domenica 26 gennaio 2014

Le edizioni di D&D, la FIAT 500 e la Volkswagen Golf

Ogni volta che esce una nuova edizione di D&D si aprono forum su forum nei quali si disquisisce della bontà del nuovo prodotto rispetto a quanto già si possedeva.
Se da un lato è vero che molti amano i cambiamenti, queste transizioni, anche nel caso di sistemi più moderni, fanno sì che alcuni decidano di non abbracciare il nuovo corso.

Le domande che un giocatore nato sotto una qualunque edizione, all’uscita della successiva, si pone normalmente sono:

1. E’ proprio necessario che io, dopo essermi letto la Treccani del gioco di ruolo (e aver risparmiato sui soldi della merenda per comprarmi tutti i manuali), debba riprendere in mano l’abecedario e sillabare i rudimenti su di una nuova triade (Player’s Handbook, Dungeon Master’s Guide e Monster Manual)?
2. E’ sempre D&D, no? Allora non dovrei essere in grado di utilizzare il materiale di supporto che uscirà con qualche minima modifica?

lunedì 20 gennaio 2014

D&D, ET e Ralph Supermaxieroe

Quando avete visto giocare di ruolo la prima volta? Ve lo siete mai chiesto? Quale è stata la scintilla che vi ha portati a provare voi stessi? Siete stati introdotti da un amico o qualche messaggio subliminale, passatovi davanti agli occhi, vi si è piantato nel cervello in età infantile turbandovi fino a che non siate stati in grado di trovare un manuale delle istruzioni?

Personalmente faccio risalire la mia la prima volta al 1982, avevo 7 anni, quando i miei genitori mi portarono a vedere ET al cinema. Se rammentate, i primi quindici minuti del film si aprono con Elliot, suo fratello Michael e gli amici di quest’ultimo che siedono attorno al tavolo intenti a giocare a qualche stravagante gioco di società.
Quel frammento di film credo sia rimasto impresso in molti di noi, un seme che si è depositato senza aver prodotto, per diversi anni, alcun  germoglio. Ovviamente ero piccolo per raccogliere lo spunto.

sabato 11 gennaio 2014

Le epoche di Dungeons&Dragons

Scritto l’articolo di presentazione del blog, mi chiedevo dove puntare la mia attenzione. Ho diverse idee per la testa: recensioni di materiali perduti, aneddoti di gioco, scansioni di articoli di fanzine che meritano di avere uno spazio nel web sperando di non violare una qualche legge sulla privacy e altro ancora.

Non si può partire tuttavia senza parlare un po’ delle varie anime di Dungeons&Dragons. Le teorizzazioni che vado a descrivere non sono farina del mio sacco, ma le ho ricavate da blog di vecchi giocatori (la generazione del primo D&D). Principale ispiratore è James Maliszewski, autore di Grognardia”, e sostenitore di un Rinascimento della Vecchia Scuola di D&D. James non scrive più sul suo blog da qualche tempo, causa un lutto che ha colpito la sua famiglia, ma ha lasciato tante belle riflessioni sul nostro hobby preferito. 
Non posso dire di condividere tutto, probabilmente perché sono un figlio della seconda edizione di AD&D, tuttavia credo che partirò dal suo post "The Ages of D&D" per dibattere quest'argomento.

mercoledì 8 gennaio 2014

Grognard, un veterano alla ricerca delle sue origini.

Salve!

Vi chiedete dove siete capitati? Me lo chiedo anche io mentre scrivo queste righe. Mi domando, in effetti, quale taglio dare a questo blog.
I giocatori di ruolo sono una nicchia degli amanti dei giochi cosidetti intelligenti, una specie rara alla stregua, per mantenerci all'interno dei confini nostrani, del lupo italiano. Decimati da virus sempre più potenti che si sono chiamati via via: giochi di carte collezionabili, giochi per il computer, MMORPG, console di ultima generazione e compagnia bella, i giocatori di ruolo ricercano esseri del proprio branco non più solo per canali reali, ma anche virtuali.
Sono così nati i blog: luoghi dove ci sfoghiamo e sostanzialmente parliamo da soli. La penna, del resto, è lo strumento che più di qualunque altro aiuta a rivelare l’animo e la psiche. Vi ho quindi svelato il motivo di questo blog, dove vorrei filosofare sul gioco di ruolo e della mia personale visione di questo passatempo.