce che se nel party il vostro PG guerriero
subisce un “gap” con i personaggi degli altri giocatori di anche
solo 4 punti, questa abilità del personaggio ha ben poco peso.
Insomma, per essere conciso, ho compreso perché i guerrieri mi
sembravano sottodimensionati e la risposta è: funzionano solo se il
party è stato tutto costruito mediante punti.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: small;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: xx-small;">Infatti
un personaggio fatto alla maniera dell’Adventurers League non
arriverà mai ad avere 2 venti al 12°, a meno che non sia un
guerriero; se si ignora questo dettaglio la classe al massimo
galleggia, se il giocatore è sfigato affonda proprio. </span>
</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">Anche
altri aspetti del motore del gioco diventano più ragionevoli ed
equilibrati come l’accresciuta difficoltà a creare dei
multiclasse, che richiedono un 13 extra per ogni classe addizionale,
ma anche la scala delle difficoltà assegnate alle prove regge
meglio.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">Insomma,
inteso il tranello capite ora la mia frustrazione a condurre un cappa
e spada via Whatsapp con quei tomellatori dei miei giocatori, che
venderebbero la mamma al circo piuttosto che rivedere i personaggi.
Ma questi sono problemi miei, l’unica vostra preoccupazione ora,
giunti a fine articolo, è andare di fronte allo specchio e dire 10
volte: sono nerd come il Grognardo, sono nerd come il Grognardo, sono
nerd come il Grognardo…</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">Note.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">1.
sappiate che nella vita sono sempre stato per tirare le
caratteristiche e giocare qualsiasi tipo di essere venisse fuori;</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">2.
ovviamente anche per la vita va presa la media+1, se no non regge il
tutto (anche qui sono sempre stato per tirare i dadi, zio ladro…)</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">3.
inutile che diciate che un guerriero può prendere più Talenti, non
regge come alibi!</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">4. Tomellare significa barare!</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;">5.
Buon 2019 bei bimbi!</span></span></div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: small;"><br />
</span>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-60933420263072315812018-09-14T18:47:00.000+02:002018-09-14T19:43:40.157+02:00Gli sproloqui del Grognardo: Il giocatore aggiunto<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Il <i style="mso-bidi-font-style: normal;">giocatore aggiunto</i>
è l’amico del cugino dell’amico che non vedi da un po’ di tempo ed è stato
raccattato dopo aver telefonato a tutti gli ex-giocatori che conoscevi. Essendo
tu un <i style="mso-bidi-font-style: normal;">rpgaholic</i>, avendone la
possibilità, ti giocheresti anche la pergamena del <i style="mso-bidi-font-style: normal;">raise dead</i> pur di non saltare la sessione bi-settimanale, ma,
sfortunatamente, su questo piano non funziona e quindi vieni a patti col figuro
che, complice la speranza di mangiarti addosso e scroccarti pizza e birra,
arriva puntuale a casa tua come un beagle quando c’è da andare a caccia. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Adesso sappiatelo, va bene aver voglia di giocare, ma se pur
di raggiungere il mitico numero di 4 persone più DM siete disposti a vendere l’anima
ad Asmodeus, andrete comunque incontro a cocenti delusioni. Già, perché il diavolo
fa le pentole, ma non i coperchi.</span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "calibri";"><o:p></o:p></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-mRbIjcXahug/W5vlyDz7CfI/AAAAAAAACq8/lFlEsKfRZpIbBDZSKMibZt5RV5q0fUwTwCLcBGAs/s1600/mad_t640.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="140" data-original-width="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-mRbIjcXahug/W5vlyDz7CfI/AAAAAAAACq8/lFlEsKfRZpIbBDZSKMibZt5RV5q0fUwTwCLcBGAs/s1600/mad_t640.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><strong><em><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: xx-small;">Il pericolosissimo essere! CR30!</span></em></strong></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Il <i style="mso-bidi-font-style: normal;">giocatore aggiunto</i>
in realtà non è un novellino, ma semplicemente un desaparecidos. Giocava già
negli anni ’80 con la vecchia scatola rossa, ma sai, lo studio, la figa, la
droga, il lavoro, la moglie, i bambini, la figa (vuole ripeterlo come rafforzativo)
l’hanno tenuto lontano dai tavoli da gioco. Nonostante sostenga di possedere il
<i style="mso-bidi-font-style: normal;">phisique du role</i>, in realtà appena
gli mettete sotto il naso la scheda dell’edizione più recente comprende subito
che, mentre lui andava a figa, qualcun altro lavorava e ammodernava il sistema
aggiungendo un rivolo di dettagli e poteri che Ingellis si sarebbe rifiutato di
tradurre. Lui però finge. Tenta la faccia da Texas Holdem e dice che, vabbè, la
base è sempre quella, che ci vuole? Il ché ha un senso e un po’ vi
tranquillizzate, anche perché giocate con gli stessi personaggi da quasi 4 anni,
fate tanto <i style="mso-bidi-font-style: normal;">roleplaying</i> e il
regolamento è solo un contorno. Ormai siete un corpo unico, vi muovete in
simbiosi e tenete alla testa del vostro alter ego più che alla salute della
suocera, prova ne sia che evitate gli scontri quasi D&D fosse il Richiamo
di Cthulhu. Non importa se siete del 10° livello, il vostro DM è un sadico e
non chiava da 6 mesi, quindi ha il testosterone di un quindicenne che gli
annebbia la vista, tant’è che l’ultima volta che avete giocato ha confuso il
paragrafo che dice: “siete attaccati da 25 gnoll” con “siete attaccati da 25
troll”. Vaglielo a spiegare a sua santità, il DM! Siete entrati nella stanza da
buon cristiani e usciti che bestemmiavate come degli eretici, ma ne siete
usciti. Avete però capito l’antifona e fino a quando il DM non si sarà svuotato
un attimo, sarà meglio stare in campana.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Passate allora allo step successivo che è la doverosa intro al <i style="mso-bidi-font-style: normal;">giocatore aggiunto</i>, mentre il DM, che
pare aver nasato l’aria, affila i dadi dietro lo schemo e già ammonisce: “stasera
tiro tutto pubblicamente”. Gli spiegate che state attraversando il
pericolosissimo paese dei giganti dei ghiacci, con i quali non volete aver
nulla a che fare, perché è semplicemente un territorio cuscinetto per il
pacifico regno di Dove, dove un re un po’ freak ha finalmente liberalizzato la
prostituzione e le droghe leggere. Dopo tanto peregrinare, volete dare un po’
di dignità alla campagna e chiuderla come si dovrebbe. Meno castelli e più
gnocca!<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Il <i style="mso-bidi-font-style: normal;">giocatore aggiunto</i>
annuisce e pare capire, anche se vi informa che un luogo del genere esiste
davvero e si chiama Amsterdam. Vabbè dai, gli dite, questo è il nostro momento
di svago, l’allineamento delle nostre ragazze/compagne/mogli balla tra il CN e
l’LE, e pensano ancora che giochiamo a “soldatini”, figurati se gli parliamo di
Amsterdam!<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ma bando alle ciance, iniziamo! Il DM vi inizia a descrivere
la gelida a profonda gola di ghiaccio, scivolosissima, dove ogni passo vi costa
cautela e fatica. “Silenziosi”, dite voi, sottovoce, per creare atmosfera. Da
lontano, riprende sua Santità: “potete udire potenti voci baritonali discutere
in una lingua gutturale, che spaventa al solo udirla.” Trattenete il fiato. Tutti.
Tranne lui. Il <i style="mso-bidi-font-style: normal;">giocatore occasionale</i>
si aggiusta gli occhiali, ha assimilato tutte le informazioni della scheda personaggio
ed è più instabile di un neutrone libero in un nucleo di Uranio. Se non sbava,
oscilla la testa come un muflone in amore quando fiuta l’odore di un altro
maschio nel suo territorio. “Carico!” dice. Vi guardate allarmati. “Cosa?” gli
chiedete allibiti. “Che c’è? Carico. Suvvia, ho un PG con 100 Punti Vita,
fatemelo provare un attimo!” Intuite con terrore ciò che sta accadendo, il <i style="mso-bidi-font-style: normal;">giocatore aggiunto</i> ha un empatia col suo
PG pari a quella di Rocco a Praga nei giorni storti e temete segretamente si
sia dato al MMORPG, Diablo o altre cagate del genere, traformandosi in un topo
da PC. Provate a dissuaderlo, ma il suo barbaro/ranger già corre come Forrest
Gump alla meta e il DM lo asseconda, che ognuno è libero di fare quello che
desidera, è il bello del gioco…<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ovviamente quella sera si tiene la gran riunione di
condominio dei giganti, e il dibattito, già acceso, verte sulla spartizione dei
millesimi del riscaldamento non più centralizzato. Figurati se un nano stronzo
gli va anche a rompere i coglioni!<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Morale: attenzione a chi invitate a casa vostra o nel vostro
gruppo, non potrebbe comportarsi benissimo. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Nota: ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale.<o:p></o:p></span></div>
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-24675709766264086272018-06-20T13:20:00.001+02:002018-06-20T13:20:25.081+02:00Una prospettiva differente: togliere le miniature ha salvato Dungeons and Dragons?<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;">La storia di questo
blog non è fatta solo di articoli originali, anzi si ciba spesso di articoli
curiosi o approfondimenti che considero autorevoli. Per avere autorevolezza non
bisogna essere una firma, spesso basta avere un pensiero chiaro, un po’ di
esperienza sulla materia e una decente abilità espositiva. Confesso poi di
tirare spesso l’acqua al mio mulino, mi concentro quindi su articoli dei quali
condivido il pensiero, piuttosto che elargire la “par condicio” che la politica
spesso invoca.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;">Una delle abitudini
che non sopporto, e che sempre con maggiore convinzione sono propenso a evirare
dai tavoli da gioco dove arbitro, è l’utilizzo del PC al posto della scheda
cartacea e l’impiego di mappe 2d per fare muovere le miniature come si
trattasse di giocare a Heroquest. Tollero questa metodologia di gioco per
sessioni estemporanee*, ma in una campagna vera e propria la trovo un’abitudine
disdicevole che non fa altro che rallentare la narrazione collettiva degli
eventi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;">Forse per questo smisi
di giocare con la terza edizione e saltai totalmente la quarta, aprendomi solo
una decade più tardi lentamente e con diffidenza alla quinta.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;">Mi piace usare le
miniature, ma solo per tracciare visivamente l’ordine di marcia su di uno
striminzito A4 esagonato. Molto, molto raramente disegno mappe a misura di
miniatura, sono casi eccezionali; ogni mappa di dungeon prende vita, come Uno
Sguardo nel Buio prima e D&D successivamente mi insegnarono, su di un
foglio a quadretti di quadernone.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;">I tempi moderni
incombono, ma leggendo l’articolo qui sotto, pare che una delle carte vincenti
dell’ultima edizione sia stata proprio quella di tornare alle origini,
lasciando da parte tabelloni e miniature (<a href="https://ortodelgrognard.blogspot.com/2014/02/lo-spirito-di-dungeons-and-dragons-con.html"><span style="color: #0563c1;">ricordate
il punto 3 di uno dei miei primi articoli sulla mia idea di cosa fosse D&D?</span></a>).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;">Mi sono quindi preso
la briga di tradurlo, perché il web pullula di articoli sulle nuove uscite, ma
raramente si ferma a riflettere sulla natura intrinseca di questo passatempo. Spero
di avere fatto cosa buona e condivisibile.</span><br />
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"></span><br />
<span style="color: black; font-family: "baskerville old face" , serif; mso-bidi-font-family: "Traditional Arabic"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><strong>*Nota</strong>: <em>in realtà faccio un'eccezione, se non addirittura consiglio l'utilizzo di miniature e mappe, quando al tavolo si gioca con bambini o ragazzini in giovane età, questo per aiutarli nel processo di astrazione e visualizzazione della situazione proposta</em>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin: 0cm 0cm 0pt 62.25pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: black; font-size: 14pt;"><o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: black; font-size: 14pt;"><span style="font-family: "calibri";"><u>Una prospettiva differente: togliere le miniature ha salvato Dungeons and Dragons?
</u></span></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><span style="font-family: "calibri";">Dungeons & Dragons non è mai andato così bene,
grazie all'ondata di show alimentati dalla nostalgia come Stranger Things e
l'Old School Renaissance, la popolarità dirette video di sessioni di gioco e
una base di giocatori più ampia che include donne. Ci sono fattori molteplici a
contribuire a questo successo, ma uno degli elementi vincenti è che D&D non
richiede più miniature per giocare una sessione. Ma sono mai state realmente
necessarie?</span></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "calibri";"><o:p></o:p></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span></b><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span></b> </div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="color: black; mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><span style="font-family: "calibri";">Aspetta un attimo,
che cosa?<o:p></o:p></span></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><span style="font-family: "calibri";">Quando </span><a href="https://www.themarysue.com/women-in-dungeons-and-dragons/"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">Vivian Kane a
TheMarySue</span></a><span style="font-family: "calibri";"> ha intervistato il Lead Designer del regolamento di D&D,
Jeremy Crawford, circa la crescente popolarità del gioco, ecco cosa aveva da
dire:</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><span style="font-family: "calibri";"><o:p></o:p></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><span style="font-family: "calibri";">“<i style="mso-bidi-font-style: normal;">È una cosa
molto semplice, ma alla 5a, la decisione di non richiedere miniature per
giocare ha avuto un impatto enorme. Facendolo, improvvisamente, abbiamo
praticamente sbloccato tutti dal tavolo della sala da pranzo e, in molti modi,
reso possibile il boom di sessioni in streaming al quale stiamo assistendo.”</i><o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><span style="font-family: "calibri";">Sostanzialmente Crawford ha identificato l'utilizzo di
miniature come una barriera all'accesso per giocare a D&D. Ma quando
esattamente le miniature sono diventate un requisito?</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: black; mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-themecolor: text1;"><span style="font-family: "calibri";"><o:p></o:p></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span></b><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">Originariamente D&D era un gioco di miniature
(siamo sicuri?)</span></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"><o:p></o:p></span></span></b> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";"><span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"></span></span><br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-fDMLB0RPqbo/WxAbD0zQqZI/AAAAAAAACog/5UqRaGfptfM55s_oO7Cmnp2lXVUyQfxwACLcBGAs/s1600/s-l1600%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-fDMLB0RPqbo/WxAbD0zQqZI/AAAAAAAACog/5UqRaGfptfM55s_oO7Cmnp2lXVUyQfxwACLcBGAs/s400/s-l1600%2B%25281%2529.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il woodgrain box, la prima edizione di D&D.</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";"><span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Il
co-creatore di D&D Gary Gygax sottotitolò il set originale di
Dungeons&Dragons con la dicitura "Regole per fantastiche campagne
medievali di wargame giocabili con carta, matita e miniature". Lo stesso
Gygax era un appassionato di wargame, giochi che impiegavano miniature per
ricreare battaglie su tavoli da gioco. Il suo pubblico di riferimento per
D&D erano questi appassionati e quindi promosse Chainmail come un
supplemento creato per giochi tridimensionali con miniature. Wargame con
miniature era un’affermazione sufficiente a scoraggiare un pubblico di nuovi
giocatori. Jon Peterson ce lo spiega così<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>nel suo </span><span class="MsoHyperlink"><a href="https://amzn.to/2KXadJo"><span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="color: #0563c1;">Playing at the World</span></span></a></span><span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">:<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">“<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Sia che si combattessero sulla sabbia,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>su di un pavimento o un cortile all'aperto, i
wargame con miniature evitavano i tabelloni e la conseguente facilità di
quantificare i movimenti tra quadrati (o esagoni) in favore di terreni
irregolari e righelli per misurare la distanza dei movimenti. Vari tipi di
soldatini - tradizionalmente fatti di legno, piombo o stagno, ma dalla metà del
XX secolo costruiti con una varietà di leghe e compositi - popolavano questi
paesaggi minuscoli, in vari atteggiamenti di assalto e movimento. Mentre
l'Avalon Hill vendeva tutto ciò di cui avevi bisogno per giocare i loro wargame
da tavolo in una pratica scatola, i wargamers con miniature avevano la
responsabilità e la libertà di fornire tutti i componenti di un gioco: mappe,
pezzi di gioco e il sistema. Bisogna considerare che anche il gioco da tavolo
più complicato può essere facilmente recuperato da uno scaffale o un armadio,
il suo tabellone viene dispiegato e posato su di un tavolo, i suoi pezzi
ordinati e disposti in una configurazione iniziale, il tutto in pochi minuti -
volendo il gioco potrebbe essere riposto in pochi secondi. Non è così per il
wargame con miniature. Potrebbero essere necessarie settimane per la sola
costruzione del campo di battaglia, in cui alberi, strutture artificiali,
strade sterrate e così via sono spesso selezionati per la massima
verosimiglianza. La ricerca documentale su di una battaglia storica o periodo
per determinare il terreno, così come le posizioni e le attrezzature dei
combattenti, è un compito che può esaurire qualsiasi investimento di tempo ed
energia. Determinare come modellare gli effetti di varie armi, o le relative
velocità di movimento dei diversi veicoli, richiede similmente indagini
diligenti, specialmente per prevenire un gioco sbilanciato e scorretto. I
wargame con le miniature di conseguenza non sono attività intraprese alla
leggera.</i>”<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">D&D
offriva un combattimento su scala umana, qualcosa che ha reso la precisione
richiesta per i wargame con miniature molto meno una barriera. In effetti,
molti dei mostri che conosciamo oggi erano in realtà giocattoli da un dollaro
convertiti a tale scopo. È chiaro che rappresentare con precisione la fantasia
sul campo di battaglia non era una preoccupazione primaria per Gygax. Peterson
approfondisce ulteriormente tale affermazione:<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">“<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Nonostante la proclamazione sulla copertina
di Dungeons&Dragons che fosse "giocabile con carta e matita e figure
in miniatura", il ruolo delle miniature in Dungeons&Dragons era
minimizzato in tutto il testo. Anche nella prefazione, Gygax confessa che
"in realtà non avrai nemmeno bisogno di miniature", anche se aggiunge
immediatamente "anche se il loro impiego occasionale è consigliato per lo
spettacolo reale quando vengono combattute le battaglie". A queste
spettacolari battaglie si applicano interamente le regole Chainmail e quindi
non vi è ulteriore menzione di miniature in nessuno dei tre libri di
Dungeons&Dragons fatta eccezione per una reiterazione dell'asserzione che
il loro uso non è richiesto. La presenza del termine "figure in
miniatura" sulla copertina della scatola woodgrain (ndt. marroncino
chiaro, la prima edizione di D&D) è, di conseguenza, un poco fuorviante.</i>”<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">James
Maliszewski afferma che questa tendenza </span><a href="http://dnd.wizards.com/articles/features/small-beginnings"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">continuò con
Advanced Dungeons&Dragons</span></a><span style="font-family: "calibri";">:<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">“<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Anche così, vale la pena notare che,
nonostante il sottotitolo del gioco, le miniature non sono elencate tra il
"materiale raccomandato" di D&D, a differenza di
"immaginazione" e "1 Paziente Arbitro"! Altrove, si afferma
che "le miniature possono essere aggiunte se i giocatori le hanno
disponibili e quindi lo ritengono utile, ma le miniature non sono necessarie,
solo esteticamente piacevoli". Il regolamento continua affermando che
"figure in miniatura dipinte con vivacità" aggiungono "appeal visivo".
