venerdì 13 dicembre 2024

La nuova vita di Dungeons&Dragons versione Mentzer!

Ben ritrovati,

di recente mi è capitato di leggere su Facebook un commento che mi ha lasciato attonito. In  corrispondenza a un post che pubblicizzava una webzine gratuita, - nei suoi articoli parlava di D&D 5.5 - un utente si esprimeva così:

“D&D finisce con la 3.5”.

Tralasciando il fenomeno dei commenti sempre più sgradevoli sulle piattaforme social – basti guardare la pagina italiana di D&D dove sono annunciate le uscite, che pullulano di critiche alle traduzioni provenienti da novelli e autoproclamati Gianni Celati - ovviamente ho strabuzzato gli occhi e mi si sono seccate le fauci. Il motivo è ovvio. Chiunque mastichi un po’ di gdr sa che la cosa più vicina a Dungeons&Dragons sono i numerosi retrocloni presenti sul mercato. Uno per tutti, forse il più celebrato in Italia, è Old School Essentials localizzato da Need Games, che si rifà al D&D base in versione Holmes: la cosiddetta B/X.

La verità è una e una sola: dal 2000 in avanti nessuno ha più giocato veramente a Dungeons&Dragons.

giovedì 26 settembre 2024

Modena Play che trasloca a Bologna e i Settembre dell'Innocenza (Stand by me)

"Non riuscirò mai ad andarmene da questo posto, vero Gordie?"
"Puoi fare tutto, basta volerlo."
(Stand by me - Ricordo di un'estate)

Salve a Tutti,

è notizia di ieri che Modena non vedrà una nuova edizione di Play nel 2025. Per ragioni di opportunità, spazi, logistica e quant’altro si trasferirà nel quartiere fieristico del capoluogo di regione. A Modena sarà invece organizzato un nuovo evento, che si chiamerà “Play in the City”. È un bene? È un male? Lo diranno la prossima edizione e quelle successive (diamogli tempo, non è detto che sia subito un: “buona la prima!”).

In una visione di crescita di una fiera sempre più popolare e amata, pare logico ampliare i propri orizzonti. L’obiettivo, a mio modo di vedere, è quello di offrire ancora di più, potendo sfruttare una maggiore capienza dei locali. Del resto, se vogliamo andare a rivedere gli albori delle convention alle quali si ispirava ModCon – la progenitrice di Play - sono state sempre piuttosto itineranti. Nascono dove esiste uno zoccolo duro di appassionati, ma poi trovano altre collocazioni più adatte ad accogliere il pubblico dei grandi eventi. Gen Con esordisce nel 1968 a Lake Geneva - la cittadina dove viveva Gary Gygax –  quindi si sposta nel 1985 a Milwaukee, dove rimane fino al 2003. Ora la proprietà di Gen Con è di Hasbro e la convention più famosa del mondo è parcheggiata a Indianapolis.

giovedì 25 luglio 2024

Dragonbane ovvero fantasy estivi per vacanzieri annoiati!

Buongiorno a Tutti,

dopo dieci anni di gioco intenso, siamo prossimi all’uscita della nuova edizione di D&D. Secondo programma gli scaffali si dovrebbero riempire a fine Settembre, con una piccola tiratura - 3.000 copie circa - disponibile già durante la Gen Con agostana.

I momenti di transizione sono spesso occasione di riflessione, e ciò capita – guarda caso – d’estate.

