mercoledì 15 marzo 2017

Le zuppe della casa del Grognardo: sui ceppi nanici scordati in 5a edizione

Salve,
 
 
nella sempre illuminata ricerca del bello, ieri ho assistito al concerto dei Baustelle a Bologna. Pieni di omaggi per gli anni ’80, dopo le sinfonie di “Fantasma”, tornano più pop che mai. Ma l’immagine che mi porto dietro non riguarda il gruppo, bensì è quella di una ragazzina che gli ultimi venti minuti di spettacolo non ce l’ha più fatta, ha abbandonato le comode poltrone dell’Europa Auditorium  e si è messa a saltare come un grillo sotto al palco. Tempo un minuto si era scatenata una bolgia danzante. Bellissimo. Confesso di avere una mezza idea di replicare a Reggio Emilia l’8 Aprile.
 
L’emozione è spesso un sentimento collettivo, tanto travolgente e trascinante quanto condivisa. Mi capita di trascendere nelle goliardate con gli amici, alle partite di pallone, ai concerti e al tavolo da gioco. Che ci volete fare, siamo animali sociali: la bevuta solitaria e sintomo di tristezza, la bevuta in compagnia di festa; la partita alla tv fa imbestialire la compagna, la partita allo stadio la porta a inveire contro l’avversario; una canzone in solitudine è un momento riflessivo, in compagnia è un’onda emotiva trasversale.
 
E come possiamo definire un’esperienza di gioco di ruolo, come li classificano oggi, davanti alla Playstation o al PC rispetto alla loro versione carta e penna? Mi limito a dire che il secondo pare un momento più sociale.


 
Amore e Violenza, un tour sotto il metro e cinquanta?
Non ho dati sui quali basare le mie affermazioni, ma è interessante notare come molti giocatori di ultima generazione vengano dall’intrattenimento video-ludico e quindi provino la versione cartacea. Veramente tanti sono gli amanti del PC tra quelli che ho avuto modo di conoscere recentemente. Ciò stride se paragono alla formazione del mio gruppo origine, costituito da persone che al PC ha sempre dato poca importanza e ha finito a laurearsi per lo più in materie umanistiche. Pensate che solo uno di noi, a 20/21 anni, possedeva un 486, gli altri erano praticamente illetterati informatici. Noi si leggeva dei gran libri, si ascoltava dei CD e si giocava in compagnia, felici di non doverci cimentare in Eye of Beholder, Baldur’s Gate e simili.
Sì, lo confesso: sono un luddista del gdr, che apprezza la parte informatica che sbriga la burocrazia della compilazione della scheda, ma non ama vedere computer portatili posati sul proprio tavolo da gioco.
 
Questa prefazione, come al solito, ha poco a che vedere col tema prettamente tecnico esposto sotto dove si parla di nani, se non il fatto che l'ultimo album dei Baustelle si intitola "L'amore e la Violenza" . Durante il processo di conversione alla 5° edizione ci è toccato di valutare anche la migrazione di un nano “Sundered”, ossia di quelli che si sono separati dal ceppo originario e vivono alla luce del sole. Il regolamento non li prevede, così come non prevede i nani delle profondità (Deep dwarves). Ecco che allora ci siamo dovuti tirare su le maniche e produrre un'altra bordata di regole casalinghe. Chissà, magari vi interessa…
 
 
 
Nani Scossi (Sundered Dwarves)
 
 
Esiste un ceppo di nani che, differentemente dagli stereotipi, vive alla luce del sole. I loro progenitori sono forse nani dei colli o dei monti che per qualche motivo abbandonarono le antiche dimore. Non trovando rifugio nelle profondità della terra, si adattarono alla vita all’aria aperta, spesso integrandosi in comunità umane, dove i loro talenti nella fucina o nell’artigianato erano grandemente apprezzati.
 
Col tempo, questo stile di vita contribuì alla perdita di molte delle loro tradizioni e orgoglio razziale, fatto evidente e constatabile in particolare nella loro progenie. In genere sono più slanciati degli altri nani e possono toccare facilmente la vetta del metro e 50 cm, sono chiari di carnagione e spesso scuri di capelli e occhi.
 
Un nano di montagna guarderà sempre ad un nano scosso come ad una caricatura dei valori fondanti della sua cultura. In realtà molti di questi esuli sono riusciti ad addolcire il temperamento nanico, grazie al contatto con gli umani, mantenendo tuttavia intatti i più importanti segreti dell’artigianato, anzi spesso la vicinanza delle altre razze ne ha accresciuto il sapere.
 
 
I nani scossi possiedono tutte le abilità comuni ai nani con le seguenti eccezioni:
·         Non possiedono Dwarven Resilience
·         Non possiedono Stonecutting
·         Non possiedono Tool Proficiency
 
 
Quelle che seguono sono invece abilità distintive dei nani scossi:
·         +1 al punteggio di Forza
·         Tool Expertise: strano a dirsi i nani scossi hanno evoluto, grazie all’integrazione con la nuova comunità che li ospita, le tecniche tradizionali di artigianato nanico. Per questo motivo possono assegnare un’Expertise in un attrezzo a loro scelta.
·         Dwarven Combat Training migliorato: fuoriusciti dal clan questo ceppo di nani ha dovuto affrontare le avversità del mondo senza la protezione dei suoi simili, quindi oltre alle armi tradizionali naniche hanno appreso l’utilizzo di molte armi da tiro. I nani scossi hanno Proficiency in Heavy Crossbow, Hand Crossbow, Net e le light armor
·         Saving Throw Proficiency: i nani scossi possono scegliere un Tiro Salvezza al quale applicare il bonus dovuto alla Competenza del livello. In sostanza una volta selezionata la Classe essi avranno tre Tiri Salvezza con Proficiency, ciò è dovuto alla loro adattamento al contesto nel quale si sono stabiliti.
 