La Guida ai Dungeon di AD&D, anche se pubblicata cinque anni dopo, nel
1979, mostra riprende la stessa linea, dicendo "Le figure in miniatura
usate per rappresentare personaggi e mostri aggiungono colore e vita al gioco.
Inoltre rendono il compito di giudicare un'azione, in particolare il
combattimento, più semplice! "”</i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><o:p></o:p></i></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">Lo
stesso Gygax ha confermò che le miniature non erano richieste </span><a href="http://www.enworld.org/forum/showthread.php?22566-Q-amp-A-with-Gary-Gygax&p=1263669&viewfull=1#post1263669"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">in
una sessione di Q&A (ndt. domande e risposte) su ENWorld</span></a><span style="font-family: "calibri";">:<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">“<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Di solito non utilizzo miniature durante le
mie sessioni. Abbiamo smesso di farlo quando siamo passati da CHAINMAIL Fantasy
a D&D. Non ho nulla contro l'uso delle miniature, ma sono generalmente poco
pratiche percampagne lunghe libere,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dove
la scena e gli avversari possono variare drammaticamente nel giro di un'ora.
Gli appassionati di giochi GW (ndt. Games Workshop) le usa molto, ma il loro
scopo è combattere battaglie con i giochi di miniature. Non credo che le
miniature fantasy siano buone o cattive per i FRPG (ndt. Fantasy Role Playing
Games - giochi di ruolo fantasy) in generale. Se il DM imposta sessioni di
gioco pensate per il loro utilizzo, il risultato è ottimo dal mio punto di
vista. Si tratta principalmente di avere le figure dipinte e un grande tavolo
su cui giocare.”</i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"><em></em><o:p></o:p></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">Quindi,
se il gioco non richiedeva effettivamente miniature e Gygax non le utilizzava,
dove è nata l'idea delle miniature? Per questo, dobbiamo guardare alle edizioni
successive.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"><o:p></o:p></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span></b><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">Parlando della 5a</span></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"><o:p></o:p></span></span></b> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">Jennifer
Grouling Cover spiega la complicata relazione che i giocatori hanno avuto con
le miniature e D&D in </span><a href="https://amzn.to/2GZtasJ"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">The Creation of
Narrative in Tabletop Role-Playing Games</span></a><span style="font-family: "calibri";"> (ndt. La creazione della narrativa
nei giochi di ruolo da tavolo):<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">“<i style="mso-bidi-font-style: normal;">La mancanza di un elemento visivo può
rendere l'immersione spaziale più difficile da ottenere in D&D che in
giochi più visivamente orientati; tuttavia, questo tipo di immersione è ancora
importante per il gioco. Senza la componente visiva dei <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Tactical_role-playing_game"><span style="color: #0563c1;">TRPG</span></a> (ndt.
giochi di ruolo tattici per PC, i giocatori potrebbero avere difficoltà a
immaginare l'esatta descrizione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fornita
dal DM. Un sondaggio condotto dal Wizards of the Coast mostra che nel 2000 il
56% dei gruppi di gioco usava le miniature per risolvere questo dilemma ...
Poiché le regole di combattimento di D&D offrono spesso suggerimenti su ciò
che puoi o non puoi fare a certe distanze, queste mappe di battaglia aiutano i
giocatori a visualizzare la scena e decidere le loro azioni ... Anche se alcuni
giocatori potrebbero essere più interessati alla rappresentazione visiva dello
spazio dipingendo e progettando scenari come i castelli in miniatura, questi
strumenti esistono più per mostrare le relazioni spaziali che per immergere
visivamente i giocatori.</i>”<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><o:p></o:p></i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">In
sostanza, le regole della terza edizione che prevedevano le distanze sembravano
incoraggiare il combattimento su griglia e l'uso idelle miniature. L'uscita
della quarta edizione formalizzò il combattimento su griglia, che a sua volta
richiedeva una sorta di rappresentazione tramite miniature. </span><a href="https://rpg.stackexchange.com/a/29252"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">Joshua Aslan Smith lo ha riassunto
su StackRPGExchange</span></a><span style="font-family: "calibri";">:<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">“<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Il set di regole della 4a edizione è
totalmente dedicato all'equilibrio e alla complessità del combattimento tattico
basato sulla griglia. Ci sono delle eccezioni, come le regole per le sfide
sulle abilità e altri aspetti che incentivano maggiormente il gioco di ruolo
piuttosto che i tiri di dado (ndt. nell'articolo originale c'è il gioco di
parole dato dalle assonanze tra: role game vs roll game). Per massimizzare
entrambi i benefici della 4a edizione e farla funzionare correttamente, è
necessario eseguire combattimenti su una griglia di 2,5 cm di lato. Ogni
attacco e abilità di un singolo personaggio si basa su questo precetto.</i>”</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"><o:p></o:p></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">Ciò
significa che i giocatori guardavano il tavolo invece l'un l'altro, come
commenta Crawford:<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">“Parte
di ciò è possibile perché ora puoi giocare a D&D e guardare i volti delle
persone. Le persone si guardano l'un l'altra, ridono insieme, raccontano storie
insieme, ed è proprio quello che stavamo cercando.”</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"><o:p></o:p></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">Solo con
la Quinta Edizione è stato reintrodotto il "teatro della mente", in
cui non sono necessarie griglie, miniature e terreno. Questo stile di gioco non
è mai veramente stato superato, ma certamente non è stato valorizzato e
supporto nella Quarta Edizione.<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">La
rimozione delle miniature come requisito ha davvero permesso a D&D di
prosperare online? Charlie Hall su Polygon spiega che gli ingredienti di
D&D per essere divertenti da guardare e da giocare </span><a href="https://www.polygon.com/2015/4/23/8482451/cheap-free-dungeons-and-dragons-online-tabletop-pen-and-paper"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">erano
sempre quelli</span></a><span style="font-family: "calibri";">: <o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">“<i style="mso-bidi-font-style: normal;">È evidente che l'ultima edizione di
Dungeons&Dragons sia stata progettata per essere estremamente leggera e
facile da giocare. Diversi dipendenti Polygon hanno provato il sistema e nella
nostra esperienza è stato un gioco da ragazzi insegnarlo, anche ai neofiti.
Questo perché la 5a edizione di D&D è incentrata <a href="http://www.polygon.com/2014/8/11/5991925/dungeons-and-dragons-5th-edition-gives-freedom-back-to-the-dungeon"><span style="color: #0563c1;">sulla
restituzione del controllo del gioco al Dungeon Master</span></a>. Giocare a una
partita di D&D non richiede più una mappa, è tutto teatro della mente, puoi
farlo con Skype. O con <a href="http://www.polygon.com/2015/4/20/8458159/curse-voice-swatting-voip-skype"><span style="color: #0563c1;">Curse</span></a>.
Oppure con Google Hangout. O con FaceTime. Fondamentalmente, se riesci a
sentire la voce di un altro essere umano, puoi giocare a D&D. <a href="https://www.random.org/dice/"><span style="color: #0563c1;">Non c’è nemmeno bisogno dei dadi</span></a>.
Questo perché Dungeons&Dragons, e altri giochi di ruolo che sono stati
ideati successivamente, riguardano interamente la narrazione. Le regole sono un
modo divertente per arbitrare le dispute, le mappe e le miniature dannatamente
belle e i libri sono pieni di immagini incredibili e spunti eccezionali. Ma
Wizards of the Coast vuole solo che tu giochi, ecco perché <a href="http://dnd.wizards.com/articles/features/basicrules"><span style="color: #0563c1;">l'ultima versione
delle regole base è disponibile gratuitamente</span></a>.</i>”<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">Il punto
centrale di D&D è sempre stato circa la costruzione di una buona storia. La
differenza è che ora la nostra attenzione - e la fotocamera o il microfono -
possono essere focalizzati l'uno sull'altro invece che sul tavolo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"></span></span><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";">"<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Quello
in cui 5a edizione è riuscita al meglio ", secondo il game designer Kate
Welch, "è l'idea di essere un metodo di inscenare il teatro della mente e
dell'immaginazione, capace di mettere l'enfasi sulla storia e sul mondo creato
dal giocatori. "Questo è il tipo di" dramma che la gente vuole vedere
", sia nelle loro avventure che sui loro schermi.</i>”<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><a href="http://www.enworld.org/forum/showthread.php?576012-Is-D-amp-D-Entering-a-New-Golden-Age"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">Se
consideriamo i numeri un'indicazione</span></a><span style="font-family: "calibri";">, questo approccio rende D&D molto
più divertente da guardare.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "calibri";"><o:p></o:p></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin: 0cm 0cm 0pt 62.25pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Tahoma; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Mike
"Talien" Tresca è editorialista freelance, autore, divulgatore e
partecipante al programma Amazon Services LLC Associates, un programma
pubblicitario affiliato progettato per fornire un mezzo ai siti per guadagnare
intriti pubblicizzando e collegando a </span><a href="http://amazon.com/"><span style="color: #0563c1; font-family: "times" , "times new roman" , serif;">http://amazon.com</span></a><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">.
Puoi seguirlo su </span><a href="http://www.patreon.com/talien"><span style="color: #0563c1; font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Patreon</span></a><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">.<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-45658306550808178982018-05-29T13:36:00.000+02:002018-05-29T13:36:16.856+02:00La tua Prima Avventura: ovvero come tornare ad esplorare il sotterraneo di Bargle l'Infame!<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Mesi di silenzio e poi due articoli a pochi giorni di distanza,
sei bipolare direte voi. “Forse.” risponderei io. Avendo avuto il dubbio ho
tirato sulla tabella delle <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Follie</i>
della Guida del DM di AD&D prima edizione. Il buon Gygax si era documentato
a dovere e riassumeva con efficacia il comportamento delle persone affette da
malattie mentali.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Il mio risultato è stato:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"><i><span lang="EN" style="mso-ansi-language: EN; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Manic-Depressive:</span></i><span lang="EN" style="mso-ansi-language: EN; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span lang="EN" style="mso-ansi-language: EN; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">During the manic phase (which
lasts 2d6 <span style="letter-spacing: -0.75pt;">days), the character will become
very excited about something - </span>virtually anything will do. The character
will select a goal (which may be a very inappropriate one) and focus totally on
achieving it. Then there is an intermediary phase, which lasts 2d6 days, and a
depressive phase, in which the character will always assume that there is no
chance of success. A depressive character will want to remain indoors and at
rest in a place of safety. The depressive phase lasts 2d6 days, followed by
which there is another 2d6-day intermediary phase before the cycle begins again.