Da ragazzi i mesi della pausa scolastica erano il momento principe del gioco e dello stare assieme. Complice il caldo si passavano tutti i pomeriggi a costruire storie e tramare grandi imprese. Occupavamo impunemente a rotazione – a ben ricordare erano sempre gli stessi ad offrire ospitalità – il giardino di qualche amico e giocavamo fino a sera all’ombra di alberi generosi. Era il momento delle eroiche imprese, ma anche delle clamorose disfatte.
Il TPK tuttavia era una sorta di ossigeno, occasione di rinascita e di nuove proposte. Non è vero - almeno non lo era per noi -, che azzerato il party si cancellava la scheda e si ripartiva con una nuova sequenza di tiri di dado per le caratteristiche. Quello succedeva se a cadere erano i personaggi solo di uno o due giocatori. Invece se era avvenuta l’ecatombe, se i cattivi avevano trionfato, era allora il momento di rifiatare e valutare qualche nuova proposta: «Sapete, ho questo gioco che non abbiamo ancora provato…» «Ah, sì? Dai, figo, facciamolo!».
Così si alternavano titoli che ci trasportavano in nuove ambientazioni, epoche e situazioni. Aprivamo i nostri orizzonti apprendendo sistemi regolistici alternativi, che scatenavano accese discussioni serali su cosa fosse meglio e peggio rispetto all’amato D&D. Come sapete anche voi sono discussioni che non hanno mai avuto una vera e propria conclusione.

Come ho scritto in un altropost, il vero giocatore è un grande filosofo in cerca del sistema ideale. Oltre a ciò è ossessionato dalla ricerca delle emozioni che gli provocarono le prime avventure, sensazioni per certi versi associabili alle farfalle nello stomaco che elargivano le cotte adolescenziali.
E così sono a narrare del mio ennesimo flirt.
Come si fa con gli amici condividerò le sensazioni che il nuovo incontro ha causato. E non è vero che non si fanno confronti tra i diversi partner, anzi. Sappiamo benissimo cosa ci è piaciuto – magari amiamo ancora - di ognuno di essi, solo non sta bene dirlo. Questo però è un blog Vecchia Scuola, che non teme di essere criticato per abitudini che andrebbero dismesse o impopolari. Al contrario.
Così state per sorbirvi anche i torbidi dettagli di un amore che non ho ancora consumato, ma ho intenzione essere la mia storiella estiva. Come tutti gli amori dove ancora non si è arrivati all’amplesso, è in fase di idealizzazione. Potrebbe quindi essere che tra qualche mese ve ne racconti peste e corna. Al momento attuale tuttavia ne sono affascinato e quindi prendete le righe che seguono per quello che sono, vi ho avvisato.

venerdì 19 aprile 2024

Ho provato Pasión de las Pasiones!

Salve,

Ieri sera ci siamo trovati a giocare Pasión de las Pasiones. Si tratta di un gioco di ruolo che ha lo scopo di riprodurre un copione delle telenovelas sudamericane. Il motore regolistico è quello di Power by the Apocalypse, lo stesso di Dungeonworld per intendersi. 

Tutti i giochi di ruolo basati su questo sistema, a mio parere, hanno alcune caratteristiche comuni: 

  • Richiedono una preparazione minima da parte del Master,
  • Non necessitano conoscenza alcuna del regolamento da parte dei giocatori
  • Sono ottimi per essere giocati con casual gamers
  • Performano ottimamente in sessioni di due ore
  • Sono adatti a brevi campagne di massimo cinque/sei sessioni, limite dopo il quale l’esperienza del plot può dirsi compiuta

Nello specifico Simone, il nostro regista, ci ha catapultato a Bollywood. A ognuno di noi è stato assegnato un archetipo: il bel tenebroso, il gangster, il cavaliere, la femme fatale, ecc. Definite le relazioni tra i personaggi, eravamo pronti al debutto in scena. La sessione si apre con la sigla che precede l’episodio, il 352° della serie televisiva.

lunedì 25 marzo 2024

Avanzamento e Punti Ferita in Original D&D

Cari Tutti,

Ogni tanto capita di leggere un articolo su qualche blog che, anche dopo tanti anni, fa  riflettere su come alcune meccaniche consolidate potessero, in origine, declinarsi in maniera differente.

In questo articolo di Grognardia si interroga su come funzionasse il tiro per i Punti Ferita in OD&D, il primo Dungeons&Dragons messo in circolazione in maniera semi amatoriale da Gygax e Arneson. Capita a proposito perché quest’anno la Wizard ha in programma un altro libro sulla storia di D&D, scritto da Jon Peterson - il blogger di Playing at the World - probabilmente lo storico più accreditato in materia. Il libro si chiamerà The Making of Original Dungeons and Dragons: 1970 -1976.