Nani delle Profondità (Deep dwarves)
 
I nani delle profondità vivono le vere profondità della terra. Lì si sono rifugiati per fuggire qualche cataclisma, invasione nemica o forse l’inimicizia di altri clan nanici. La loro altezza varia tra il metro e venti e il metro e venticinque centimetri  per circa 55 kilogrammi; hanno ossa spesse, ma in genere paiono più gracili rispetto ai nani più comuni. La carnagione è olivastra, hanno grandi occhi chiari, ma privi di lucentezza, e capelli rossi o biondi. Anche le donne portano lunghe barbe come gli uomini (negli altri ceppi nanici, spesso le donne si radono).
 
È molto raro vedere un nano delle profondità in superfice, quando ciò accade c’è un fine particolare a spingerli. Possono essere in buoni rapporti con gli altri nani, come coltivare gli antichi livori che causarono la separazione dei ceppi.
 
I nani delle profondità possiedono tutte le abilità comuni ai nani con le seguenti eccezioni:
·         Tool Expertise: essi hanno competenze più rozze di manifattura, di solito i livelli inferiori dei sotterranei sono più simili a miniere che agli abituali saloni nanici. I nani delle profondità badano più al sodo, che al bello.
·         Darkvision: hanno una versione potenziata di questo potere, vedi sotto per dettagli
 
 
Quelle che seguono sono invece abilità distintive dei nani delle profondità:
·         +1 al punteggio di Costituzione
·        Superior Magic Resistance: sono estremamente resistenti ad ogni forma di magia, ciò si esemplifica ad un Vantaggio a qualunque Tiro Salvezza verso incantesimi. Se l’incantesimo prevede la possibilità di ottenere il dimezzamento dei danni e il nano effettua col Vantaggio due Tiri Salvezza positivi non subisce danni.
·         Superior Darkvision: identico all’abilità dei Drow
·         Sunlight Sensitivity: identico all’abilità dei Drow

11 commenti:

  1. In mancanza di altre cose più intelligenti da scrivere ti chiedo: credi che "L'Amore e la Violenza" sia un omaggio all'album dei Diaframma "Sesso e Violenza"?

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    1. Ciao Luca,

      ussignùr, domanda difficile. Di sicuro la scena indie ha a cuore i Diaframma, ma trovo le sonorità molo differenti. Poi quando mai i nani hanno fatto sesso?

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    2. "quando mai i nani hanno fatto sesso?"
      Internet non è solo giochi di ruolo, buona caccia ;)

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    3. Spero che quest'anno riusciremo a beccarci a Modena. Io ci sarò sabato dalle 12:30 circa fino alle 18 (credo).

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    4. Allora forse finalmente ci si vedrà, io sarò impegnato solo in serata per l'evento "Epic".

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  2. One of my favorite characters was a dwarf that had been taken from his people; he had no idea where he was from, but always made up these stories, or maybe they were racial memories? about how much better it was. He was a tragic character but still fun to play, dwarfs are cool like that.

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    1. Hello Ripper!

      You caught me flat footed! ;)
      I did not expect you were reading any article in Italian, especially regarding 5th edition.

      To be clear, AD&D is still my preferred game, but we are planning a few sessions with a full women party and another group of teenagers. There are some constrains to take in consideration before have them sitting at the table: an Italian (and free) version of the rules is mandatory! Unfortunately there is no Italian pdf version of 2nd edition, while here in Italy a guy completed the translation of the latest incarnation of D&D and shared the pdf for free (according to the current legal constraints decided by WoftC).
      I am now working on the tuning of the rule set, in fact is possible to change a bit the way the edition is working with some suggestions taken from DMG. And obviously I am adding some custom rules and race options.

      Take care!

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  3. Hey, it's all D&D, right? I like your blog, you've got great things to add to our humble community. I know that I should comment more, just to let you know that I am out here, enjoying your work :)

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    1. Yes,

      indeed it is! You know, if it true for an American, for an Italian talking about D&D, especially old editions, is like putting a message in a bottle, throw it in the Pacific, and hope somebody will read it to rescue you. So is always good to know there is somebody out there listening to you.

      It is also true there is a red string connecting all editions (I have never tried 4th edition, so I might be wrong in that case): the cultural background is the same. Right now I need to tell you that, despite I am enjoying it, as a player (although I played several sessions as a player, I have not run one yet 5th Edition as a DM; all the material I am putting together is for preparation) the impression I have is of a game more alike Heroquest than AD&D, maybe is the habit of new DMs to draw the room in detail and move miniatures counting the squares…
      Before coming to a conclusion I would like to try it my own way, in fact there is a good chapter in the DMG that suggests how to tweak a bit the rule set, cutting short/long rests, changing Initiative rules etc.

      Anyway, my debut as a DM will be the 1st of April: there is a Con in my Con in my city called “Play”. I will be part of the staff running a common quest for 100 players written for the Adventures League. I hope to write a report of that event.

      Take care!

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  4. I can't wait to read it. Good luck, at the Convention :)

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