<o:p></o:p></span></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span lang="EN" style="mso-ansi-language: EN; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p><span style="font-family: Calibri;"> </span></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Maniaco<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Depressivo<o:p></o:p></span></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Durante la fase maniacale (che dura 2D6 di giorni), il
personaggio diventerà molto entusiasta di qualcosa - praticamente qualsiasi
cosa farà. Il personaggio selezionerà un obiettivo (che può essere molto
inappropriato) e si concentrerà totalmente sul suo raggiungimento. Poi c'è una
fase intermedia, che dura 2d6 di giorni, e una fase depressiva, in cui il
personaggio assumerà sempre che non ci sono possibilità di successo. Un
personaggio depresso vorrà rimanere chiuso e riposare in un luogo sicuro. La
fase depressiva dura 2d6 di giorni, seguita da una seconda fase intermedia di 2
giorni prima che il ciclo ricominci.<o:p></o:p></span></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p><span style="font-family: Calibri;"> </span></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Potrei quindi
essere nei 2d6 di giorni di euforia, apprezzateli e non ponetevi tanti dubbi!<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p><span style="font-family: Calibri;"> </span></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-tj7Yls0V_U0/Ww06KbctPZI/AAAAAAAACoM/k8f0E2mid24A99l6Qt1gLFJv3H9RQNSNgCEwYBhgL/s1600/prima.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="643" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-tj7Yls0V_U0/Ww06KbctPZI/AAAAAAAACoM/k8f0E2mid24A99l6Qt1gLFJv3H9RQNSNgCEwYBhgL/s400/prima.png" width="250" /></a><span style="font-family: Calibri;"><span><u>In realtà
scrivo in fretta e furia questo post perché ieri ho ricevuto una mail
graditissima da un visitatore dell’Orto, a sua volta blogger</u>. Gianfranco mi invitava a dare un’occhiata al suo
ultimo sforzo che, vi confesso, mi ha fatto luccicare gli occhi di felicità (ho
aggiunto quindi un ulteriore d6 ai miei giorni di euforia). L’autore del blog <a href="https://rollingdiceofcne.wordpress.com/"><span style="color: #0563c1;">Rolling Dice</span></a>, nel quale sono
recensiti anche i famosi Atlanti o <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Gazetteer</i>
dedicati a Mystara, ha scritto un <i style="mso-bidi-font-style: normal;">librogame</i>
nel quale omaggia la primissima avventura di D&D che molti di noi,
generazione di metà/fine anni ’70, abbiamo giocato: l’esplorazione del
nascondiglio del mago Bargle, contenuto nella scatola rossa di
Dungeons&Dragons versione Mentzer.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"><span><o:p></o:p></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Se ricordate
bene il libro del DM conteneva solo il primo livello del dungeon e un eventuale
approfondimento spettava al novello Dungeon Master. <o:p></o:p></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Girando su
internet potrete trovare diversi interessanti approfondimenti sui personaggi di
quelle avventure (chi non ha avuto un debole per la chierica Aleena disegnata
da Elmore?), se siete curiosi vi rimando a </span><a href="https://www.kirith.com/random-wizard/articles/iconic-basic-dungeons-and-dragons-characters-part-1.html"><span style="color: #0563c1; font-family: Calibri;">Random
Wizard</span></a><span style="font-family: Calibri;"> blog.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Trovate a
questo link “</span><a href="https://rollingdiceofcne.wordpress.com/"><span style="color: #0563c1; font-family: Calibri;">La tua prima
avventura</span></a><span style="font-family: Calibri;">”, scaricabile gratuitamente (lasciate tuttavia una lode per l'autore sotto forma di commento, per lo meno!). È un piccolo gioiello composto di 28 paragrafi per 44 pagine,
comprensivo di copertine e istruzioni per l’uso, nonché di tutte le immagini
originali che siamo stati abituati ad apprezzare nei manualetti rossi che
guidarono i nostri primi passi dal primo al terzo livello.<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Lode a te
quindi, Gianfranco, e grazie per la segnalazione!<o:p></o:p></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-37045615806992814672018-05-25T14:47:00.001+02:002018-05-25T14:50:29.139+02:00Le emozioni del Grognardo: apre l'Adventurers League Modena!<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
Salve a Tutti,<u></u><u></u></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
è da un po’ che manco su queste pagine, anche se nel post Play avrei avuto più di un motivo per scrivere, infatti ho incontrato belle persone e fatto acquisti interessanti (a cifre modiche) che mi sarebbe piaciuto condividere con voi.<u></u><u></u></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
La vita di tutti i giorni ha però avuto il sopravvento, per fortuna senza che vi debba narrare tragici eventi. Semplicemente è un momento così ed è inutile forzarsi al racconto quando non viene naturale, specie se non v’è alcun fine commerciale.<u></u><u></u></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
<u><b>Colgo però l’occasione di fare un po’ di pubblicità tramite l’Orto ad un’iniziativa che mi vede in prima linea, chissà che non raggiunga orecchie che sono lontane dal mondo di Facebook e da altri canali che abbiamo provato a battere.</b></u><u></u></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
Dal 2 Giugno e ogni Sabato successivo, proveremo ad avviare presso i locali del Club TreEmme, in <a href="https://maps.google.com/?q=via+Paltrinieri+80&entry=gmail&source=g" style="color: #1155cc;">via Paltrinieri 80</a> a <a href="https://www.facebook.com/adventurersleague.modena/" target="_blank">Modena, l’Adventurers League, la Lega degli Avventurieri</a>.<u></u><u></u></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
<b><i><u>La partecipazione è libera e gratuita, basta portare matita, gomma e il proprio entusiasmo.</u></i></b></div>
<a name='more'></a></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-0kMZYOl4PrU/WwgCrOC3eRI/AAAAAAAACnw/pLGpr9w5CxUGpTnPYFJ4L2cjyx_aHdPKwCLcBGAs/s1600/Volantino-DDEX1%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1129" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-0kMZYOl4PrU/WwgCrOC3eRI/AAAAAAAACnw/pLGpr9w5CxUGpTnPYFJ4L2cjyx_aHdPKwCLcBGAs/s400/Volantino-DDEX1%2B%25281%2529.jpg" width="281" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Da giocatori veterani ci è voluto tempo per aprirci a questa modalità di gioco scanzonato e libero, meno vincolante delle campagne casalinghe. Tuttavia, dopo la partecipazione all’Epic l’anno scorso e al D&D Open quest’anno, vedendo molti sorrisi tra i giocatori, mi sono convinto. <b>Modena è la 45a League d’Italia</b>, come potete facilmente controllare sulla <a href="https://www.facebook.com/groups/552619031567355/" target="_blank">pagina Facebook D&D Adventurers League Italia</a> amministrata da Nicola DeGobbis.<u></u><u></u></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
La formula della Lega degli Avventurieri ha diversi lati positivi, i principali sono:<u></u><u></u></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="m_-5647338144421995041MsoListParagraph" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt;">
<div style="text-align: justify;">
<u></u><span style="font-family: "symbol";">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><b><u>Non avete bisogno di un gruppo per giocare</u></b> <span style="font-family: "wingdings";">à</span> arrivate, vi sedete al tavolo assegnato e giocate con i vostri nuovi compagni d’avventura;<u></u><u></u></div>
</div>
<div class="m_-5647338144421995041MsoListParagraph" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt;">
<div style="text-align: justify;">
<u></u><span style="font-family: "symbol";">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><u><b>Non dovete garantire continuità</b></u> <span style="font-family: "wingdings";">à</span> anche se siete persone molto impegnate, che si dividono tra casa, figli e lavoro potrete farvi la vostra partitina ogni tanto, in quanto le sessioni sono auto-conclusive nel pomeriggio in cui sono giocate;<u></u></div>
<u></u></div>
<div class="m_-5647338144421995041MsoListParagraph" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt;">
<div style="text-align: justify;">
<u></u><span style="font-family: "symbol";">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><b><u>Essere il DM potrebbe essere un mestiere meno impegnativo</u></b> <span style="font-family: "wingdings";">à</span> come il giocatore potrete dare disponibilità per arbitrare un’avventura o un pezzo di campagna, quando non ci sarete ci penserà qualcun altro a portare avanti il gruppo.<u></u></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-7jAMD1NkzRE/WwgDouMuEmI/AAAAAAAACn4/RuLgGHc-hfko3L46lelK0TyhogX_f-DkACLcBGAs/s1600/DDEX-2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1129" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-7jAMD1NkzRE/WwgDouMuEmI/AAAAAAAACn4/RuLgGHc-hfko3L46lelK0TyhogX_f-DkACLcBGAs/s400/DDEX-2.jpg" width="281" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.8px;">La parte migliore di tutto ciò, dal mio punto di vista, è la volontà di mettere assieme persone con esperienze differenti, farle accomodare attorno ad un tavolo e vederle interagire allegramente.</span></div>
<u></u></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
Proporremo, in questo avvio, avventure introduttive di TIER 1, perché ci piacerebbe vedere facce nuove e giovani, di due stagioni:<u></u><u></u></div>
</div>
<div class="m_-5647338144421995041MsoListParagraph" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt;">
<div style="text-align: justify;">
<u></u><span style="font-family: "symbol";">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><b><i>Tirannia dei Draghi</i></b>, essendo la prima uscita e che presto vedrà il percorso avventura tradotto in italiano;<u></u><u></u></div>
</div>
<div class="m_-5647338144421995041MsoListParagraph" style="background-color: white; color: #222222; font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 11pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt 36pt;">
<div style="text-align: justify;">
<u></u><span style="font-family: "symbol";">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><b><i>Tomba dell’Annichilimento</i></b>, la più recente in modo da dare una possibilità di giocare anche a chi avesse già giocato altre stagioni.<u></u><u></u></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="text-align: justify;">
Di più cosa posso dirvi?<u></u><u></u></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
<div style="color: #222222; text-align: justify;">
<b><u>Non molto, se non chiedervi di fare rimbalzare questa news sui vostri blog, in modo da renderci un po' di visibilità</u></b>.</div>
<div style="color: #222222; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #222222;">Il sito Facebook della Lega degli Avventurieri modenese la trovate qui, ma se non siete amanti dei social potete sempre scriverci all'indirizzo email: </span><span style="color: blue;">adventurersleague.modena@gmail.com</span></div>
<div style="color: #222222; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="color: #222222; text-align: justify;">
Grazie in anticipo a Tutti, per adesso, e a presto!</div>
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-79416675076277651792018-03-22T09:46:00.003+01:002018-03-22T09:46:58.750+01:0022 Marzo, 2018 DC - 5 anni di FORGOTTEN REALMS 41100 MO<div style="text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: Calibri;">Oggi sono 5 anni del
blog che mantengo, assieme ai miei amici e compagni d’avventura. Ho scritto qualche
riga per ricordare l’anniversario e riassumere questa piccola, ma significativa
storia. <o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: Calibri;">Desidero condividerla
anche qui, perché molti passano su queste pagine per leggere storie di vita e
di gioco, più che di regole. Questa è la nostra.<o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><o:p><span style="font-family: Calibri;"> </span></o:p></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Cari Tutti,<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">era il 2013 quando Lorenzo mi chiamò per
propormi di celebrare come si doveva il 40° anno di D&D, o meglio della
nascita della TSR, il vero quarantennale di D&D sarebbe stato l'anno
successivo, nel 2014.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Risposi un poco scettico a quello sprono
perché la mia carriera di giocatore si era interrotta nel 2000 e nonostante
qualche timido tentativo di revival, sembrava che il tempo del gioco di ruolo
fosse terminato.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;"><span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Quello che ancora non sapevo era che
quella data, il 2000, sanciva la fine di un gruppo, non del gioco in sé. La mia
opinione di oggi è che gli amici, con i quali praticavo quel passatempo,
non fossero più in grado di stimolarsi l'un l'altro. Ma questa è un'altra
storia...</span></span></span></span><a name='more'></a><span style="font-family: Calibri;"><span style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Accettai comunque la sfida, poiché
l'entusiasmo del mio amico era contagioso. Risalii allora le scale della
mansarda di casa di mia madre, cercai negli scatoloni coperti di polvere,
per ritrovare quei libri a me tanto cari in età adolescenziale. D&D,
è cosa nota, per la maggior parte delle persone che l'hanno conosciuto e
praticato, accompagna il periodo degli studi, poi cessa quando le strade degli
amici si disperdono in mille rivoli nella mappa dei progetti della vita. Così
in effetti era stato anche per noi.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Ritrovati i manuali, mentre
sfogliavo e riprendevo confidenza con l'odore dell'inchiostro (il Player's
Handbook del 1989 profuma!) di un'epoca passata, pensai che la formula per
ripartire doveva essere tuttavia differente da quella che aveva già prodotto
dei fallimenti. Anzitutto concordammo di coinvolgere delle persone nuove, che
fossero quasi, se non totalmente digiune di gioco di ruolo, capaci di temere
goblin e orchetti, di meravigliarsi per una pozione di cura o per una trappola
ben congeniata, e affiancarli ad alcuni veterani. Non solo era necessario
ritrovare gli occhi del bambino e della scoperta che un tempo avevamo avuto, ma
anche tornare ad un livello di rispetto reciproco che la troppa conoscenza
spesso lima all'osso. Altra novità assoluta, il gruppo era per un terzo femminile.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">La seconda idea fu quella di affiancare
alle nostre sessioni, che non avrebbero dovute essere più di 4, un sunto della
partita giocata per non dimenticare quanto era avvenuto. Già perché i nostri
incontri cadevano ogni 3/4 settimane, condizione necessaria per conciliare gli
impegni dell'età adulta di ciascuno e dare un minimo di continuità alla storia.
Nacque così questo contenitore, prima ospitato da blogspot, poi migrato a
wordpress, dovendo, in seguito, essere in grado di gestire le necessità di più
gruppi di gioco.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;"></span></span></div>
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;"><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-i827ouv8DDA/WrNrc8oV8FI/AAAAAAAACls/m5_ClqZk4NAwCDqEypi5uIt5HPmEeD5cwCLcBGAs/s1600/lunchtime%2Batop%2Bla%2Bboc%2Bdel%2Binfierno%2Bcopy.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1132" data-original-width="1600" height="451" src="https://4.bp.blogspot.com/-i827ouv8DDA/WrNrc8oV8FI/AAAAAAAACls/m5_ClqZk4NAwCDqEypi5uIt5HPmEeD5cwCLcBGAs/s640/lunchtime%2Batop%2Bla%2Bboc%2Bdel%2Binfierno%2Bcopy.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: xx-small;"><strong><em>I Padri (e Madri) fondatori.</em></strong></span></td></tr>
</tbody></table>
</div>
</span></span><div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;"></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Con nostro stupore ci accorgemmo che a
volte ci intrigava di più la narrativa che pubblicavamo, piuttosto che le
sessioni stesse: il sunto era un'incombenza, ma anche una maniera di
rielaborare e interiorizzare gli accadimenti; era anche il momento nel
quale il personaggio narrante si evolveva e il giocatore poteva darne
l'evidenza ai propri compagni e al DM.<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Preso dall'entusiasmo della
sperimentazione utilizzai il blog per condividere anche informazioni
sull'ambientazione, fornire delle coordinate ai giocatori, in modo tale da
aiutarli a memorizzare villaggi e persone, ricavare la politica di luoghi
e comparse. Il blog era il media che permetteva al Dungeon Master di veicolare
le nozioni essenziali, rendendole alla portata di ogni giocatore. Finì che ogni
membro del tavolo conobbe, e scommetto anche oggi saprebbe citarvi, solo per
dirne alcuni: le Valli, la foresta elfica di Cormanthor, la Pietra Eretta,
Shadowdale, la Torre Ritorta, la taverna del Vecchio Teschio e la sua
proprietaria, Jhaele Silvermane proprio come si trattasse dei luoghi limitrofi
a casa propria.<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Il mondo si è poi allargato alla
confederazione e alle nazioni vicine, passo dopo passo chi ha frequentato i
Reami e questo blog ha sviluppato simpatie e antipatie per le
sue comparse: Colderan, Randal Morn, Cassimar, Alusair, Mezzanotte,
Ruggifango, Lashan, Capo Nosnra, Aencar il Re
Ammantato, ecc; ha difeso nazioni amiche e
osteggiato quelle rivali, a volte ha anche cambiato fazione in corso
d'opera. Differentemente dal gioco che praticavamo una volta ogni scelta è
stata più consapevole e motivata, sostenuta dal pilastro imprescindibile
dell'ambientazione e del libero arbitrio.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Nell'idea di partenza infatti,
tutte queste informazioni dovevano in primo luogo dare ai giocatori gli
strumenti per essere veramente liberi di indicarmi dove volessero andare, chi
desiderassero incontrare, fornendomi di volta in volta spunti per allungare la
storia che non durò 4, bensì 23 sessioni. Era la cosiddetta campagna aperta, il
sandbox per eccellenza, un luogo dove il giocatore decide e il Dungeon Master
si mette a disposizione, l'antitesi dei moderni "adventure path", le
campagne livello 1-15 dove sai già da dove entri e dove uscirai.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Tornando al mondo reale e alle persone
fisiche, direi che almeno un terzo di quel gruppo che diede vita al blog non
giochi più, ci sono altre belle cose da fare nella vita. Uno snodo fondamentale
passò per l'enoteca di viale Moreali, dove si creò una frattura nel gruppo di
gioco. Io e Lorenzo desideravamo dare respiro ai personaggi, aprirci a nuove
opportunità narrative, includere altre persone, mentre gli altri partecipanti
si dimostrarono più conservativi, erano insomma contenti di una dinamica di
gruppo più intima e ristretta. La loro scelta era incline al modo in cui il
gioco di ruolo è praticato di frequente, tra le mura amiche di casa, con i
propri conoscenti.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Ammetto che non fu un momento molto
bello perché per carattere amo poco le frizioni, ma col senno di poi credo di
aver preso la decisione giusta dando qualche possibilità alle mie necessità,
alla mia curiosità per le persone e a questo luogo fantastico.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Ad ogni modo il blog sopravvisse alla
scissione e finì per ospitare nuovi volti, un panorama di giocatori capaci e
istrionici, veterani del tavolo e del dado da venti, giovani grezzi dalle
grandi capacità. I loro, i vostri, personaggi non hanno sfigurato se
confrontati agli storici sei che sono spesso ritratti da Iari nei sui bozzetti.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">A fianco di Zeke, il dragone purpureo
che in fondo ama più l'amore della guerra (e che tiene dannatamente alla
propria cotenna), e Halfgrimur, l'esempio dell'elfo impulsivo e <i>greedy</i>,
sempre in cerca di vendetta, abbiamo così avuto l'opportunità di raccogliere le
storie di eroi come Imong Ituttof, il tombarolo per eccellenza i cui successori
popolano altre campagne, e Klaus Ghoremoon, il cavaliere alcolista con un
asso da giocare quando meno te l'aspetti. Nonostante le brevi apparizioni
ricordo il personaggio di Francesca, Piedgrey, un elfo dandy perdigiorno,
interessato solamente ai piaceri della vita e il nano Norvagun, rispettoso
della regola del silenzio impostagli dal suo dio. Tra gli ultimi arrivati, per
i quali ho percepito un vero affetto da parte del suo
interprete, spendo una parola per Damon CalenLass, giovinetto dal
bellissimo volto, perdutosi in un tempio infernale nei pressi di Ashabenford.
Ancora mille scuse Cubi: D&D da, D&D toglie!</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Potrei citarne altri, lo farei se non
fosse che il blog ha visto le storie di più di 40 Personaggi Giocanti e almeno
25 giocatori. Non vi offendete se non ho parlato di voi e grazie per il
contributo, qualunque esso sia stato!</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Il blog è la testimonianza di una
narrazione collettiva, è la prova provata di un esercizio che non si vanifica
nell'atto del gioco. Qui risiede la memoria di persone che non si frequentano
più nella vita reale. Nel tempo che ci ha cambiato, rimane il ricordo della
metempsicosi che solevamo praticare assieme. Nessuna di queste pagine sarebbe
stata scritta se non ci fosse stato un gruppo, nessuna storia ricordata se non
ci fossero le parole. Per questo, al di là delle capacità letterarie di
ciascuno di noi, questo blog ha un valore. O almeno io ce lo vedo.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Ho chiesto a Iari un disegno che
rimpiazzasse quello di Natale e celebrasse i 200+ articoli pubblicati fino ad
oggi, lui ha scelto di rappresentare Arpino, Kloi, Zeke, Meena, Paula e
Halfgrimur in pausa pranzo, comodamente seduti lungo un trave di un
grattacielo, dove il panorama alle loro spalle è un'arida e
pericolosa desolazione. Non gli ho chiesto cosa volesse significare la sua
arte, ma io ci vedo il gruppo storico che si sta prendendo un momento di riflessione,
intento a riordinare i propri cassetti e a impastare nuove possibilità. Dietro
lo sfondo non è dei più rassicuranti, ma il teatro della mente ha questo grande
potere, quello di fare sedere comodamente i partecipanti e
dare tregua all'andamento funambolico delle loro vite, alleviando per un
poco le preoccupazioni del quotidiano.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Per concludere questo articolo vorrei
esprimere il mio augurio per il primo lustro di passione e dedizione. Credo che
FORGOTTEN REALMS 41100 MO sia tra i primi 10 siti in Italia per contenuti sui
Reami, forse l'unico con informazioni tradotte sui primi anni
dell'ambientazione, il 1356 Dale Reckoning (Calendario delle Valli). Oggi
pubblicano qui, con alterna continuità, le loro storie 5 Compagnie, e solo in
due di queste recito la parte del DM.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Spero che questo blog non si spenga nel
caso dovessi avere una pausa, che altri decidano di prendersi lo sbattimento e
creare pagine, scrivere geografie, dettagliare luoghi e Personaggi Non
Giocanti, se ne doveste avere voglia non nego chiavi e patente a nessuno.
