Cerco una frase ad effetto per dare il via alla
recensione di Pool of Radiance: Attack on Myth Drannor e mi sbalordisco da solo quando, controllando la data di pubblicazione, leggo un 2000 tondo tondo. Non lo si può paragonare ad un
whiskey d’annata, tuttavia tre lustri sono un’età di tutto rispetto,
specie se si pensa che da allora si sono succedute ben 2 edizioni e mezzo;
come passa il tempo!
Graficamente il libercolo non si presenta
male, la copertina è infatti di un grandissimo come Brom. Qualche credito lo si può concedere anche all’autore, Sean K. Reynolds,
il quale si già era messo in evidenza con The
Scarlet Brotherhood, quando la
seconda edizione stava esalando i suoi ultimi respiri (e la TSR era già
1 metro sottoterra), e che qui si presenta con un sostanzioso volume di
96 pagine. Il titolo poi è da brividi, chiunque abbia frequentato i
Reami Dimenticati una mezza giornata nella sua vita può citare almeno i nomi
di due città: la prima è la cosmopolita Waterdeep, l’altra è
appunto la capitale di quello che fu l’impero elfico di Cormanthyr
e che da sempre rappresenta una meta mortale, ma immancabile per ogni tombarolo che
si rispetti.