Ogni volta che esce una nuova
edizione di D&D si aprono forum su forum nei quali si disquisisce
della bontà del nuovo prodotto rispetto a quanto già si possedeva.
Se
da un lato è vero che molti amano i cambiamenti, queste transizioni,
anche nel caso di sistemi più moderni, fanno sì che alcuni decidano di
non abbracciare il nuovo corso.
Le domande che un giocatore nato sotto una qualunque edizione, all’uscita della successiva, si pone normalmente sono:
1. E’
proprio necessario che io, dopo essermi letto la Treccani del gioco di
ruolo (e aver risparmiato sui soldi della merenda per comprarmi tutti i
manuali), debba riprendere in mano l’abecedario e sillabare i rudimenti
su di una nuova triade (Player’s Handbook, Dungeon Master’s Guide e
Monster Manual)?
2. E’
sempre D&D, no? Allora non dovrei essere in grado di utilizzare il
materiale di supporto che uscirà con qualche minima modifica?