Ed Greenwood ha lasciato tante aree a disposizione dei creativi, già nel box
del 1987 tutta Sembia era aperta per la fantasia dei giocatori.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Anzi mi permetto di citare Lello, che
dopo un'adolescenza spesa a chiedersi con chi cavolo giocare D&D, ha
trovato me come compagno durante un WOD di Crossfit e adesso si sta
cimentando come DM introducendo i suoi amici al gioco di ruolo. Se pensi che la
tua ambientazione si possa integrare qui, allora è già ora di farlo.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 18pt; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #2b2b2b; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><span style="font-family: Calibri;">Buone storie di vita vera e immaginata!<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: Calibri;"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-91709425888111056952018-02-23T12:37:00.000+01:002018-02-26T16:55:17.393+01:00Le Avventure del Grognardo: MA2 - Il Morso del Ragno d'Oro<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Come molti post accennati e mai pubblicati (per ora!) su
questo blog, anche questo, data la lunga gestazione, è stato modificato,
rivisto e infine riscritto da capo. Il motivo risiede in un carteggio che
intrattengo privatamente col vulcanico Mauro Ferrarini che pare avere ritrovato
di recente l’amore adolescenziale per D&D. Sarà un periodo della vita forse
più rilassato, sarà che questa quinta edizione strizza l’occhio alla vecchia
scatola rossa (in maniera furbesca, perché in realtà il gioco è molto più
articolato mano a mano che si sale di livello), ma molti “<i style="mso-bidi-font-style: normal;">old babbions</i>” sono tornati sui loro passi, volendosi abbeverare a
quella fonte dell’eterna giovinezza che è l’avventura.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Maurino è un buon diavolo come non se ne vedevano dai tempi
del <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Fiend Folio</i>, motivo per il quale
architetta, scrive, sobilla e trasferisce su carta le sue macchinazioni. Dovrei
arrossire di vergona mentre confesso di avere tra le mani la “<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">MA2 – Il Morso del Ragno d’Oro</b>” da
Settembre 2017 e di non averla ancora messa a disposizione del pubblico
dell’Orto, ma sinceramente speravo in qualcosa di meglio per questa scrittura della
mia taverna per quattro ubriaconi. Già perché, ne parlerò più sotto, è un’avventurina
dannatamente ben congegnata.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Volitivo servitore di Mauro, ho quindi provato a scrivere
alla redazione di “Io Gioco” proponendogli una collaborazione (a gratis!). Ho
inviato mail una, due, tre volte senza, come probabilmente i giovani ai
disoccupati di oggi capita di esperire quotidianamente, nemmeno il conforto di
un messaggio automatico come replica. Anche se faccio la figura dell’acido,
voglio scriverlo perché comunque il mondo del gioco è piccolo, e tutti passano
prima o poi per Lucca o Play. Quindi mi toccherà di andare a far notare alla redazione
che un pizzico di educazione non guasterebbe. Ci vediamo ad Aprile signori miei!
<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Fatto un primo clamoroso buco nell’acqua, ho pensato di
usare come canale la DM Guild, mi sono scaricato i formati ufficiali dei Maghi
della Costa, e ho lavorato all’impaginazione, tuttavia anche in questo caso
c’era qualche limitazione a frenarci. Ogni avventura inserita su DM Guild deve,
infatti, obbligatoriamente avere come ambientazione di riferimento i Reami
Dimenticati o Ravenloft. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Maurino invece, che è duro e puro come il Pagadebit di
Romagna, è già molto che non scriva su vello di pecora, e quindi pretende
vedere il suo modulo ambientato nel <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Principato
del Glantri</i>. Abbiamo parlato per qualche tempo di ricollocare l’avventura a
Marsember, nel Cormyr, che assomiglia ad una piccola Venezia con i suoi canali
e calle (probabilmente sarà l’espediente che userò io, quando giocherò lo
scenario con i miei amici).<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Poi ricevo una mail di qualche giorno fa del <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Mauro Furioso</i>… “Sai che c’è? Ce ne
freghiamo e pubblichiamo sull’Orto!”, da buon garibaldino ho risposto “Obbedisco!”.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p> </o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "calibri";">MA2 - Il Morso del
Ragno d’Oro<o:p></o:p></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-QfMdgr2efuc/WpAZT1ZmxUI/AAAAAAAACjU/fbdINVDYjcgXtBWW-l8hFIS7IGTrEm-6gCLcBGAs/s1600/feb112d4198e5c43a4ce3fa219581643.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="828" data-original-width="564" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-QfMdgr2efuc/WpAZT1ZmxUI/AAAAAAAACjU/fbdINVDYjcgXtBWW-l8hFIS7IGTrEm-6gCLcBGAs/s640/feb112d4198e5c43a4ce3fa219581643.jpg" width="435" /></a></div>
<span style="font-family: "calibri";">Non posso e non voglio concedere anticipazioni, ciò che
posso fare è condividere con voi le sensazioni che ho avuto leggendo la MA2. Questa
breve avventura (3/5 sessioni a parer mio, a seconda della capacità del gruppo
di investigare e dalla volontà di sfruttare le molteplici opportunità di
interpretazione dei personaggi), ideata per personaggi di basso livello, profuma
come i grandi classici di D&D che venivano stampati a cavallo tra gli anni ’80
e ’90 dalla Editrice Giochi; vi sentirete come quel viandante fermo ad un
crocevia nella quale si congiungono le strade che portano a Kata Kumbas,
Dungeons&Dragons (edizione Mentzer) e Holmes&Co.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">I personaggi giungono alla Città di Glantri con uno
stratagemma, già intenzionati ad indagare sull’origine di un documento del
quale sono finiti in possesso, ma finiranno in un intreccio di interessi dove spada
e amore si mischiano, lacerando i cuori delle comparse (leggi PNG) e rendendo
piuttosto arbitrario capire con chi schierarsi. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Come si diceva una volta è complicato scrivere un modulo di
basso livello che risulti interessante, ma comincio a comprendere la penna di
Mauro e devo dire che ha nelle sue corde la capacità di costruzione di una
storia mai banale, di un palcoscenico solido dove bizzarri personaggi si
alternano, rendendo le sue trame a tratti picaresche. Si torna allora alle
origini, dove i giocatori non interpretano eroi in cerca di grandi avventure,
ma si muovono in una trama di eventi complessi, costretti ad affrontare le
miserie proprie altrui, rischiando di perdersi nei complessi grigi dell’animo
umano.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p></o:p> </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Grazie ancora una volta Mauro, e in culo alla balena!<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p> </o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><u>Condivideremo,
tramite Drive, l’avventura a chiunque ci fornisca il suo indirizzo email in
questo post (lasciate la mail come commento).</u></b><o:p></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p></o:p><br /></div>
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com29tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-41039980669509470132018-01-16T18:31:00.000+01:002018-01-16T18:31:23.715+01:00Gli sproloqui del Grognardo: l'avventura di Natale<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Natale è passato, e così le feste. Tocca tornare al lavoro,
ma rimangono i ricordi del periodo di riposo appena passato. Il mio (ma forse
anche il vostro!) piccolo mondo di amici e conoscenti può essere diviso in due
macro-categorie: quella degli amanti del Natale e quella dei “grinch”. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Stranamente, almeno per come la vedo io, i fobici del Natale
sono in maggioranza donne. Al contrario, io appartengo sicuramente al primo gruppo, quello
degli entusiasti del freddo (o perlomeno dell'alternanza delle stagioni), delle vacanze e delle luminarie. Vivo
l’avvicinarsi di questo periodo dell’anno con trepidante attesa e, mano a mano
che la Vigilia è prossima, assorbo ogni misticismo e rituale pagano. Preparo
quindi la lista dei regali, vado a ripescare gli a scatoloni nei quali sono
riposte le palline di vetro di mio padre e mio nonno, addobbo l’albero l’8
Dicembre con un sottofondo musicale adeguato, ripasso i film di una vita e
scelgo quelli che durante le feste torneranno a fare la loro comparsata sul mio
televisore. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: Calibri;"></span></o:p> </div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-TJ37tYuoh9E/Wl4zYAEWanI/AAAAAAAACeI/3613vqhEW_stT6luA2pLNBxMuXa75EMlACLcBGAs/s1600/funeral_of_haldad__haldar_and_the_men_of_brethil__by_steamey-d7cz0n9.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="884" data-original-width="450" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-TJ37tYuoh9E/Wl4zYAEWanI/AAAAAAAACeI/3613vqhEW_stT6luA2pLNBxMuXa75EMlACLcBGAs/s640/funeral_of_haldad__haldar_and_the_men_of_brethil__by_steamey-d7cz0n9.jpg" width="323" /></a><span style="font-family: Calibri;">Dai tempi di Uno Sguardo nel Buio poi, quindi da quasi 30
anni, è tradizione anche organizzare la giocata di Natale, una giornata
all’insegna del divertimento con gli amici. Da quando siamo nuovamente un
entusiasta gruppo di giocatori di D&D, la giornata di gioco coincide con
quella dell’Avventura di Natale. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">È un appuntamento che ha sempre funzionato bene, in
particolar modo se i giocatori hanno la possibilità di cimentarsi nella
pericolosissima avventura con i propri Personaggi. Perché l’avventura di Natale
è, sì, premiante, ma questo cospicuo extra di Punti Esperienza e oggetti magici
è spesso pagato col sangue di qualche storico avventuriero. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Sarebbe bello stilare una classifica, ma in mancanza di
dati certi posso affermare con convinzione, che si contano sulle dita di una
mano le occasioni nelle quali dal <i style="mso-bidi-font-style: normal;">dungeon
natalizio</i> tutti siano usciti sulle proprie gambe. Nell’avventura di Natale si
sono perduti il guerriero Mai Vero, l’elfo Drago, l’halfling Marcovaldo, il
mago Erintul, per citare un mix di eroi blasonati e più recenti leve.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Era facile incappare nel totemico TPK (Total Party Kill),
oggi meno di moda perché il gruppo non si immola più per vendicare il caduto,
come ai tempi dell’impavida adolescenza, periodo nel quale gli amici erano “uno
per tutti e tutti per uno”. Oggi ognuno ha la propria vita, la propria
compagna, i figli, il lavoro, e i tempi sulla panchina, al freddo e al gelo, a
discutere di “cosa diventeremo, della ragazza con la quale vorremmo uscire e
dell’ultimo gruppo figo” sono acqua passata.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Senza menzionare che culturalmente differiamo dagli
americani e quindi, se uno rimane indietro, sono poi “c.... suoi”. È la dura
legge dell’individualismo. Cresciuti a suon di <em>E.T</em>, <em>Stand by me</em> e dell’<em>Impero
colpisce ancora</em>, dove Luke lascia l’addestramento e il maestro Yoda per tornare
a salvare i suoi amici, dopo aver subito l’influsso dalla rivoluzione Yuppie di
fine anni ’80, abbiamo tentato una ripresa di coscienza col ritorno delle
correnti rock-alternative di inizio anni ’90, per ripiombare infine nel delirio
dell’edonismo degli anni 2000 e del post millennio. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Ma se a Natale ci lasci le penne, c’è poi il tempo di
ritrovarsi con un nuovo personaggio e ripartire di gran carriera.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Dun<span style="font-family: Calibri;">que anche il Natale 2017 ha avuto la sua avventura di
Natale, la prima alla 5a Edizione. Ero un po’ dubbioso, perché sapete come la
penso: <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><u>alla 5a Edizione non si muore
mai</u></i>. Insomma, dai, in un modo o nell’altro qualcuno che curi lo trovi
sempre, poi bisogna sbagliare tre tiri della morte…</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"></span> </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/ek45qLFVxEI/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/ek45qLFVxEI?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-55198480241348685872017-12-21T16:03:00.000+01:002017-12-22T10:51:13.543+01:00La sbalorditiva resurrezione di Dungeons and Dragons.<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Jon Freeman, uno psicologo clinico, si sentiva esaurito.
Passava i suoi giorni in un ufficio a Manhattan, coordinando decine di
assistenti ricercatori intenti a testare sulle persone farmaci contro l’ansia,
la depressione e l’insonnia. Cercando una via d’uscita da quella routine, notò
che sua figlia spesso non aveva nulla da fare nel dopo scuola. Prendeva il
controller della Nintendo Wii e scivolava in “un mondo di isolamento digitale”,
</span><a href="https://vimeo.com/123222452"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">ricorda Freeman</span></a><span style="font-family: "calibri";">. Di tanto in tanto riusciva
a distrarla grazie ai giochi da tavolo. “Ebbi quindi questa idea: perché non
proporre questa attività su più larga scala? Non potremmo coinvolgere il
vicinato?”<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"></span></o:p> </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Freeman lasciò il lavoro e, poco più tardi, nel 2011, i
primi clienti – inizialmente gli amici di sua figlia – cominciarono a popolare
il suo pop-up club Caffè dedicato ai giochi da tavolo, il Brooklyn Strategist, un
luogo dove i bambini ed i loro genitori potevano sedersi e giocare titoli
classici e meno rinomati, gustandosi portate vegetariane e analcolici allo
zenzero fatti in casa. Grazie all’esperienza maturata nel laboratorio di
ricerca, Jon catalogò i giochi da tavolo posseduti per abilità cognitiva,
suddividendo questi passatempi a seconda della funzione del cervello che essi
stimolavano – così da farne lavorare un aspetto alla volta.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "calibri";"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-lmD-mS0rWPs/WjvJNrhBCeI/AAAAAAAACbw/eGbMpSqeRi8DMInEnh10tJFHbMdsT3cMACLcBGAs/s1600/steed_dand.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="432" data-original-width="649" height="266" src="https://4.bp.blogspot.com/-lmD-mS0rWPs/WjvJNrhBCeI/AAAAAAAACbw/eGbMpSqeRi8DMInEnh10tJFHbMdsT3cMACLcBGAs/s400/steed_dand.jpg" width="400" /></a></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Un giorno un bambino, che si era stufato di un gioco
sportivo a base statistica, chiese se Freeman avesse mai sentito parlare del
gioco di ruolo Dungeons&Dragons, e se fosse possibile farci una partita. Il
gioco in questione non ha né tabellone, né carte. Se viene utile i giocatori
possono utilizzare delle mappe. In sostanza è una narrazione condivisa dai
giocatori, che controllano dei personaggi (elfi, nani, gnomi, umani), e un
Dungeon Master, che descrive il mondo e utilizza dadi per determinare i
risultati in seconda persona (“Vi imbattete in un gruppo d’orchetti, che stanno
attraversando la strada. Cosa fate?”). Freeman si rifiutò per una settimana o
due – il gioco era troppo aperto, e non aveva uno specifico beneficio cognitivo
– ma il cliente continuava ad insistere, così infine andò nell’attico dei suoi
genitori, ritirò fuori i suoi vecchi manuali di D&D e scrisse un’avventura.
“Provai a inserire tutti gli elementi, “ ci racconta, “un po’ di esplorazione e
un po’ di combattimento. Se la divorarono letteralmente.” La notizia si sparse.
Qualche mese più tardi una mamma lo fermò per la strada con le lacrime agli
occhi. “Cosa state facendo?” gli chiese. Suo figlio era dislessico e stava
partecipando alle sessioni di gioco di ruolo presso il Brooklyn Strategist da
un paio di settimane. Prima di D&D non riusciva a concentrarsi sulla
scrittura per più di pochi secondi. Ora passava intere serate a scrivere storie
sul suo personaggio. “Qualunque cosa sia, vi prego di vendermelo,” disse la
madre.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Il negozio di Freeman è diventato permanente nel 2012 ed è
stata aggiunta una caffetteria francese al locale. Alcuni mesi più tardi <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Gygax</i>, una rivista dedicata al
co-creatore di Dungeons & Dragons scelse proprio il Brooklyn Strategist per
ospitare la festa di lancio della testata. Un giornalista di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Wired</i>, recensendo l’evento, chiese ai
fondatori del magazine perché volessero sprecare le loro energie in quel tipo
di pubblicazione (per non dire negozio) quando “sono i video giochi, non
Dungeons&Dragons e gli altri RPG, ad essere il vero affare?”<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Pare che le cose però stiano cambiando. Due popolari show
inerenti i giochi di ruolo, “<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/The_Adventure_Zone"><span style="color: #0563c1;">The Adventure Zone</span></a></i>”
e “<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Critical_Role"><span style="color: #0563c1;">Critical Role</span></a></i>,”<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>hanno fatto sì che i vecchi sostenitori di
Freeman gli chiedessero con insistenza di dedicare molto più spazio a D&D. Così
Freeman ha dovuto assumere sei Dungeon Master per far giocare i bambini e
addestrarne altri volontari per intrattenere gli adulti che passano i Giovedì a
combattere goblin, ingannare guardie e sorseggiare vino.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Le nottate passate a giocare a Dungeons&Dragons si sono
diffuse nelle classi e nei negozi di giochi in tutto il paese (<i style="mso-bidi-font-style: normal;">ndr. si parla degli USA ovviamente</i>).
