Buongiorno a Tutti,
dopo dieci anni di gioco
intenso, siamo prossimi all’uscita della nuova edizione di D&D. Secondo
programma gli scaffali si dovrebbero riempire a fine Settembre, con una piccola
tiratura - 3.000 copie circa - disponibile già durante la Gen Con agostana.
I momenti di transizione sono
spesso occasione di riflessione, e ciò capita – guarda caso – d’estate.
Da ragazzi i mesi della pausa scolastica erano il momento principe del gioco e dello
stare assieme. Complice il caldo si passavano tutti i pomeriggi a costruire
storie e tramare grandi imprese. Occupavamo impunemente a rotazione – a ben
ricordare erano sempre gli stessi ad offrire ospitalità – il giardino di
qualche amico e giocavamo fino a sera all’ombra di alberi generosi. Era il
momento delle eroiche imprese, ma anche delle clamorose disfatte.
Il TPK tuttavia era una sorta di ossigeno, occasione di rinascita e di nuove
proposte. Non è vero - almeno non lo era per noi -, che azzerato il party si
cancellava la scheda e si ripartiva con una nuova sequenza di tiri di dado per
le caratteristiche. Quello succedeva se a cadere erano i personaggi solo di uno
o due giocatori. Invece se era avvenuta l’ecatombe, se i cattivi avevano trionfato,
era allora il momento di rifiatare e valutare qualche nuova proposta: «Sapete, ho
questo gioco che non abbiamo ancora provato…» «Ah, sì? Dai, figo, facciamolo!».
Così si alternavano titoli che ci trasportavano in nuove ambientazioni, epoche e
situazioni. Aprivamo i nostri orizzonti apprendendo sistemi regolistici
alternativi, che scatenavano accese discussioni serali su cosa fosse meglio e
peggio rispetto all’amato D&D. Come sapete anche voi sono discussioni che
non hanno mai avuto una vera e propria conclusione.
Come ho scritto in un altropost, il vero giocatore è un grande filosofo in cerca del sistema ideale. Oltre
a ciò è ossessionato dalla ricerca delle emozioni che gli provocarono le prime
avventure, sensazioni per certi versi associabili alle farfalle nello stomaco
che elargivano le cotte adolescenziali.
E così sono a narrare del mio ennesimo flirt.
Come si fa con gli amici condividerò le sensazioni che il nuovo incontro ha
causato. E non è vero che non si fanno confronti tra i diversi partner, anzi.
Sappiamo benissimo cosa ci è piaciuto – magari amiamo ancora - di ognuno di
essi, solo non sta bene dirlo. Questo però è un blog Vecchia Scuola, che non
teme di essere criticato per abitudini che andrebbero dismesse o impopolari. Al
contrario.
Così state per sorbirvi anche i torbidi dettagli di un amore che non ho ancora
consumato, ma ho intenzione essere la mia storiella estiva. Come tutti gli
amori dove ancora non si è arrivati all’amplesso, è in fase di idealizzazione.
Potrebbe quindi essere che tra qualche mese ve ne racconti peste e corna. Al momento
attuale tuttavia ne sono affascinato e quindi prendete le righe che seguono per
quello che sono, vi ho avvisato.