Quando
avete visto giocare di ruolo la prima volta? Ve lo siete mai chiesto?
Quale è stata la scintilla che vi ha portati a provare voi stessi? Siete
stati introdotti da un amico o qualche messaggio subliminale, passatovi
davanti agli occhi, vi si è piantato nel cervello in età infantile
turbandovi fino a che non siate stati in grado di trovare un manuale
delle istruzioni?
Personalmente faccio risalire la mia
la prima volta al 1982, avevo 7 anni, quando i miei genitori mi
portarono a vedere ET al cinema. Se rammentate, i primi quindici minuti del film si aprono con
Elliot, suo fratello Michael e gli amici di quest’ultimo che siedono attorno al
tavolo intenti a giocare a qualche stravagante gioco di società.
Quel
frammento di film credo sia rimasto impresso in molti di noi, un seme
che si è depositato senza aver prodotto, per diversi anni, alcun
germoglio. Ovviamente ero piccolo per raccogliere lo spunto.
Steve (GM): 5
Mike: Oh, great...
Steve: You got an arrow right in the chest and you’re out ten melee points.
Greg: Don’t worry about it Mike, I got Resurrection - I’ll bring you back.
Mike: I’m already one of the undead Greg, I can still throw death spells, huh Steve?
Greg: Just tryin’ to help you out man, don’t be so cranky.
Other kid: How about throwing a spell Order The Pizza Man? Order that pizza man, get it, huh?
Elliot: Well I’m ready to..now to..play - I’m ready to play now you guys.”
Someone: We’re in the middle Elliot. You can’t just join any universe (”Any Universe”?) in the middle.
(Some banter...)
Elliot: Mike? ...Mike?
Mike: You have to ask Steve, he’s Game Master. He has absolute power.
Elliot: Steve?
Steve: Gonna wait for the pizza first.
Elliot: Then I’m in?
Steve: Yeah, you’re in. Figure out your strategy because you’re playing after Greg.
...(Some banter)...
Mom: So how do you win this game anyway huh?
Steve: There’s no winning, it’s like life, you don’t win at life.Greg: Money helps.
Steve: Yeah, but...
Mike: Oh, great...
Steve: You got an arrow right in the chest and you’re out ten melee points.
Greg: Don’t worry about it Mike, I got Resurrection - I’ll bring you back.
Mike: I’m already one of the undead Greg, I can still throw death spells, huh Steve?
Greg: Just tryin’ to help you out man, don’t be so cranky.
Other kid: How about throwing a spell Order The Pizza Man? Order that pizza man, get it, huh?
Elliot: Well I’m ready to..now to..play - I’m ready to play now you guys.”
Someone: We’re in the middle Elliot. You can’t just join any universe (”Any Universe”?) in the middle.
(Some banter...)
Elliot: Mike? ...Mike?
Mike: You have to ask Steve, he’s Game Master. He has absolute power.
Elliot: Steve?
Steve: Gonna wait for the pizza first.
Elliot: Then I’m in?
Steve: Yeah, you’re in. Figure out your strategy because you’re playing after Greg.
...(Some banter)...
Mom: So how do you win this game anyway huh?
Steve: There’s no winning, it’s like life, you don’t win at life.Greg: Money helps.
Steve: Yeah, but...
Una traduzione appropriate sarebbe potuta essere:
Steve (GM): 5
Mike: Oh, fantastico…
Steve: Ti arriva una freccia dritta dritta nel torace e perdi dieci punti ferita.
Greg: Non preoccuparti Mike, ho Resurrezione – ti riporterò in vita io.
Mike: Sono già uno dei non-morti Greg, posso ancora lanciare incantesimi di morte, giusto Steve?
Greg: Volevo solo aiutarti bello, non prenderla male.
Altro bambino: Cosa ne pensate di lanciare l’incantesimo “Chiamiamo la pizza da asporto”? “Chiamiamo la pizza da asporto”, capito, no?
Elliot: Beh, sono pronto per.. adesso per… giocare – vorrei giocare adesso ragazzi.”
Qualcuno: Siamo a metà Elliot. Non ci si può aggiungere ad una storia nel suo bel mezzo.
(qualcuno prende in giro Elliot)
Elliot: Mike? ...Mike?
Mike: Devi chiedere a Steve, è lui il Maestro del Gioco. Ha l’assoluto potere.
Elliot: Steve?
Steve: Aspettiamo che arrivi la pizza.
Elliot: Poi posso giocare?
Steve: Sì, poi puoi giocare. Comincia a pensare alla tua strategia perché giochi dopo Greg.
...(qualcuno scherza)...
Mamma di Elliot e Mike: Quindi, com’è che si vince a questo gioco?
Steve: Non c’è un vincitore, è come nella vita, non si vince nella vita.Greg: I soldi aiutano.
Steve: Sì, ma...
Mike: Oh, fantastico…
Steve: Ti arriva una freccia dritta dritta nel torace e perdi dieci punti ferita.