Quaranta dollari (<i style="mso-bidi-font-style: normal;">ndr.</i> <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/$40_a_Day"><span style="color: #0563c1;">“40$ a day” era uno show
dedicato alla ristorazione</span></a></i>) in Portland, Oregon, ci porta a “Orcs!
Orcs! Orcs!” (<i style="mso-bidi-font-style: normal;">ndr.
“Orchetti!Orchetti!Orchetti!</i>), un ristorante pop-up il cui stile si ispira
a quello di una taverna di D&D, che offre anche piatti artigianali (la sera
propone, ad esempio, boccali di birra e porchetta di maiale). Nel
Massachusetts, sia che nevichi o splenda il sole, una serie di campeggi
chiamati “Guard up” (ndr. <i style="mso-bidi-font-style: normal;">guardia alta</i>)
offrono ai bambini la possibilità di giocare per i campi di Burlington con
spade di spugna e fucili giocattolo, fondendo il gioco con l’apprendimento (</span><a href="https://ww2.kqed.org/mindshift/2017/04/06/how-a-sword-and-sorcery-camp-uses-immersive-role-play-to-teach-steam/"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">ogni
estate</span></a><span style="font-family: "calibri";">, durante il campeggio, romanzi come “La fattoria degli Animali” o
“Ventimila leghe sotto i mari” vengono adattati ad apocalissi zombi, che sono
poi giocati dagli iscritti. In altri, durante un momento distensivo, Gandalf
potrebbe comparire sul percorso di una corsa campestre per consigliare esercizi
fisici). “Mi è capitato che alcuni genitori si arrabbiassero con me,” dice
Freeman, che recentemente ha aperto un altro negozio vicino all’università di
Columbia, “perché iscrivono i loro bambini a sessioni di gdr e i miei
collaboratori stanno provando ad espandere i loro orizzonti oltre D&D per addentrarsi
in altri giochi indipendenti. Ma i genitori si lamentano perché ‘<i style="mso-bidi-font-style: normal;">se non giocano a D&D, allora non so se
si divertono veramente’.</i>”<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Questo cambio di visione lascerebbe esterrefatto un
viaggiatore uscito da una macchina del tempo. Negli anni ’70 e ’80
Dungeons&Dragons, con le sue tematiche soprannaturali, era la fissazione
dei media intenti ad una crociata culturale. I giocatori di ruolo erano visti
come la categoria meno produttiva dei nerd, intenti a consultare mappe,
lanciare dadi e accendere candele per vedere i loro soldatini medievali. Non si
mischiavano a nessuno. Differentemente dagli hippie, erano usciti di scena
senza preoccuparsi di adattarsi. Anche la politica, spinta dai moralisti
cristiani, denunciava la loro preoccupazione per l’occultismo diffuso dai
giocatori di D&D. Peggio ancora, i genitori temevano che queste dicerie di
druidi incappucciati in neri mantelli e paladini a cavallo potesse nuocere alla
stabilità mentale dei loro figli, portandoli a confondere realtà e fantasia.
Alla fine del 1982 un film TV “</span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Labirinti_e_mostri"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">Labirinti e Mostri</span></a><span style="font-family: "calibri";">”
vede come protagonista un travagliato giocatore, interpretato da un ancora
sconosciuto Tom Hanks, che perde contatto con la realtà, credendo di vivere nei
pressi di un bosco oscuro bisognoso di eroi. “Ha visto i mostri. Noi no,” dice
la voce fuoricampo della sua ex-ragazza, “non abbiamo visto niente se non la
perdita di ogni speranza e di un amico.”<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Sono passati decenni e ci sono stati altri film su D&D,
mentre il gioco si modificava con le uscite di nuove edizioni. Ma l’interesse
scemava, caduto come un orchetto colpito da una spada bastarda. I progettisti
del gioco, circondati da cloni e perplessi su come esportare D&D online, avevano
prodotto ineleganti tentativi di sviluppo di nuovi manuali che mimavano i video
giochi, che lo stesso D&D aveva ispirato. La morte di Gygax, nel 2008, fu
salutata con una serie di messaggi di cordoglio, ma non rinnovò l’entusiasmo
per la sua creatura. Ma quando la quinta edizione di D&D è uscita in
commercio nel 2014, qualunque ne sia il motivo, ha riacceso l’interesse per le <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Bag_of_holding"><span style="color: #0563c1;">sacche del contenimento</span></a></i>
e gli elfi scuri dai capelli d’argento. I manuali sono andati a ruba. “C’è più
gente interessata a di D&D di quella che ci aspettavamo,” </span><a href="https://www.polygon.com/2015/8/20/9172559/dungeons-dragons-dnd-4th-edition-one-year-later-twitch-youtube"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">dichiarava</span></a><span style="font-family: "calibri";"> Mike Mearls, il capo sviluppatore, mentre le ristampe si esaurivano
nei magazzini. “Chi è questa gente? Cosa vuole?”<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Nel 2017 chiamare i tuoi amici a casa per costruire assieme
una storia che esiste solamente nella mente dei presenti acquisisce un
significato completamente diverso da quello attribuitogli nel 1987. E il timore
che il gioco di ruolo possa minare una psiche già fragile è stata capovolta. I
terapisti utilizzano D&D per aiutare bambini con problemi a parlare di
esperienze che altrimenti li imbarazzerebbero, e ragazzini autistici usano il
gioco per migliorare la loro capacità di socializzazione. L’anno scorso alcuni
ricercatori hanno mostrato che un gruppo di centoventisette giocatori di ruolo
possedevano un’empatia superiore alla media e uno studio brasiliano del 2013 ha
dimostrato che l’utilizzo del gioco di ruolo è estremamente efficace per
insegnare biologia cellulare agli studenti universitari.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Gli adulti amanti di D&D sono ormai dappertutto. Drew
Barrymore e Vin Diesel giocano regolarmente (o almeno così professano). Molti
softwaristi, dalla Silicon Valley<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a
Brooklyn partecipano a campagne che vanno avanti da anni; gli stessi
sceneggiatori e scrittori del “</span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Trono_di_Spade"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">Trono di Spade</span></a><span style="font-family: "calibri";">” sono
stati tutti Dungeon Master. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ciononostante l’immagine dei reclusi persiste anche tra i
fan. “Faremo alienare il 99% della gente là fuori adesso,” ha detto Stephen
Colbert a Anderson Cooper l’anno scorso, durante “<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/The_Late_Show_with_Stephen_Colbert" target="_blank">The Late Show</a></i>”, mentre ricordavano con affetto i loro personaggi:
un elfo ladro e una strega. “Chiudersi in casa è molto emozionante,” ha
risposto Cooper. “Sfigati,” ha aggiunto Colbert. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Gli “sfigati” potrebbero essere più numerosi adesso di
quello che potrebbe aspettarsi Cooper. “<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/The_Big_Bang_Theory"><span style="color: #0563c1;">The Big Bang Theory</span></a></i>”
è una serie TV su alcuni giovani scienziati che lavorano per una ditta chiamata
CalTech, che passano gran parte del loro tempo tra i loro laboratori e il negozio
di fumetti. I protagonisti dello show giocano spesso anche a D&D. In un
episodio il fisico teorico veste i panni del Dungeon Master per alleviare lo
stress della gravidanza della microbiologa. Lei finge, per una serata, di
vivere in un mondo dove solo gli uomini stanno con i bambini (“Tuo marito è a
casa che cerca di non farsela sotto mentre lui ride”), di bere una birra dal
teschio di un goblin e di mangiare sushi preparato con la carne dei mostri che
lei stessa ha macellato. Quattordici milioni di persone hanno seguito
l’episodio.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Dungeons&Dragons pare aver trovato un posto nella psiche
di questa generazione, catturata da una mania collettiva per il fantastico.
Molti sono quelli che hanno passato l’infanzia a leggere i libri di “<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Harry_Potter"><span style="color: #0563c1;">Harry Potter</span></a></i>”, che
sono cresciuti con i film del “</span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Signore_degli_Anelli"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">Signore degli
Anelli</span></a><span style="font-family: "calibri";">” (e dello stesso maghetto della Rowling) e si sono ritrovati giovani
adulti in compagnia del “</span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Il_Trono_di_Spade"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">Trono di Spade</span></a><span style="font-family: "calibri";">”. Non
dimentichiamoci dell’imminente ritorno di “</span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Stranger_Things"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">Stranger Things</span></a><span style="font-family: "calibri";">”, una
serie affine a Dungeons&Dragons che non solo prende a piene mani dalla sua
cultura, ma viene giocato dagli stessi personaggi principali.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">L’anno scorso Dan Harmon, il creatore di “</span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Community_(serie_televisiva)"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">Community</span></a><span style="font-family: "calibri";">”
e avido giocatore di D&D, ha prodotto e partecipato a “</span><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/HarmonQuest"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">HarmonQuest</span></a><span style="font-family: "calibri";">”, show
televisivo nel quale personaggi famosi giocano di ruolo. Ha così esposto la sua
teoria sulla popolarità del gioco: siamo sempre stati nerd, ma non sapevamo
come confessarcelo l’un l’altro. Essere nerd “non ha nulla a che fare con il QI
o l’essere ‘diversi’, è semplicemente l’attitudine alla concentrazione e al
prendere qualcosa seriamente”, ha dichiarato a <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Entertainment_Weekly" target="_blank">Entertainment Weekly</a></i>. “Internet ha permesso a tutti di capire che
ognuno di noi ha un lato nerd.”<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">A volte Internet rivela queste verità ancora più
chiaramente. </span><a href="https://www.theatlantic.com/magazine/archive/2017/01/my-president-was-black/508793/"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">In
un recente articolo di The Altantic</span></a><span style="font-family: "calibri";">, circa la supremazia bianca negli Stati
Uniti, Ta-Nehisi Coates ha scritto di “energie spettrali” (ndt. <em>letteralmente ‘eldritch
energies’</em>) rilasciate da “orchesche star dei reality televisivi”. Quando
qualcuno ha fatto notare la sua scelta lessicale </span><a href="https://twitter.com/tanehisicoates/status/905784619068518403"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">Coates ha
replicato</span></a><span style="font-family: "calibri";">: “Dungeons&Dragons è stata la mia prima letteratura, assieme all’hip-hop.
Non si può fuggire da ciò che si è.”<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ciononostante, senza dubbio, l’evasione fa parte dell’attrazione.
Osservando la massa che ha risposto al richiamo di tirar fuori dadi e matite,
per combattere contro un signore dei demoni, si potrebbe pensare che non si
tratta di qualcosa di nascosto che è venuto alla luce, ma che i termini di
nascosto sono mutati. Quando la cultura dominante americana era perlopiù passare
giornate in catena di montaggio o in sale riunioni piene di fumo, o quella di
calarsi acidi e collassare in un campo per esplorarsi al 100%, l’idea di
ritirarsi attorno ad un tavolo fiocamente illuminato per creare storie con tre
o quattro amici pareva inutile ed antisociale. Oggi che essere americano spesso
significa stare solo o interagire a distanza, digitando su Instagram nei pressi
di un attraversamento pedonale, o stesi proni davanti ad un computer portatile
collegato a Netflix, tre o quattro persone in carne e ossa che imbastiscono un
mondo di fantasia senza il supporto di pixel potrebbe sembrare quasi una forma
di ribellione, o perlomeno un’attività piacevolmente fuori dall’ordinario.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Trenta o quarant’anni fa le persone riuscivano, tramite la
matematica basata su tiri di dado di Dungeons&Dragons, in ciò che i video
giochi, e il mondo in generale, ancora non potevano offrire. Oggi il caos di
dadi fisici è rassicurantemente goffo e lento, se confrontato alla velocità con
la quale nervosamente conteggiamo i “Like” sotto un post di Facebook. Disconnettersi
dal mondo dei social per una sera non significa ripudiare la comunità timorata
di Dio che ci ha allevato, tuttavia qualcosa di eretico permane in questo
intrattenimento </span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Bassa_fedelt%C3%A0"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">lo-fi</span></a><span style="font-family: "calibri";">.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Per stare sul sicuro, l’ultima generazione di esploratori di
sotterranei ha introdotto le nuove tecnologie per coadiuvare quella che
altrimenti sarebbe una narrativa libera e spontanea. I Dungeon Master spesso tengono
un computer vicino a loro per consultare il regolamento o proiettare mappe di
villaggi fantasy, dove muovere i personaggi come fossero scacchiere. Molti
giocatori (ndt. <i style="mso-bidi-font-style: normal;">quando non possono
presenziare di persona ad un sessione</i>) siedono di fronte al loro PC, dotato
di microfono e cuffie per lanciare incantesimi in video conferenza.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ciononostante l’enfasi, anche al giorno d’oggi, non è su queste
modalità di gioco, ma di muoversi sotto traccia. Una decina di anni fa, quando
gli sviluppatori tentarono di portare Dungeons&Dragons nel 21° secolo
riempendolo di regole che potessero ricordare un video gioco, il collante del sistema,
l’aspetto narrativo che ha attirato tante persone, si squagliò. I giocatori facevano
a pezzi i mostri, rubavano il tesoro, segnavano i punti esperienza freddamente per
passare ad una nuova sfida. Gli autori della 5a edizione paiono essersi
ricordati che la forza di D&D risiede nella creazione di un’identità
alternativa (perdersi nelle vesti di uno gnomo, impegnato o meno in una
missione, e passare tempo a flirtare in taverna) opposta a qualunque modalità
prevalente, dettata al pubblico più vasto dall’industria umana. D&D ha ora
regole nettamente più semplici di quelle elencate su una nota termini e
condizioni d’utilizzo iTunes. Le strutture ideate dai progettisti sono più
semplici e soggettive. Se un giocatore ha un’idea brillante non è più
necessario mettere le mani al manuale, per trovare come applicare un bonus
definito. Il Dungeon Master può valutare per un momento la situazione – può un
nano con un basso carisma, con pochi banali complimenti, convincere una città
popolata da elfi ad amarlo? – quindi decidere se premiare il giocatore con una
possibilità extra di successo.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Gli sviluppatori del gioco hanno iniziato a descrivere
D&D come fosse un passatempo pensato da poeti dell’Età del Bronzo. “Fin da
quando eravamo primitivi seduti attorno al fuoco, abbiamo raccontato storie l’uno
all’altro,” ha spiegato un progettista di D&D. “Nessuna tecnologia digitale
può al momento emulare perfettamente questo processo.” E sappiamo che Gygax sarebbe
d’accordo con questa affermazione. Ad inizio anno una <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Romanzo_grafico"><span style="color: #0563c1;">graphic novel</span></a></i>
intitolata “</span><a href="https://www.amazon.com/dp/1568585594/?tag=thneyo0f-20"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">Rise
of Dungeon Master</span></a><span style="font-family: "calibri";">,” (ndt. L’ascesa del Dungeon Master) basata su interviste
per un articolo di Wired di David Kushner, ritrae il creatore di D&D vestito
di una toga, seduto su di un trono, intento a giocare una sessione finale prima
della sua dipartita. “D&D non è un gioco on-line,” dice Gygax a Kushner. “Non
c’è interpretazione in un gioco on-line, che possa eguagliare quello che
accade di persona.”<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">È ciò che accade anche al mio tavolo da gioco. Alcuni mesi
fa ero a San Francisco e stavo partecipando a sessioni di D&D con altri tre
gruppi di persone. Erano venuti a casa mia per staccare un po’ dalle loro vite
lavorative presso Google o Airbnb, o dalle loro dissertazioni da dottorato sul
cinema russo o i costumi medievali. Per tre o quattro ore si sono invece
concentrati su come convincere un goblin a rovesciare il suo re. Durante la
sessione un giocatore ha sentito vibrare il cellulare in tasca, ha scorso lo
schermo illuminato e, a tremila miglia di distanza, ha letto la notizia che
Michael Flynn, il consigliere per la sicurezza nazionale, si era dimesso dall’amministrazione
Trump. “Metti via,” gli ha detto un altro giocatore, “questo è il genere di
cose che sono venuto qui a dimenticare.”<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 8pt;"><span style="font-family: "calibri";">(</span><a href="https://www.newyorker.com/culture/cultural-comment/the-uncanny-resurrection-of-dungeons-and-dragons"><span style="font-family: "calibri";"><span style="color: #0563c1;">liberamente
tradotto <span style="mso-spacerun: yes;"> </span></span><span style="color: #0563c1;">da un articolo di Neima
Jahromi, The New Yorker, 24 Ottobre 2017</span></span></a><span style="font-family: "calibri";">)<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
</div>
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-75212245852857185182017-12-06T12:08:00.000+01:002017-12-06T17:50:24.090+01:00De Kata Kumbas e la Porta di Livello che ho ritrovato aperta a Lucca 2017<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Cari Tutti,<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">allo scorso Lucca Games avevo qualche soldo in tasca da
spendere in tranquillità. Nella testa l’idea era di comprare il manuale del
giocatore della 5a edizione, finalmente in italiano, ma purtroppo per me, e per
gli altri visitatori che si aggiravano sconsolati per lo stand della Asmodee,
il pallet sul quale erano originariamente appoggiati i libri risultava
desolatamente vuoto. La voce che circolava in fiera, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">vera</i> (1-3) o <i style="mso-bidi-font-style: normal;">falsa</i> (4-6)
che fosse, era che in origine il lotto disponibile fosse di 3/400 copie.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ad ogni modo, quando hai 50 euro in tasca e sei intenzionato
a spenderli non c’è fondo pensione che tenga, devi assolutamente trovare un
altro modo per investirli. Ecco qua un bel dilemma!<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Appesantito da cotanta carta moneta ero l’opportunità che
ogni espositore dovrebbe raccogliere. Durante il mio peregrinaggio agli stand,
intervistando i vari autori, uno solo è riuscito a farmi un discorso che mi
incuriosisse a tal punto da indurmi a comprare il suo prodotto. Il nome di
questa persona, gira da un po’ di tempo nel mondo del gioco, è Umberto
Pignatelli.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">L’arte d’Umberto, non so se ne sia conscio o meno, la posso
esprimere in alcuni punti:<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;"><span style="font-family: "calibri";">1.</span><span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: 7pt/normal "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "calibri";">anzitutto, quando parla non si fa prendere
dall’ansia (ovvero non comincia a <i style="mso-bidi-font-style: normal;">smitragliare</i>
parole come uno gnomo tinker);<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;"><span style="font-family: "calibri";">2.</span><span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: 7pt/normal "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "calibri";">esprime pochi concetti, ma chiari;<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;"><span style="font-family: "calibri";">3.</span><span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: 7pt/normal "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "calibri";">fornisce riferimenti letterari per indirizzare
l’interlocutore, miscelando sapientemente ricerca storica e fantastico;<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;"><span style="font-family: "calibri";">4.</span><span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: 7pt/normal "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "calibri";">non lo fa con spocchia, anzi; <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;"><span style="font-family: "calibri";">5.</span><span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: 7pt/normal "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "calibri";">non sputazza e non ha l’alito fognato;<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;"><span style="font-family: "calibri";">6.</span><span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: 7pt/normal "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "calibri";">le altre parole che spende sono per spiegare
quello che caratterizza il suo, dagli altri prodotti. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-jtUTu_ZSRkU/WifNM8SVUhI/AAAAAAAACbA/NGQat94xBVAVhObQux5ux2cLF4eUNGnSQCLcBGAs/s1600/5051_1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1099" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-jtUTu_ZSRkU/WifNM8SVUhI/AAAAAAAACbA/NGQat94xBVAVhObQux5ux2cLF4eUNGnSQCLcBGAs/s400/5051_1.jpg" width="273" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: xx-small;"><strong><em>Kata Kumbas - edizione selvaggia -</em></strong></span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "calibri";">Perfetto: 40 parole, 2 concetti chiave, un pizzico di
simpatia e nasce la voglia di approfondire la discussione. Potenziale
acquirente agganciato!<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Nella fattispecie stavamo commentando la sua ultima
fatica: <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="http://www.librogame.net/index.php/recensioni/recensioni-libri?view=recedetail&rid=417" target="_blank">il torneo della regina Bella</a></i>, un librogame. Dunque, adesso proferisco parola di demonio, sappiate
che non sono mai stato un patito di questo genere. Già da ragazzino, a 11-12
anni, li trovavo un filo limitanti. Era la fine degli anni ’80 e,
differentemente da me, i miei amici ne andavano pazzi. Tale era la passione del
gruppo che, quasi per gioco, ne avevamo creati di nostri, privi di paragrafi
scritti, dove esisteva solo una mappa abbozzata e qualche nota generica. Ci
cimentavamo allora, in una simulazione uno contro uno, nell’esplorazione di
quei mondi amatoriali circoscritti. Non essendoci un regolamento a supporto il
gioco era un semplice dialogo tra il creatore della mappa e l’esploratore, il
cui personaggio aveva caratteristiche simili a quelle del protagonista di Lupo
Solitario. Un paio di noi avevano svolto il ruolo del creatore mettendo giù i
rudimentali cardini di una tomba, una piramide, ecc. A cospetto di tanto lavoro
portavamo in scena una sorta di quelle che poi sarebbero state vendute con
l’appellativo di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">one-to-one</i>.
