mercoledì 25 gennaio 2017

I disturbi del Grognardo: l'autunno del gioco di ruolo

L’autunno è una stagione intermedia che precede l’arrivo del gelido inverno. È quel momento che preannuncia la fine: le foglie cadono, le giornate sono appena tiepide e la notte tende prendere il sopravvento sul giorno. Nella vita di un essere umano è un momento nel quale si possiede oramai sufficiente esperienza per giustificare un certo cinismo di fondo, che non è più quel sentimento nichilista ribelle della giovinezza, ma un consapevole aggregato di storie e vicissitudini.
 
L’autunno del gioco di ruolo non sempre corrisponde ad un’età anagrafica, a volte è semplicemente un’attitudine di alcuni giocatori a “studiare” (più che leggere) i regolamenti e all’ottimizzazione esasperata dei personaggi. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, è un momento che arriva per ogni giocatore stagionato, oramai incapace di prendere seriamente una storia o affezionarsi al proprio personaggio, o che colpisce coloro che giocano troppo di frequente e in svariati gruppi, per i quali l’esperienza che stanno svolgendo è una come tante: la trappola mortale, il negromante di turno, l’oscura entità che viene da un piano parallelo non sono più emozionanti poiché sono divenuti ormai cliché ripetuti e vissuti chissà quante altre volte.

sabato 14 gennaio 2017

Le Recensioni del Grognardo: la 5a Edizione di D&D, prova su strada!

Salve e buon anno a Tutti,

la fine del 2016 e l’inizio del 2017 mi hanno visto abbandonare (in parte) l’ortodossia e abbracciare il nuovo corso, ossia ho iniziato a giocare alla quinta edizione. Il merito di questa apertura va ad un DM giovane e uno di più lungo corso, che mi hanno accolto nei loro gruppi (sappiate che ho invitato questi figuri a dare il loro contributo al blog, un po’ per avere anche un contraddittorio). Quasi per caso mi sono così trovato a vestire i panni di un mago (ahimè un po’ troppo baldanzoso, e quindi già 3 metri sotto terra), di un nobile guerriero e di un abile bardo spadaccino: non celo una certa soddisfazione. Con quasi 10 sessioni sul groppone, in un momento di apertura mentale più unico che raro, ho anche provato ad immaginare la conversione dei personaggi che popolano la serie di avventure oramai quadriennale del mio variegato gruppo dell’Avanzato.

La vera molla, in effetti, è stato l’annuncio dell’uscita di un compendio, meglio dire antologia, di avventure delle edizioni precedenti, tra le quali spiccano “Tomb of Horrors”, “Against the Giants”, “White Plume Mountain” e “Hidden Shrine of Tamoachan”, la cui versione originale è recensita nelle classifiche che trovate su questo blog. Questo libro che dovrebbe riportarci agli antichi fasti si chiama “Tales of the Yawning Portal” ossia “Racconti dal Portale Sbadigliante”, riferendosi ad una famosa taverna nel cuore di Waterdeep, dove evidentemente se ne sentono di tutti i colori! La copertina, che pare particolarmente azzeccata, mostra l’oste intento ad ascoltare le peripezie, rappresentate come pensieri sfuocati alle sue spalle, che gli avventurieri (noi in questo caso, fuori campo) millantano. Geniale!