Greg: Non preoccuparti Mike, ho Resurrezione – ti riporterò in vita io.
Mike: Sono già uno dei non-morti Greg, posso ancora lanciare incantesimi di morte, giusto Steve?
Greg: Volevo solo aiutarti bello, non prenderla male.
Altro bambino: Cosa ne pensate di lanciare l’incantesimo “Chiamiamo la pizza da asporto”? “Chiamiamo la pizza da asporto”, capito, no?
Elliot: Beh, sono pronto per.. adesso per… giocare – vorrei giocare adesso ragazzi.”
Qualcuno: Siamo a metà Elliot. Non ci si può aggiungere ad una storia nel suo bel mezzo.
(qualcuno prende in giro Elliot)
Elliot: Mike? ...Mike?
Mike: Devi chiedere a Steve, è lui il Maestro del Gioco. Ha l’assoluto potere.
Elliot: Steve?
Steve: Aspettiamo che arrivi la pizza.
Elliot: Poi posso giocare?
Steve: Sì, poi puoi giocare. Comincia a pensare alla tua strategia perché giochi dopo Greg.
...(qualcuno scherza)...
Mamma di Elliot e Mike: Quindi, com’è che si vince a questo gioco?
Steve: Non c’è un vincitore, è come nella vita, non si vince nella vita.Greg: I soldi aiutano.
Steve: Sì, ma...
[…]
Elliot,
Michael, Greg e gli altri stavano giocando ad una specie di D&D per stessa
ammissione di Spielberg: era il 1982, usciva il più toccante film di
fantascienza della storia del cinema, l’Italia vinceva i mondiali sotto
il segno di Pablito Rossi e D&D metteva il piedino nel mio
immaginario di bambino. Niente male come annata.
Comunque
all’epoca mi dilettavo ancora con i giocattoli ed ero più che soddisfatto con quelli.
Un
nuovo sussulto arrivò qualche tempo più tardi, verso i 10-12 anni:
ricordo solo che frequentavo le scuole medie. Uno dei miei telefilm
preferiti all’epoca, che gustavo durante i periodi di vacanza, era
Ralphsupermaxieroe, titolo nostrano di “The greatest american hero”. Una
puntata della terza serie (guarda caso uscita negli USA tra l’82 e
l’83) si intitolava “Wizards and Warlocks” (facile supporre che W&W
fosse un chiaro riferimento all’acronimo dell’rpg di Gygax, tra l’altro
la D è la quarta lettera dell’alfabeto inglese e la W la quart’ultima) e
vedeva Ralph occuparsi dell’incolumità di un giovane principe saudita che, frequentando un campus americano, si era cimentato in un gioco di
ruolo dal vivo, piuttosto pericoloso a dire il vero, dal quale il nome
della puntata.
Fu
nuovamente un fulmine a ciel sereno! Ricordo che, entusiasta, ne
discussi con un amichetto, anche lui testimone di quella rivelazione, e,
carta e matita alla mano, girammo il circondario ridisegnandone la
toponomastica, titolando parchetti e viuzze con nomi fantastici;
cercammo anche di buttar giù la bozza di un regolamento ispirato a
quanto visto nel telefilm, con l’intenzione di coinvolgere tutti
ragazzini del vicinato in una partita.
Non
eravamo ancora arrivati all’idea di astrazione e di formulazione di un
comune narrazione, ma si capiva che eravamo pronti ad accogliere
un’esperienza di quel tipo.
Da lì in poi fu un percorso più tradizionale come ho già parzialmente descritto nel primo post. Sono convinto tuttavia che chi è cresciuto nei primi anni ’80 sia stato fortemente contaminato dall’atmosfera fantastica che si respirava. O forse ero io che vivevo già in un mio mondo parallelo che affiancava quello reale e di cui mi cibavo per rendere tutto un po’ più eccezionale.
Ispirati dalla puntata di Ralph Supermaxieroe decidemmo di creare la nostra prima ambientazione trasformando il vicinato in qualcosa di magico, a vederlo oggi si sorride parecchio! |
Questa era la tabella di risoluzione dei combattimenti, una schedina insomma, ma i tempi erano quelli! |
Da lì in poi fu un percorso più tradizionale come ho già parzialmente descritto nel primo post. Sono convinto tuttavia che chi è cresciuto nei primi anni ’80 sia stato fortemente contaminato dall’atmosfera fantastica che si respirava. O forse ero io che vivevo già in un mio mondo parallelo che affiancava quello reale e di cui mi cibavo per rendere tutto un po’ più eccezionale.
I miei ricordi sono nebulosi, mi pare che un compagno di classe delle elementari fosse passato un giorno per farmi provare Uno Sguardo nel Buio, sarà stato nel 1984/85.