L’esperienza era molto più appagante rispetto a quella di un normale libro
gioco, o così pareva a me. Era un primo passo verso <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Uno Sguardo nel Buio</i> che, quando arrivò, coincise con lo scemare
del nostro interesse per i librigame.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ora, nel 2017, grazie alla serie dedicata a Kata Kumbas ho
scoperto una passione che non mi apparteneva. Ho già completato il primo
capitolo delle avventure di Ugger, <em>il
Cavaliere della Porta </em>(<a href="http://www.caponatameccanica.com/il-cavaliere-della-porta/" target="_blank">qui la recensione</a> di Mauro Longo e <a href="http://lucalorenzon.blogspot.com/2016/11/il-cavaliere-della-porta.html" target="_blank">qui</a> quella di Luca Lorenzon), e sono a buon punto col secondo. E mi diverto!
Ridacchio da solo come un bimbetto, infatti la penna di Umberto non è proprio
male. Cosa balza all’occhio?<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Anzitutto una scelta lessicale ricercata, che mi fa supporre
la preparazione di un <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Corpus" target="_blank">corpus</a></i>
appositamente pensato per il tipo di ambientazione. Ne fanno parte parole di un
italiano desueto, utili ad arricchire la proprietà di linguaggio dei più
giovani. Qualche esempio: verziere, segaligno, ecc. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">L’altro pregio dei librigame di Kata Kumbas sono le illustrazioni
che l’accompagnano, opera di Francesca Baerald, prossima al livello di
<a href="http://www.giovannicavassori.com/" target="_blank">Giovanni Cavassori</a> (sull'artista della seconda edizione di Kata Kumbas trovate <u><a href="http://lucalorenzon.blogspot.it/2012/06/memoria-fotografica.html" target="_blank">qui</a></u> qualche curiosità), ma perfettamente integrate col testo, a tal punto da essere parte
del gioco-avventura. In esse spesso si nascondono dettagli utili a fornire
ulteriori opzioni al lettore, indirizzandolo a <i style="mso-bidi-font-style: normal;">tracce fantasma</i>, altrimenti non esplicitate alla fine del paragrafo
come tradizione vorrebbe.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Infine non si usano i dadi, più importante risulta la
gestione risorse del proprio alter-ego. Proprio un bel lavoro Umberto! <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Come potete ben immaginare, affabulato dal venditore
Pignatelli, mi sono trovato a comprare tutto lo scibile del nuovo Kata Kumbas,
ricevendo nel pacchetto anche il regolamento di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Savage Worlds</i>. Non scrivo una recensione dell’italica ambientazione
per il sistema generico, in quanto ci ha già pensato Luca Lorenzon sul suo blog
“<a href="http://lucalorenzon.blogspot.it/" target="_blank">Che cosa sono le nuvole</a>”. Se non ne sapete nulla, <a href="http://lucalorenzon.blogspot.it/2016/06/kata-kumbas-edizione-selvaggia.html" target="_blank">vi consiglio di leggerla prima di proseguire la lettura</a>, perché darò per scontato quanto
detto di positivo (e negativo) nella sua analisi, soffermandomi solo su alcune
personalissime riflessioni.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Anzitutto, c’è veramente un sacco di buon materiale nel
nuovo Kata Kumbas, che denota:<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: 7pt/normal "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "calibri";">un amore sincero degli autori negli adattamenti
e nelle nuove avventure originali,<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: 7pt/normal "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "calibri";">la volontà di colmare i buchi che l’ingenuità
del prodotto originale lasciava ai volenterosi Ludi Magister.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Quello che secondo me funziona pochino è l’architrave, il
regolamento sulla quale fa perno l’ambientazione. <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Savage_Worlds" target="_blank">Savage World</a> è un regolamento
recente che ha saputo far sintesi di una serie di meccaniche collaudate,
provenienti dal passato. E ha il pregio di poter essere adattato a qualunque
ambientazione. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ma, ahimè, non è in grado di fornire il giusto respiro a
Kata Kumbas, il quale sistema splendeva soprattutto grazie agli archetipi delle
classi. Chi ben ricorda addirittura la generazione delle caratteristiche
dell’alter-ego variava a seconda della classe prescelta e in un qualche modo
anticipava la crescita proposta dalla 3a edizione di D&D (<i style="mso-bidi-font-style: normal;">chi non rammenta il 5° livello, in teoria il
punto intermedio nella carriera del personaggio, che portava in dono un potere
particolarissimo o un oggetto incantato potentissimo?</i>). <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Savage World, pur col suo validissimo regolamento,
appiattisce tutto questo processo, togliendo una bella fetta di divertimento
che derivava dalla caratterizzazione delle Stirpi.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Mi azzardo a scrivere che un’operazione simile a quella
della Cubicle7 per <i style="mso-bidi-font-style: normal;"><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Adventures_in_Middle-earth" target="_blank">Adventures inMiddle-Earth</a></i> (edito ora come Avventure nella Terra di Mezzo dalla Need Games), dove si è utilizzata la
licenza libera della 5a edizione per adattare the <i style="mso-bidi-font-style: normal;">The One Ring, </i>sarebbe stata più opportuna. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Proprio come in Avventure nella Terra di Mezzo sarebbe stato
necessario tagliare completamente la magia (per mantenere il tono <i style="mso-bidi-font-style: normal;">low magic</i>) e le slot d’incantesimo,
chissà ridurre i livelli d’avanzamento al 10°; forse si sarebbe potuto
introdurre il concetto di Punti Mana, lasciando aperta al Mago la possibilità
di pagare gli incantesimi - 20 come nell’edizione E-Elle erano più che
sufficienti - con i Punti Vita una volta esauriti quelli magici (o approfittare
della regola della <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Exhaustion/Spossatezza</i>),
esattamente come nel regolamento originario. Queste sono alcuni dei pensieri
che mi frullano per la testa, quando penso a Kata Kumbas nell’edizione del
millennio.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">In conclusione c’è insomma un bel prodotto, un’ambientazione
validissima e caciarona, che sfrutta un motore non azzeccatissimo alla
rappresentazione del gioco originale. Risulta per questo poco gradevole? No,
anche le nuove generazioni possono per fortuna calcare nuovamente Rarte, ma
l’esperienza risulterà in qualche modo differente. E questo secondo me è un po’
un peccato.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">C’è però anche una serie di librigame che potrete godervi in
solitaria, magari sotto all’albero di Natale con un punch al mandarino caldo e
un torroncino da sgranocchiare in bocca. Qui garantisco che Laitia trasuda dai
pori di ogni singola pagina. Io ho varcato la porta di livello e sto benissimo!
Vi consiglio il viaggio, low cost, ma che vi porterà lontano.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-29162302867777236392017-10-12T17:13:00.001+02:002017-10-13T14:32:30.118+02:00D&D, il gdr e le comete di Halley<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Non sto a raccontarvi come, durante una conversazione
qualunque, mi sia venuta a mente la cometa di Halley. Se siete nati dopo il
1986 o se quell’anno eravate troppo piccoli per ricordarlo, forse non ne avete
mai sentito parlare. In questo caso sappiate che la cometa di Halley è un corpo
celeste, visibile ad occhio nudo dalla Terra ogni 70 anni circa. È citata nei
testi sacri del Talmud e, a quanto apprendo da <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Cometa_di_Halley" target="_blank">Wikipedia</a>, ci sono testimonianze
cinesi che risalgono al 240 a.C.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ora, il prossimo passaggio è previsto per il 2062. Sì,
raggiungerà l’afelio il 9 Dicembre 2023, giorno in cui compio gli anni, per
imboccare nuovamente la strada che la porta verso i nostri occhi. Ho quindi
sfoderato le dita a mo’ di abaco e ho previsto che per rivederla dovrò tenere
la mia vista in buone condizioni fino alla veneranda età di 86 anni. Ho
speranze? <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Chissà, mi risulta più difficile immaginarmi in una fredda
cassa di legno, sottoterra, o in un ossario.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-_4yc0LBkmfI/Wd-E6k5gqDI/AAAAAAAACZ0/KQPT82TOmWwBcpdYfr963kUVHCzBl32xgCLcBGAs/s1600/halleys-comet-1986_MGzoom.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="399" data-original-width="544" height="292" src="https://4.bp.blogspot.com/-_4yc0LBkmfI/Wd-E6k5gqDI/AAAAAAAACZ0/KQPT82TOmWwBcpdYfr963kUVHCzBl32xgCLcBGAs/s400/halleys-comet-1986_MGzoom.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: xx-small;"><strong><em>La cometa di Halley</em></strong></span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ovviamente sarebbe bello riabbracciare quella scia luminosa,
come rivedere un vecchio amore. E con serenità parlare dei momenti vissuti
assieme, di come la vita ci abbia preso per mano e portato lontano, nel bene e
nel male, da ciò che ci eravamo prefissati. O ci abbia costretti in un luogo, detestato
in gioventù, novelli Ntoni dei Malavoglia. La vita del resto è fatta di stagioni.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">E allora, alla rispettabile età di 86 anni, ci incontreremo ancora
nelle nottate estive, illuminate da quella cometa che torna a trovarci? <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"></span></o:p> </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Osservo i vecchietti che mi guardano in polisportiva e mi
sovviene un cauto sì. Se non ci saranno macchinari pronti ad inondare la nostra
corteccia celebrale, ci ritroveremo con i sopravvissuti e cercheremo di
chiudere le avventure in un tempo accettabile, consci che il personaggio
potrebbe essere più longevo del giocatore. Sarà l’epopea dei PNG, punti
cardinali di campagne che vedranno i gruppi assottigliarsi.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"></span></o:p> </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-k3X80q-Hcgo/Wd-FhyG-86I/AAAAAAAACZ4/AG_jRdNQjAoK0uXCQf6yiPswBdKTEXF-gCLcBGAs/s1600/untitled.png" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="316" data-original-width="393" height="257" src="https://1.bp.blogspot.com/-k3X80q-Hcgo/Wd-FhyG-86I/AAAAAAAACZ4/AG_jRdNQjAoK0uXCQf6yiPswBdKTEXF-gCLcBGAs/s320/untitled.png" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: xx-small;"><strong><em>Spettacolo incredibile!</em></strong></span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Non ci deve far paura quell’epoca! L’abbiamo già vissuta
nell’adolescenza, quando il più fesso del gruppo abbracciava un gruppo politico
come una fede; quando il più pigro del gruppo abbandonava perché aveva trovato
la fidanzata. È successo nella giovinezza quando il più ottimista del gruppo si
è sposato senza pensare alle conseguenze; è successo nella maturità quando il
più saggio del gruppo ha avuto un bambino. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Succede in continuazione di perdere e rivedere persone, sono
le tante comete di Halley della vita di tutti i giorni; assorbite da mille
impegni che paiono inderogabili si dimenticano di ciò che gli piace fare. Ma è
un sonno che dura alcuni mesi, a volte anni, presto a tardi vi scrivono o
telefonano con la scusa della birra; sono quei giorni nei quali si ricordano
chi sono veramente e tornano ad illuminare i vostri giorni e le vostre nottate.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-85815955426498591062017-08-29T12:09:00.000+02:002017-08-29T12:09:18.883+02:00La Stanza Profonda di Vanni Santoni - una non recensione<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Con un libro a metà tra saggio e romanzo, Santoni ci
racconta di una generazione di (giocatori) italiani della quale molti
probabilmente non sapevano nemmeno l’esistenza. Dediti ad un passatempo oscuro,
che a volte non si esaurisce con la maggiore età (se giochi a calcio, e non hai
i piedi buoni, sai benissimo che a 18 anni la tua carriera avrà un termine)
questi figuri popolano (o hanno popolato) tavernette, solai e garage, messi
gentilmente a disposizione dalla famiglia di un membro del gruppo. I giocatori
sono massoni che ripetono un rito, sessione dopo sessione, e costruiscono una
loro realtà alternativa nella quale certe imposizioni esterne possono essere
simbolicamente combattute, e nel più fortunato dei casi abbattute o corrette. E
questo, ahinoi, sappiamo nel mondo reale non avviene <i style="mso-bidi-font-style: normal;">mai</i>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"></span><a name='more'></a><span style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span><br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-LYESocjMuyg/WaU8iorKgNI/AAAAAAAACYA/1NExWwwRNMkKLW9PhVxw7Z2XT1WhdhLYACLcBGAs/s1600/Vanni-Santoni-La-stanza-segreta.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="400" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-LYESocjMuyg/WaU8iorKgNI/AAAAAAAACYA/1NExWwwRNMkKLW9PhVxw7Z2XT1WhdhLYACLcBGAs/s400/Vanni-Santoni-La-stanza-segreta.jpg" width="266" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Il protagonista del romanzo di Santoni è un adulto che,
complice un forzato passaggio a casa dei genitori, ritrova le orme della sua
carriera ludica nella Stanza Profonda, l’ex rimessa convertita a camera
aggiunta nella villetta di famiglia. Ormai distaccato da quel mondo di fantasia
e deciso a vendere su eBay gran parte della mercanzia vintage, egli rivive
mentalmente con nostalgia i legami che lì si sono formati, consolidati,
diluiti, e infine sciolti. La Stanza Profonda è secondo Santoni un luogo di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">resistenza</i>. È l’appiglio al quale il
gruppo storico, ma anche diversi ospiti occasionali, fa riferimento per
ritrovarsi e sopravvivere. Questo mentre fuori il paese si spopola, mentre le
attività chiudono senza rinnovarsi, mentre i giovani cercano una strada nella
vita che lì non può più essere. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: Calibri;"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Ho sentito affine questo libro, forse anche per una
coincidenza anagrafica con l’autore, sin dalle prime pagine quando il
protagonista, ricordando le facce dei giocatori alternatisi nella Stanza, si
pone la fatidica domanda: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">chi era questa
gente? </i>Mi sono posto spesso questo interrogativo. Non è una pratica
scontata tracciare un solco tra coloro che ci sono realmente affini e l’umanità
varia che popola per qualche casuale motivo le nostre giornate. Comprendere che
nel momento contingente esiste un interesse comune, qualcosa che risulta
appagante a prescindere delle persone. Sia esso D&D, il più popolare
Fantacalcio, il ritrovo al bar sotto casa, ma anche il sesso; terminato il
passatempo, cosa rimane attorno a noi? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Bisogna però riconoscere che il gioco di ruolo ha il merito
di costituire un’enclave che gli affezionati possono ritornare a visitare con
un volto nuovo, pensato ad hoc. Tra le pieghe dell’essere e dell’apparire, come
Vampiri ci ha ben insegnato con i dettami di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Natura</i> e <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Carattere</i>, il
giocatore di ruolo si rigenera, novello <i style="mso-bidi-font-style: normal;">revenant</i>,
e tentare di recitare una nuova parte, ancora una volta da protagonista.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">È uno dei motivi per i quali si torna a giocare, dopo anni
di assenza dal tavolo: per avere una seconda (terza, quarta, quinta…)
possibilità, per essere parte attiva in un gruppo, per risultare decisivi nelle
proprie spinte rivoluzionarie che, complici il modello 730 ed il mutuo da
pagare, si sono mano a mano affievolite. Capita a qualcun altro di riuscire a
far coincidere gli impegni di 5 o 6 persone adulte solo se si organizza una
sessione? E magari di vedere in quegli uomini, più o meno realizzati, nuovamente
un fuoco negli occhi, consci che lì, quella sera, conteranno davvero qualcosa.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"> <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Quindi alla riflessione della resistenza, proposta da
Santoni, aggiungerei quella <i style="mso-bidi-font-style: normal;">rivincita e
del rinnovamento</i>. Peccato che terminata la birra, allo scoccare dell’orario
prestabilito, calino le luci del sipario. E ci si riveda solo, forse, la volta
successiva.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<o:p><span style="font-family: Calibri;"> </span></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">La Stanza Profonda parte un po’ lento, ma accelera e scarta
nel finale. Ho trovato, e qui non fornisco anteprime, particolarmente piacevoli
le ultime 50 pagine. Qualche commento su Amazon, di solito leggo solo quelli
negativi, lamenta un vago senso di incompiutezza del romanzo. In effetti si ha
la sensazione che ad un certo punto “debba” accadere qualcosa, per giustificare
una svolta e procedere alla conclusione. Nonostante ciò Santoni ha alcune
intuizioni notevoli e fornisce un’equa rappresentazione del giocatore di ruolo
e della sua delirante ricerca di altri sognatori.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: Calibri;">Per concludere ritengo la Stanza Profonda una lettura
consigliata a chiunque abbia preso in mano un manuale o abbia partecipato ad
una sessione negli anni ’80/’90; pur rimanendo un <i style="mso-bidi-font-style: normal;">tratteggio storico</i> interessante anche per chi si sia avvicinato a
quest’hobby in tempi più recenti. Credo invece risulterà piuttosto barboso per
i profani, che non sanno cosa sia un gioco di ruolo o non abbiano mai amato
questa attività.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-36413048110293308072017-05-21T12:20:00.000+02:002018-02-23T12:38:56.941+01:00Le Avventure del Grognardo: MA1 (B4 prequel) - La mappa del vecchio Ylari<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">La Rete, nel senso di Web, è un po’ come un’autostrada che
si percorre e svincola in tante piccole, a volte microscopiche, località dove
ritrovarsi. Una meta, di per sé, racchiude infatti attributi specifici che
attraggono persone con qualcosa in comune. Nel <i style="mso-bidi-font-style: normal;">mare magnum</i> di questi “non luoghi” digitali con qualche avventore
capita anche di parlare… e di capirsi. È quanto è successo con Mauro, o meglio <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Maurino</i>, come ama firmarsi il figuro sui
diversi siti con cui collabora.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Non ho mai incontrato Mauro di persona, non ancora insomma,
ma l’estate 2017 è prossima e penso di poter riparare con un viaggetto in
riviera. Nel frattempo, mentre indugio su questa possibilità, mi compiaccio di
condividere sull’Orto un’avventura di sua creazione. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Da qualche tempo, infatti, gli proponevo una collaborazione,
perché il ragazzo ha una buona penna, come lo si può constatare leggendo le sue
recensioni su </span><a href="http://www.gioconauta.it/old-school-corner/"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">Gioconauta</span></a><span style="font-family: "calibri";">.