Ad ogni modo, dicevamo, come funzionava l’avanzamento di livello per quanto concerne i Punti Ferita? Domanda che sorge spontanea guardando, ad esempio, la tabella di progressione del Combattente/Fighting-Men.


venerdì 26 gennaio 2024

26 Gennaio - Il compleanno di Dungeons and Dragons

L’ultima domenica di Gennaio, anche se ormai molti dicono che esiste una data precisa: il 26 Gennaio, è una data importante per tutti i giocatori di ruolo. Stando infatti in quanto riportato sul blog di Jon Peterson - probabilmente lo storico più accreditato di Dungeons and Dragons - questo è il giorno nel quale festeggiare il compleanno del gioco di ruolo capostipite di un  genere.

In questo articolo del blog Playing at the World, scritto nel 2014 per l’anniversario dei 40 anni del gioco, se ne ripercorrono le tappe della pubblicazione. Ho deciso di tradurlo integralmente in modo che sia disponibile anche ai non anglofoni.

Oltre ad augurarvi una piacevole lettura, sarebbe bello che coloro che leggeranno queste righe lasciassero una loro testimonianza, raccontando un breve aneddoto del loro primo incontro con D&D.

Il mio avvenne nel 1989, passeggiando per le vie del centro di Modena. Lungo corso Canal Chiaro, all’ombra dei portici, esisteva allora un grande negozio di giocattoli, Campioli. In una delle vetrine laterali erano esposte tre scatole di colori diversi: una rossa, una blu e una verde acqua. Tutte raffiguravano dei guerrieri, colti nell’atto della battaglia. Sfidavano enormi draghi dello stesso colore della confezione, che ospitava quello strano gioco da tavolo privo di tabellone. L’avete capito tutti: si trattava della versione Mentzer di D&D base. Ignoriamo come a tredici anni si possa rimanere fulminati da visioni del genere, sono avvenimenti che in qualche modo modificano il corso e le abitudini di una vita.

La generazione degli anni ’70 è stata numerosa. Come accadeva allora i miei vicini di casa erano anche i miei amici, compagni di gioco e di cortile. Curiosamente avevamo tutti una passione sfrenata per il fantasy. A dimostrazione di ciò, durante gli anni delle scuole medie, avevamo fatto incetta dei libri game, targati EL edizioni. Fu quella la scuola che ci permise di scrivere le nostre prime avventure, totalmente libere e slegate da un regolamento. Erano sfide uno contro uno, dove un partecipante conduceva il gioco e l’altro vestiva i panni dell’esploratore.

domenica 14 gennaio 2024

REF5 - FORGOTTEN REALMS - Lords of Darkness e la scomparsa di Jennell (Paul) Jaquays

Salve a Tutti,

scrivo questo post di getto, perché ieri sono venuto a sapere della scomparsa di un'autrice che ha tracciato un segno, e mi ha permesso - da giocatore - di toccare il terreno di una nuova maturità creativa.
Se devo tanto a George R. R. Martin, tra chi mi ha preso per mano nel rinnovato interesse per il fantasy e il GdR è doveroso citare Jennell Jaquays, nata Paul. 
Non ho voglia di entrare nelle vicende personali di Jennell, ma per comprendere quello che ha scritto, e siccome non tutti sono cultori sfegatati di D&D, bisogna pur chiarire che nasce uomo, ma vive un'identità che non sente propria. Per fortuna, durante la sua esistenza riuscirà a sbocciare in quello che si sentiva realmente di essere.
La seguivo da anni su Facebook e mi era capitato di scriverle almeno un paio di messaggi per ringraziarla del suo contributo al compendio REF5 - Lords of Darkness (1988), nel quale si trovano due scenari partoriti dal suo ingegno: Ghouls and Ghasts e Mummies.