“[…] ma tu non l’udisti e il tempo passava, con le
stagioni a passo di giava.” Fabrizio De André – La guerra di Piero
Soffia così la
primavera, soffia veloce e scopre il cielo rivelandoci nuovamente quel disco d’oro
che pareva essersi perso da qualche parte. Soffia così veloce che Play è alle
porte e così pure le orde barbariche che riempiranno i padiglioni. Forestieri carichi di euro, desiderosi di sperperare il
vile danaro in un gioco che useranno tre, quattro volte nella vita, prima di
decretarne la fine sulla classica mensola. Già tremo al pensiero della maestra
che mi chiederà delucidazioni su di un regolamento, che la casa editrice ha fatto
pervenire in associazione da tre giorni appena.
Ma che ne so io?
Io non leggo un
regolamento di un gioco da tavolo da almeno tre anni. Mi preparo come posso,
come agli esami di Settembre, umiliandomi con qualche compagno di gioco, pregandolo
di farmi un riassunto del manualetto delle regole.