Vagliate le eventuali possibilità, siamo infine giunti a questa idea: mettere a
disposizione di chi lo chieda, tramite un commento a questo post, un’avventura.
Rispettando i nostri tempi, tergiversando come spesso accade, pare che ce
l’abbiamo fatta.</span><br />
<span style="font-family: "calibri";"><o:p></o:p></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Dunque con cosa andiamo a esordire? Con un modulo
impedibile, di grande fascino: <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">il
prequel della <i style="mso-bidi-font-style: normal;">B4 – La città perduta</i></b>.<o:p></o:p></span><br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-dzBEr8F87E8/WR7a79jlX4I/AAAAAAAACNc/eFu9rWpxOYwWd5UotxdF6-gvw-CStYLWQCLcB/s1600/dwarf-cave.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-dzBEr8F87E8/WR7a79jlX4I/AAAAAAAACNc/eFu9rWpxOYwWd5UotxdF6-gvw-CStYLWQCLcB/s400/dwarf-cave.jpg" width="302" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: xx-small;"><strong><em>Spedizione volontaria...</em></strong></span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "calibri";">“La città perduta” è recensita su più siti, come </span><a href="http://antrodelloshamano.blogspot.it/2015/10/d-consigli-per-dungeon-master-9-b4-lost.html"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">L’Antro
dello Shamano</span></a><span style="font-family: "calibri";">, </span><a href="http://www.gioconauta.it/2015/04/la-top-10-delle-migliori-avventure-dd-old-school-secondo-me/"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">Gioconauta</span></a><span style="font-family: "calibri";">
per mano dello stesso Maurino, e </span><a href="http://ortodelgrognard.blogspot.it/2014/12/la-classifica-dei-moduli-classici-di.html"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">qui
sull’Orto</span></a><span style="font-family: "calibri";">. In tutti i casi, compresa la </span><a href="http://ortodelgrognard.blogspot.it/2014/11/le-migliori-30-avventure-di-d-di-tutti.html"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">classifica
ufficiale stilata da Dragon</span></a><span style="font-family: "calibri";"> qualche anno or sono, il modulo B4 compare
sempre in una posizione di rilievo, ricordata come gemma indimenticabile della
storia di Dungeons&Dragons, donataci dal compianto </span><a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Tom_Moldvay"><span style="color: #0563c1; font-family: "calibri";">Tom Moldvay</span></a><span style="font-family: "calibri";">.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Nel modulo ufficiale si parla delle rovine di una piramide,
costruita da un’antica civiltà, e dei suoi segreti. L’aggancio fornito per far
giungere in loco i Personaggi, che fungono da scorta ad una carovana mercantile
in viaggio attraverso il deserto, è una tempesta di sabbia che disorienta gli
avventurieri, dirottandoli sul sito di una città fantasma. Un modo come un
altro per dare il CIAK, SI GIRA! <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Mauro ha però pensato di fare un passo indietro e ha
costruito un <i style="mso-bidi-font-style: normal;">incipit</i> che apre il giro
di danze. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">L’avventura, pensata per personaggi di 1° livello, si chiama
“<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">La mappa del vecchio Ylari</b>”.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Per chi ha buona memoria, un famoso fumetto introduceva
l’episodio del mese successivo con undici righe:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "calibri";">Seduti comodamente
nella Diga di Waterolde, <o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "calibri";">una rinomata taverna
di La Soglia, <o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "calibri";">i nostri eroi valutano
l’offerta di un ricco mercante, <o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "calibri";">tale Mastro Wald
Farthur di Casa di Roccia, <o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "calibri";">che desidera
recuperare un’antica mappa <o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "calibri";">caduta nelle mani
sbagliate. <o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "calibri";">La mappa contiene i
dettagli per un sito di sicuro interesse, <o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";"><i style="mso-bidi-font-style: normal;">nascosto nel cuore del
deserto </i><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: Aharoni;">Alasyano.<o:p></o:p></span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: Aharoni;"><span style="font-family: "calibri";">La paga è buona e la richiesta
ragionevole,<o:p></o:p></span></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: Aharoni;"><span style="font-family: "calibri";">ma ogni avventuriero che si rispetti,<o:p></o:p></span></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: Aharoni;"><span style="font-family: "calibri";">sa che non esiste un lavoro facile e ben
retribuito…<o:p></o:p></span></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Aharoni;"><span style="font-family: "calibri";">Ecco il via che
porterà, se saranno in grado di recuperare la mappa, i personaggi a mettersi in
viaggio con la carovana menzionata nel modulo B4.<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-family: Aharoni;">La mappa del vecchio Ylari</span></i><span style="mso-bidi-font-family: Aharoni;"> è una breve avventura investigativa, con
una trama non scontata, che può essere utilizzata come modulo introduttivo per
D&D base (la scatola rossa), AD&D e la 5a Edizione. Ottima per un primo
approccio al gioco, stimiamo possa essere completata in 2/3 sessioni a seconda
del ritmo di gioco del vostro gruppo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="mso-bidi-font-family: Aharoni;"><span style="font-family: "calibri";">Come anticipato, condivideremo, tramite
Drive, l’avventura a chiunque ci fornisca il suo indirizzo email in questo post
(lasciate la mail come commento).<o:p></o:p></span></span></u></b></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="mso-bidi-font-family: Aharoni;"><o:p><span style="font-family: "calibri";"> </span></o:p></span><br />
<span style="mso-bidi-font-family: Aharoni;"><span style="font-family: "calibri";">Concludo con i
ringraziamenti di rito a Mauro, per la sua disponibilità e pazienza. <o:p></o:p></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com26tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-61212221285529350172017-05-09T17:57:00.000+02:002017-05-10T10:13:44.616+02:00Le interviste del Grognardo: quattro chiacchiere con Gianna Masetti<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ci sono persone che, indirettamente, con i loro articoli mi
hanno preso per mano e accompagnato in un mondo di fantasia. Due erano le pubblicazioni
la cui uscita attendevo con ansia, quando ero un ragazzino di 12-14 anni: i <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Dylan Dog</i> di Tiziano Scalvi e <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Crom</i> della defunta Black-out editrice.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Senza l’ausilio di una solida base di inglese e senza la
Ryan Air a portarti in giro per l’Europa, la mia Londra era quella dell’indagatore
dell’incubo e il mondo del fantastico era quello narratomi da una serie di “fratelli
maggiori” che erano allora le firme della prima fanzine italiana e che oggi mi
onoro di avere come amici di Facebook o frequentazioni della medesima
associazione ludica.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Tutto quello che dicevano mi pareva meraviglioso e
intrigante. Se avete letto un poco l’Orto già sapete che tra i miei autori
preferiti c’erano Gianna Masetti e Yossarian, il disegnatore di <a href="http://ortodelgrognard.blogspot.it/search/label/Manco%20li%20cani" target="_blank">Manco li Cani,le cui puntate ho riproposto su questo blog</a>.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Qualche tempo fa ho scritto a Roberto Di Meglio perché mi
interessava proporre un’intervista a Gianna per la rubrica <i style="mso-bidi-font-style: normal;">il Grognardo in Rosa</i> e perché, dopo 20 anni e passa, desideravo mi
svelasse chi si celava dietro il misterioso pseudonimo del disegnatore di Manco
li Cani.</span><br />
<a name='more'></a> </div>
<span style="font-size: xx-small;"><strong><em></em></strong></span><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-kJWUSpOOauQ/WRHMsShYaRI/AAAAAAAACLc/9asZXtuEQeM3XcMvAHddXiUpba6ppO6gACEw/s1600/16337573-b9db-408a-80f7-2351c64ed50e.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="font-size: xx-small;"><strong><em><img border="0" height="296" src="https://1.bp.blogspot.com/-kJWUSpOOauQ/WRHMsShYaRI/AAAAAAAACLc/9asZXtuEQeM3XcMvAHddXiUpba6ppO6gACEw/s320/16337573-b9db-408a-80f7-2351c64ed50e.jpg" width="320" /></em></strong></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: xx-small;"><strong><em>Gianna nell'immagine di Google</em></strong></span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-size: xx-small;"><strong><em></em></strong></span><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ed ecco lo scoop: Gianna Masetti è Yossarian, e quindi l’autrice
di Manco li Cani. A pensarci bene ha perfettamente senso…<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ad ogni modo, come farsi sfuggire l’opportunità di prendere
due piccioni con una fava? Ho contattato Gianna che cordialmente ha accettato
di rispondere a sette domande e curiosità che tenevo nel cassetto per questa
occasione.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Ringraziandola di cuore, mi auguro che non passino altri
lustri prima di sentire parlare nuovamente di lei.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";">Vi lascio quindi in sua compagnia:<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ol start="1" style="margin-top: 0cm;" type="1"><div style="text-align: justify;">
</div>
<li class="MsoNormal" style="line-height: 106%; margin: 0cm 0cm 8pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt;"><div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "calibri";">Ciao Gianna! Anzitutto grazie per il tempo che
mi concedi rubando spazio ai tuoi passatempi e impegni per rispondere ad un
fan invadente. Ti confesso che non so molto di te, a parte che sei romana,
che sei una giocatrice e che hai fatto del disegno un hobby e una
professione. C'è qualcos'altro che vuoi dirci di te?<o:p></o:p></span></b></div>
</li>
<div style="text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-family: "calibri";">Sono romana e vecchietta, cresciuta all'ombra
degli scaffali di giochi del primissimo negozio di Strategia e Tattica dietro
al Colosseo insieme ad altri giocatori di ruolo baby-boomer - la maggior parte
dei quali sta ancora in fissa con i giochi, sono felice di constatare - la
caccia all'orchetto non ha età! Era un gran posto per riunirsi, giocare e
finire sul lastrico con il continuo acquisto di nuovi regolamenti e miniature.
Aveva una lista sul muro di frasi celebri dette da gente al tavolo di gioco che
nessun fumetto potrà mai emulare. La migliore; "Allora, impugno la spada
in una mano, la lanterna nell'altra, mi lego la corda al collo e mi getto nel
pozzo!". Per il resto faccio la technical writer vicino Londra (un lavoro
che mi piace molto), e sono appassionata di fantascienza, fantasy e giochi di
ruolo e da tavolo. Nerds represent!<o:p></o:p></span></span></i></div>
</ol>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Non ho mai fatto una professione del disegno,
anche perché' bisogna essere molto più bravi e famosi e meno spendaccioni per
camparci, ma sicuramente è stato un hobby per moltissimo tempo. A parte
"Manco li cani", ho disegnato un fumetto online in inglese dal 2004
al 2015. Si chiama "The Noob"; il concetto è simile a "Manco li
cani" ma è ambientato nel mondo dei GdR online (tipo Warhammer) anziché'
in quelli cartacei (tipo Dungeons & Dragons). Gli archivi sono nel sito</span></i><span style="mso-bidi-font-weight: bold;"> <a href="http://thenoobcomic.com/" target="_blank"><span style="color: #0563c1;">http://thenoobcomic.com</span></a>. </span><o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ol start="2" style="margin-top: 0cm;" type="1"><div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<li class="MsoNormal" style="line-height: 106%; margin: 0cm 0cm 8pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt;"><div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "calibri";">Vedo che vivi a Londra. Da quanto tempo ormai?
Ti trovi bene?<o:p></o:p></span></b></div>
</li>
<div style="text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-family: "calibri";">Sono a Londra da 24 anni! Sono venuta per amore
e quando è finito sono rimasta per il cibo e il clima. OK, magari non proprio, però
mi trovo molto bene. Ho avuto un solo momento di crisi in cui mi mancava
davvero l'Italia quando mi ero appena lasciata col tipo con cui stavo, ma poi è
rientrata. Sicuramente ha contribuito il fatto che qui con un po' di sforzo
trovi lavoro una volta che sai l'inglese, mentre in Italia almeno quando ci
vivevo da questo punto di vista era una tragedia. </span></span></i></div>
</ol>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "calibri";"><span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Non credo che mi piacerebbe vivere nel resto
dell'Inghilterra (è pieno di Brexiters, gente striata o maculata con corna,
coda e fiato che puzza di zolfo), ma Londra è fantastica e piena di vita, e ti
ci puoi ritagliare l'esistenza che vuoi, quali che siano i tuoi interessi.
