venerdì 14 settembre 2018

Gli sproloqui del Grognardo: Il giocatore aggiunto

Il giocatore aggiunto è l’amico del cugino dell’amico che non vedi da un po’ di tempo ed è stato raccattato dopo aver telefonato a tutti gli ex-giocatori che conoscevi. Essendo tu un rpgaholic, avendone la possibilità, ti giocheresti anche la pergamena del raise dead pur di non saltare la sessione bi-settimanale, ma, sfortunatamente, su questo piano non funziona e quindi vieni a patti col figuro che, complice la speranza di mangiarti addosso e scroccarti pizza e birra, arriva puntuale a casa tua come un beagle quando c’è da andare a caccia.

Adesso sappiatelo, va bene aver voglia di giocare, ma se pur di raggiungere il mitico numero di 4 persone più DM siete disposti a vendere l’anima ad Asmodeus, andrete comunque incontro a cocenti delusioni. Già, perché il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.


Il pericolosissimo essere! CR30!
Il giocatore aggiunto in realtà non è un novellino, ma semplicemente un desaparecidos. Giocava già negli anni ’80 con la vecchia scatola rossa, ma sai, lo studio, la figa, la droga, il lavoro, la moglie, i bambini, la figa (vuole ripeterlo come rafforzativo) l’hanno tenuto lontano dai tavoli da gioco. Nonostante sostenga di possedere il phisique du role, in realtà appena gli mettete sotto il naso la scheda dell’edizione più recente comprende subito che, mentre lui andava a figa, qualcun altro lavorava e ammodernava il sistema aggiungendo un rivolo di dettagli e poteri che Ingellis si sarebbe rifiutato di tradurre. Lui però finge. Tenta la faccia da Texas Holdem e dice che, vabbè, la base è sempre quella, che ci vuole? Il ché ha un senso e un po’ vi tranquillizzate, anche perché giocate con gli stessi personaggi da quasi 4 anni, fate tanto roleplaying e il regolamento è solo un contorno. Ormai siete un corpo unico, vi muovete in simbiosi e tenete alla testa del vostro alter ego più che alla salute della suocera, prova ne sia che evitate gli scontri quasi D&D fosse il Richiamo di Cthulhu. Non importa se siete del 10° livello, il vostro DM è un sadico e non chiava da 6 mesi, quindi ha il testosterone di un quindicenne che gli annebbia la vista, tant’è che l’ultima volta che avete giocato ha confuso il paragrafo che dice: “siete attaccati da 25 gnoll” con “siete attaccati da 25 troll”. Vaglielo a spiegare a sua santità, il DM! Siete entrati nella stanza da buon cristiani e usciti che bestemmiavate come degli eretici, ma ne siete usciti. Avete però capito l’antifona e fino a quando il DM non si sarà svuotato un attimo, sarà meglio stare in campana.

Passate allora allo step successivo che è la doverosa intro al giocatore aggiunto, mentre il DM, che pare aver nasato l’aria, affila i dadi dietro lo schemo e già ammonisce: “stasera tiro tutto pubblicamente”. Gli spiegate che state attraversando il pericolosissimo paese dei giganti dei ghiacci, con i quali non volete aver nulla a che fare, perché è semplicemente un territorio cuscinetto per il pacifico regno di Dove, dove un re un po’ freak ha finalmente liberalizzato la prostituzione e le droghe leggere. Dopo tanto peregrinare, volete dare un po’ di dignità alla campagna e chiuderla come si dovrebbe. Meno castelli e più gnocca!

Il giocatore aggiunto annuisce e pare capire, anche se vi informa che un luogo del genere esiste davvero e si chiama Amsterdam. Vabbè dai, gli dite, questo è il nostro momento di svago, l’allineamento delle nostre ragazze/compagne/mogli balla tra il CN e l’LE, e pensano ancora che giochiamo a “soldatini”, figurati se gli parliamo di Amsterdam!

Ma bando alle ciance, iniziamo! Il DM vi inizia a descrivere la gelida a profonda gola di ghiaccio, scivolosissima, dove ogni passo vi costa cautela e fatica. “Silenziosi”, dite voi, sottovoce, per creare atmosfera. Da lontano, riprende sua Santità: “potete udire potenti voci baritonali discutere in una lingua gutturale, che spaventa al solo udirla.” Trattenete il fiato. Tutti. Tranne lui. Il giocatore occasionale si aggiusta gli occhiali, ha assimilato tutte le informazioni della scheda personaggio ed è più instabile di un neutrone libero in un nucleo di Uranio. Se non sbava, oscilla la testa come un muflone in amore quando fiuta l’odore di un altro maschio nel suo territorio. “Carico!” dice. Vi guardate allarmati. “Cosa?” gli chiedete allibiti. “Che c’è? Carico. Suvvia, ho un PG con 100 Punti Vita, fatemelo provare un attimo!” Intuite con terrore ciò che sta accadendo, il giocatore aggiunto ha un empatia col suo PG pari a quella di Rocco a Praga nei giorni storti e temete segretamente si sia dato al MMORPG, Diablo o altre cagate del genere, traformandosi in un topo da PC. Provate a dissuaderlo, ma il suo barbaro/ranger già corre come Forrest Gump alla meta e il DM lo asseconda, che ognuno è libero di fare quello che desidera, è il bello del gioco…

Ovviamente quella sera si tiene la gran riunione di condominio dei giganti, e il dibattito, già acceso, verte sulla spartizione dei millesimi del riscaldamento non più centralizzato. Figurati se un nano stronzo gli va anche a rompere i coglioni!

Morale: attenzione a chi invitate a casa vostra o nel vostro gruppo, non potrebbe comportarsi benissimo.

Nota: ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale.

9 commenti:

  1. :D
    Gran pezzo, per fortuna non mi è mai capitato di avere a che fare con soggetti del genere!

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    1. Ciao Luca,

      Diciamo che è un collage di situazioni alle quali ho assistito.

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  2. Il giocatore occasionale è sempre molto pericoloso! Gran bel pezzo Mattia, complimenti! Mi mancava un tuo aggiornamento sull'Orto!

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  3. Bellissimo!
    Da notare che, se criticato per la sua sconsideratezza, il giocatore occasionale tirerà fuori delle scuse del tipo "ho giocato il mio personaggio" "ho seguito il mio allineamento", come se gli altri, che giocano da dieci anni lo stesso PG, siano dei dementi che non sanno cos'è il gioco di ruolo...

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  4. Ehi, funziona! Saranno sei mesi che cerco di commentare e mi blocca la pubblicazione.
    Un saluto da Pennymaster

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    1. Ciao Enrico, grazie per la visita e scusa se commento con ritardo. Ho mille impegni ultimamente e dimentico di aggiornare il blog di quando in quando.

      Ritornerò! Lo devo ad un amico, eheh!

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