RispondiEliminaRimpiangerò per tutta la vita di non aver avuto l'idea di creare un'ambientazione basata sulla planimetria di luoghi reali. Sul serio, è un colpo di genio. Io al massimo ho fatto avventure di Kata Kumbas che si ispiravano a leggende locali.
Ciao Luca,
Eliminagrazie del commento, sono compiaciuto del fatto di poter finalmente parlare con qualcuno, anche se per via telematica, di queste stupidate che, sebbene tali, mi riempiono tanto lo spirito. Scrivi anche tu da qualche parte? Se così fosse fammelo sapere, sarebbe bello darci un po' di visibilità a vicenda!
Riguardo all'immagine che vedi nel post, la nostra fu semplicemente una bozza, in quanto non capivamo ancora come poter impostare un gioco del genere; all'epoca ci trastullavamo con librigame e Talisman della GW, del resto eravamo all'oscuro.
Uno Sguardo nel Buio era introvabile a Modena, fino a quando la EL non cominciò a stampare i suoi GdR (Kata kumbas, Holmes&Co e I Cavalieri del Tempio), trovavamo in libreria (allora Rinascita, oggi Feltrinelli) solo le avventure. Ricordo che giocammo "La locanda al Cinghiale" senza regole, su di una panchina, con delle nostre amiche: ognuno aveva preso uno dei personaggi in fondo all'avventura. Per il combattimento tiravamo 3D6, chissà forse da qualche parte ho qualche foto, era il 1988 ;)
Io sono stato agevolato nella reperibilità dei librogames e dei gdr della E. Elle grazie al fatto che la casa editrice è di Trieste e io abito vicino.
EliminaSe abiti ancora a Modena immagino che raggiungerai facilmente il ModenaPlay: non escludo che ci si possa incontrare là (anche se devo vedere lo stato delle mie finanze prima di essere sicuro di andarci anche quest'anno).
Sì, faccio un salto quasi tutti gli anni, per lo più per parteciapre a seminari. Quest'anno, con la ricorrenza del 40° anno di D&D immagino si organizzerà qualcosa di speciale.
EliminaSe vieni giù non mancare di avvisarmi!
Ti ringrazio per la segnalazione di quale puntata di Ralph Supermaxieroe era legata a D&D... avevo un vago ricordo della puntata, ma a livello sbliminale deve avermi influenzato parecchio...
RispondiEliminaCiao Shadar,
Eliminagrazie a te per il commento e quindi per la tua partecipazione al blog. Spero di risentirti presto.
vidi E.T al cinema ,
RispondiEliminama non la scena non mi era chiara.
solo con 1 episodio a tema di SpiderMan ,
il film Il Volo Dei Draghi ,
e la serie animata di D&D inizia a metter a fuoco il GDR .
poi comincia nel 1989\1990 ...
Ciao Maxwell,
Eliminascusa il colpevole ritardo col quale ti scrivo, ma sto attraversando un periodo di inattività ludica e bado poco anche al blog.
Sono andato a cercare il film al quale fai riferimento e ho trovato solo un lungometraggio animato, ti riferisci a quello?
Buio completo invece sulla puntata a tema dell'Uomo Ragno, è uno degli episodi del cartone animato che andava a fine anni '80 (che per altro ricordo bellissimo, e io non sono per nulla amante dei super eroi).
L'unica citazione che condivido è il cartone di D&D, che trasmettevano sulla Rai la Domenica mattina, ma i miei genitori mi vietavano la TV il mattino, quindi non lo vedevo spesso...
si ,
RispondiEliminail Volo Dei Draghi è la versione animata dell 'omonimo romanzo .
ecco l 'episodio di SpiderMan:
http://www.dailymotion.com/video/x2emd3w_spider-man-and-his-amazing-friends-season-01-episode-11-knights-demons_shortfilms
a 22.53 si vede lo pseudo-D&D .
da notare che questo episodio fantasy è 1 banco di prova ,
in seguito ,
allo staff verrà affidata proprio la serie animata di D&D .
Ciao Maxwell,
Eliminache super segnalazione questa, grazie! Ti dirò che, tra l'altro, l'episodio l'avevo visto in italiano; tuttavia non ero stato in grado di avvicinarlo, nella mia memoria di allora, a D&D, di cui tra l'altro non sapevo neppure l'esistenza.
Forse avevo bisogno di qualcosa di più esplicito; ad esempio una serie come Stranger Things, l'avessi vista a 8-10 anni, mi avrebbe reso tutto chiaro immediatamente.
a me lasciò molti dubbi e curiosità .
Eliminaricordo i mesi\anni successivi ,
alla ricerca di quel tipo di giochi ,
facendomene 1 idea limitata ,
sotto certi versi simile al futuro Hero Quest .
quando finalmente giocai al D&D BECMI a fine anni 80 ,
ne rimasi deluso e confuso ,
colpa delle regole non immediate e di 1 DM scarsino .
poi , passo dopo passo , appresi .
e da allora gioco tuttora .