Magari a Brexit fatta e compiuta diventerà l'ombra di quello che è adesso,
speriamo di no. Devo ammettere che una cosa che rende facile la permanenza è
che ormai con Facetime, Skype, voli economici eccetera è facile mantenere i
contatti con famiglia e amici, quindi non ho mai rotto i ponti con l'Italia. </span><o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ol start="3" style="margin-top: 0cm;" type="1"><div style="text-align: justify;">
</div>
<li class="MsoNormal" style="line-height: 106%; margin: 0cm 0cm 8pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt;"><div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "calibri";">Stai coltivando qualche progetto personale che
vuoi condividere con noi?<o:p></o:p></span></b></div>
</li>
<div style="text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-family: "calibri";">Non sto disegnando al momento perché la mia
attenzione nel tempo libero è molto assorbita dai giochi di ruolo tradizionali
attorno a un tavolo, a cui sono tornata dopo due decenni di assenza, quindi
passo molto tempo a progettare avventure per le campagne che arbitro. Mi manca
il disegno, però è una attività molto più solitaria del gioco in gruppo, quindi
va sempre a finire che preferisco fare cose sociali quando non lavoro. Però mi
manca! Magari d'inverno quando le giornate sono corte e buie ci riprovo...<o:p></o:p></span></span></i></div>
</ol>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ol start="4" style="margin-top: 0cm;" type="1"><div style="text-align: justify;">
</div>
<li class="MsoNormal" style="line-height: 106%; margin: 0cm 0cm 8pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt;"><div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "calibri";">Dicci un po': giochi ancora? Se sì, a cosa? Con
amici o in un'associazione locale?<o:p></o:p></span></b></div>
</li>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Siiiii! Gioco con amici italiani che vivono
parte qui e parte a Roma con l'ausilio di Skype, Roll20 e simili, e poi ho
trovato un club fantastico proprio vicino casa dove vado tutte le settimane.
Pieno di gente simpatica. Si chiama il RpHaven e ha sedi a Lewisham e
Stratford, la loro pagina Facebook è</span></i><span style="mso-bidi-font-weight: bold;"> <a href="https://www.facebook.com/groups/theroleplayhaven/" target="_blank"><span style="color: #0563c1;">https://www.facebook.com/groups/theroleplayhaven/</span></a><o:p></o:p></span></span></div>
</ol>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-weight: bold;"><span style="font-family: "calibri";">Se qualche italiano giocatore si trova a
Londra in sindrome da astinenza da dado da 20, è benvenuto/a a venire al club -
però si gioca in inglese.<o:p></o:p></span></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri";"><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Al momento sto arbitrando una campagna a
Shadow of the Demon Lord, un bellissimo gioco dark fantasy che è un po' una via
di mezzo tra d&d quinta edizione e Warhammer Fantasy Roleplay vecchia
maniera. Scrivo le cronache della campagna su un blog:</span></i><span style="mso-bidi-font-weight: bold;"> <a href="http://rphavencampaigns.blogspot.co.uk/" target="_blank"><span style="color: #0563c1;">http://rphavencampaigns.blogspot.co.uk/</span></a></span><o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 106%; margin: 0cm 0cm 8pt; text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ol start="5" style="margin-top: 0cm;" type="1"><div style="text-align: justify;">
</div>
<li class="MsoNormal" style="line-height: 106%; margin: 0cm 0cm 8pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt;"><div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "calibri";">Curiosità per curiosità: come mai ti firmavi
Yossarian? <o:p></o:p></span></b></div>
</li>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</ol>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "calibri";"><span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Era il nome di un personaggio di Runequest,
un papero bandito ("becco giallo e cuore ardito..") di un campagnone
che ho giocato con tre amici negli anni ottanta. Siccome eravamo ragazzini e
non avevamo impegni da grandi, certe volte giocavamo per giorni di seguito
dormendo sui divani. Io arbitravo, e una mattina mi sono svegliata e sono
andata in salotto dove ho trovato i giocatori raccolti intorno a una mappa.
"Mentre dormivi ci siamo arbitrati un po' di avventura da soli. Abbiamo
esplorato questa citta'..." Che bei tempi! Mamma mia, sembrano proprio i
racconti noiosi da vecchietta, ma in versione nerd. "Ai miei
teeeempiiii" </span><o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ol start="6" style="margin-top: 0cm;" type="1"><div style="text-align: justify;">
</div>
<li class="MsoNormal" style="line-height: 106%; margin: 0cm 0cm 8pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt;"><div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "calibri";">Veniamo a "Manco li Cani", avevi altre
tavole nel cassetto o quelle pubblicate su Crom sono tutto il patrimonio
disponibile?<o:p></o:p></span></b></div>
</li>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</ol>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "calibri";"><span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Tutto quello che avevo disegnato era stato
pubblicato. Gli originali li ha (o aveva) Crom, mi ricordo che li spedivo per
posta.</span><o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 106%; margin: 0cm 0cm 8pt 36pt; text-align: justify;">
</div>
<ol start="7" style="margin-top: 0cm;" type="1"><div style="text-align: justify;">
</div>
<li class="MsoNormal" style="line-height: 106%; margin: 0cm 0cm 8pt; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt;"><div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "calibri";">Ci hai lasciato con Gulk che minacciava i nostri
eroi. Voglio farti una proposta indecente: non è che dopo 20 e passa anni
ci disegneresti il finale? Se proprio non ne hai voglia, ci diresti come
sarebbe finita?<o:p></o:p></span></b></div>
</li>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</ol>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "calibri";"><span style="mso-bidi-font-weight: bold;">Ma sai che non mi ricordo piu' dopo tutti
questi anni? Ho provato a cercare su Google ma probabilmente Manco li cani non
e' online. Se mi mandi un pdf o un link, ci penso un po' a dargli un finale
:) </span><o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-106345399268888924.post-63502716711133390812017-04-04T17:43:00.002+02:002017-04-04T17:47:52.105+02:00I resoconti del Grognardo: D&D Epic a Play 2017!!!<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"><strong><span style="font-size: x-small;">“<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Alle Termopili si sacrificarono in 300, ma a
Modena furono sufficienti 128!” </i>- commento di un partecipante Epic di Play
2017<i style="mso-bidi-font-style: normal;">.</i><o:p></o:p></span></strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Sono le
19.30 di Sabato 1 Aprile quando, nella sala rapporto di Modena Fiere, 20
Dungeon Master e 8 Coordinatori si scambiano occhiate accigliate. Chi porta una
benda sull’occhio, chi un cappello da pirata o un elmo cornuto, tutti una
maglia celebrativa: deve essere chiaro che saranno loro il bersaglio della
mandria che presto si accalcherà alla sala 400.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Modena Fiere
è stata gentilissima, ci ha messo a disposizione un abbondante buffet, acqua e
Coca Cola. Non si rifiuta mai un pasto a dei condannati a morte. Quindi uno
degli astanti, Michele se non sbaglio, sfodera la <i style="mso-bidi-font-style: normal;">pozione dell’eroismo</i>, trattasi di un distillato casalingo
probabilmente vietato anche nei peggiori bar di Caracas.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Riempie il
bicchiere a tutti. Nicola alza il calice e scaccia la tensione gridando:
“Ruoliamo duro!”. I miei compagni gli rispondo con versi improvvisati e nella
confusione intendo: “Facciamogli il culo!”, vabbè farò del mio meglio!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span> </div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-iGBDG5AoLM4/WOO8GzhDmsI/AAAAAAAACCQ/m7V8TvNGle0hxQ_dWcXUfGrw0Tj3fA9EQCLcB/s1600/20170401_201814.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://2.bp.blogspot.com/-iGBDG5AoLM4/WOO8GzhDmsI/AAAAAAAACCQ/m7V8TvNGle0hxQ_dWcXUfGrw0Tj3fA9EQCLcB/s320/20170401_201814.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: xx-small;"><strong><em>Sala 400</em></strong></span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Alle 20.30
siamo seduti come agli esami di maturità nella stanza preposta all’evento, un’ampia
e attrezzata sala conferenze. Guardo l’orologio: “Minchia! Siamo già in
ritardo,” … “ma l’attesa fa parte dei grandi eventi” mi consolo. Al di là delle
porte un fiume di persone attende rumoreggiante. La sala è il meglio che ci si
possa aspettare (ancora grazie Modena fiere): siamo divisi in file ordinate per
livello del gruppo che dovremo accompagnare nella missione suicida, ci è stato
fornito un proiettore e un’ottima console per mostrare i dettagli della mappa,
ci vengono nuovamente messe a disposizione bottigliette d’acqua da mezzo litro,
caramelle balsamiche per la gola e cialde per il caffè. Che lusso!<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Io
ovviamente pensavo di dovermi arrangiare da solo (ah, la mentalità italica…),
quindi avevo una seconda borsa (la prima era per i manuali e quanto necessario
alla sessione) dove avevo predisposto un bottiglione d’acqua e un kit di
sopravvivenza.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Saranno le
21.00 quando il corno di Nicola comincia a risuonare e i gruppi, uno alla
volta, sono fatti entrare ordinatamente e accomodare al tavolo. Li accogliamo
come si deve: si sprecano pernacchie, minacce e contumelie. Che questo è il
nostro territorio e noi siamo Master per bene, mica mostri erranti!<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Ecco il mio
gruppo, sono 4 ragazzi di Roma (due dei quali marito e moglie) che sorridenti
mi sfoggiano le loro schede: un firbolg druido, un goliath guerriero, un elfo
rogue e un nano monaco, tutti del primo. Ovviamente non sono degli sprovveduti,
cerco allora l’arrotino che forse è l’unico non pervenuto all’appuntamento. <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Parto con la
mia <i style="mso-bidi-font-style: normal;">checklist</i> personale, che contiene
riassunte tutte le informazioni necessarie per la registrazione e le istruzioni
su come sarà condotto l’evento. In breve: avete 4 ore, ci si aspetta che
completiate almeno 3 missioni, la somma delle missioni completate da tutti i
gruppi determinerà il risultato dell’avventura, avete diritto ad un solo
riposino, no rituali, no incantesimi con Casting Time superiore a 5 minuti ( a
meno non siano lanciati durante il riposino), potete richiedere aiuto agli
altri gruppi nel vostro stesso settore una volta per missione, potete prestare
aiuto agli altri gruppi nello stesso settore sacrificando delle azioni e via
discorrendo.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Liga, il
direttore artistico di Play, calato nel ruolo di Cerimoniere, ringrazia il
nostro anfitrione e ci augura buon divertimento.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Ci siamo, Nicola
parte con la lettura dell’antefatto dell’<u>Arca delle Montagne</u>:<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">“Fate parte di un piccolo
esercito di coraggiosi avventurieri riuniti fuori dalle rovine della torre di
Durlag Scannatroll. Sullo sfondo di un sole al tramonto, il galeone volante del
Barone Rajiram si avvicina. Nere nubi tempestose ribollono tra le sue vele, il
bagliore dei lampi illumina i suoi ponti. Sull’albero maestro sventola furiosa
una bandiera: è nera, con teschio e tibie incrociate. Il Barone Rosso di
Nelanther giunge alla conquista!<br />
Mentre la nave pirata si avvicina, Seer compare sui parapetti in rovina della
torre di Durlag e solleva la tavoletta runica, pronunciando un’unica parola. Di
colpo il suolo trema e una colossale nave da guerra, completamente corazzata,
fuoriesce in superficie! L’<span style="mso-bidi-font-style: italic;">Arca delle
Montagne</span> emerge da sottoterra come farebbe una balena dal mare e ora
fluttua sospesa innanzi a voi. I vostri alleati lanciano rampini legati a delle
funi, quindi le impiegano per issarsi a bordo. Mentre sguainate le armi, un
capitano dell’alleanza galoppa verso di voi, porgendovi una pergamena
arrotolata. “Salute a voi! L’alleanza ha scelto il vostro gruppo per un
incarico della massima importanza. Qui ci sono i vostri ordini.”<o:p></o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;"><o:p> </o:p></span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Consegno la
mappa dell’Arca al gruppo, e gli leggo gli ordini: dovranno sconfiggere un
campione nemico che opera sul ponte della nave. Mica cazzi! Ed è solo l’inizio.
Gli altri 20 DM stanno passando le consegne ai loro gruppi, che siano essi di
Tier 1, 2 o 3. E la tensione sale. I coordinatori paiono staffette partigiane
per come si muovono da un tavolo all’altro, in diversi chiamano aiuto, cure e
ogni mezz’ora risuona il corno di Nicola: <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Thunderbound</i>,
la nave volante del Barone Rajiram, un gigante delle nuvole un po’ basso di
statura, si fa sentire bombardando dei settori, assaltandone altri, aggiungendo
pressione ai giocatori.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-Cd12bRoNB-4/WOO9tFvlqeI/AAAAAAAACCY/vqqqYVMPJeQkaA1XT9PVlH7yzs-FuyL8ACLcB/s1600/Cattura.PNG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="564" src="https://2.bp.blogspot.com/-Cd12bRoNB-4/WOO9tFvlqeI/AAAAAAAACCY/vqqqYVMPJeQkaA1XT9PVlH7yzs-FuyL8ACLcB/s640/Cattura.PNG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: xx-small;"><strong><em>La mappa dell'Arca</em></strong></span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Al primo
incontro, per come si è messa la situazione, rischio anche il più classico dei
TPK (<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Total Party Kill</i>), ma i ragazzi
si risollevano e grazie ad una cura proveniente da gruppo nel loro settore e dislocando
un nemico su di altro tavolo (ah, quanta gente Legale Buona in giro!), riescono
nell’impresa. Bene, abbiamo rotto il ghiaccio.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">I ragazzi si
prendono 5 minuti per coordinarsi e rifiatare, non si aspettavano un avvio del
genere. E intorno cosa sta succedendo? Qualche gruppo ha acceso i motori dell’arca,
qualcun altro ha posizionato le vele, altri ancora hanno armato gli scudi, i
più coraggiosi hanno tentato un arrembaggio di fortuna e hanno fatto esplodere
un ordigno sul ponte di Thunderbound! KABOOM!! <o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Lo speaker
annuncia che fumo è visibile sul ponte di Thunderbound: in 100 e più urlano
vendetta al Barone, non ci avrai mai!!<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Sui due
schermi che abbiamo a disposizione sono visualizzate:<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 11pt;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: 7pt/normal "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">l’Arca delle
Montagne, dove si può verificare il posizionamento di ciascuno dei venti gruppi
siano essi in sala macchine, sul ponte, sul ponte di fuoco…<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin: 0cm 0cm 0pt 36pt; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 11pt;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: 7pt/normal "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Thunderbound
e i settori messi in fiamme e quelli che ancora resistono al contrattacco dei
giocatori<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Mi guardo
attorno, ma è vero? C’è un entusiasmo nell’aria che non si contiene, sembra l’esultanza
che contraddistingue la Resistenza quando i mercantili lasciano indenni il
pianeta Hoth, nell’episodio V di Guerre Stellari. Guardo il Matto, un mio amico
e compagno d’avventure di sempre, fa spallucce come per dirmi: “Ma anche tu
avevi capito che gli dovevamo fare il culo?”. Annuisco un poco imbarazzato, ma
c’è ancora tempo!<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Dietro di me
Milo si difende come può, e Barbi, che si è presentato come un fighetto ad
arbitrare col PC, idem. Ovviamente l’ho preso per il culo e gli augurato che la
batteria lo abbandonasse quanto prima. Così è stato, almeno una delle mie
maledizioni è andata a buon fine!<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Ma torniamo
a Epic: i ragazzi mi hanno portato un caffè, sono le
23:00 passate direi. Seconda missione: dovete rinforzare la sala macchine e
riparare il danno alla nave prima che il fuoco arrivi in cambusa. Presto,
presto…oh! Presto, presto…oh! Fai presto, tiri, ti, rara…<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Non so se
con questo scritto sono riuscito a trasmettere la frenesia e l’energia di Epic,
ma ci ho provato. Mi sono così divertito, che sarei pronto a ripeterlo anche
questo fine settimana. C’è voluta tutta la pazienza di Biso (il coordinatore
dell’area gdr di Play) a raccattarmi per questo evento, perché inizialmente ero
parecchio diffidente. E invece bisogna ripeterlo quanto prima. Grazie Biso,
ogni tanto ne fai anche una dritta! ;)<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Tra le note
finali, <u>sottolineo la sicurezza</u>. Terminato l'evento, verso l'1:30 del mattino, non ce ne siamo andati come dei
barbari, né furtivamente come ladri. Abbiamo recuperato civilmente i nostri
averi e tutti assieme siamo usciti dall’area fiera, verificando di non lasciare
qualcuno indietro.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Epic allora?
Sì, Epico e molto, ma molto bello! Grazie a Tutti veramente: organizzatori,
organizzati e al <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Barone Rajiram </i>che
si è rivelato solo un borioso <i style="mso-bidi-font-style: normal;">cioccapiatti</i> (espressione
modenese per dire “pasticcione”).<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11pt;">Ma soprattutto,
alla prossima!<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 11pt; mso-fareast-language: EN-US;"><o:p> </o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</div>
Mattiahttp://www.blogger.com/profile/00656924041323209649noreply@blogger.com11