Oggi sono 5 anni del
blog che mantengo, assieme ai miei amici e compagni d’avventura. Ho scritto qualche
riga per ricordare l’anniversario e riassumere questa piccola, ma significativa
storia.
Desidero condividerla
anche qui, perché molti passano su queste pagine per leggere storie di vita e
di gioco, più che di regole. Questa è la nostra.
Cari Tutti,
era il 2013 quando Lorenzo mi chiamò per
propormi di celebrare come si doveva il 40° anno di D&D, o meglio della
nascita della TSR, il vero quarantennale di D&D sarebbe stato l'anno
successivo, nel 2014.
Risposi un poco scettico a quello sprono
perché la mia carriera di giocatore si era interrotta nel 2000 e nonostante
qualche timido tentativo di revival, sembrava che il tempo del gioco di ruolo
fosse terminato.
Quello che ancora non sapevo era che
quella data, il 2000, sanciva la fine di un gruppo, non del gioco in sé. La mia
opinione di oggi è che gli amici, con i quali praticavo quel passatempo,
non fossero più in grado di stimolarsi l'un l'altro. Ma questa è un'altra
storia...
Accettai comunque la sfida, poiché
l'entusiasmo del mio amico era contagioso. Risalii allora le scale della
mansarda di casa di mia madre, cercai negli scatoloni coperti di polvere,
per ritrovare quei libri a me tanto cari in età adolescenziale. D&D,
è cosa nota, per la maggior parte delle persone che l'hanno conosciuto e
praticato, accompagna il periodo degli studi, poi cessa quando le strade degli
amici si disperdono in mille rivoli nella mappa dei progetti della vita. Così
in effetti era stato anche per noi.
Ritrovati i manuali, mentre
sfogliavo e riprendevo confidenza con l'odore dell'inchiostro (il Player's
Handbook del 1989 profuma!) di un'epoca passata, pensai che la formula per
ripartire doveva essere tuttavia differente da quella che aveva già prodotto
dei fallimenti. Anzitutto concordammo di coinvolgere delle persone nuove, che
fossero quasi, se non totalmente digiune di gioco di ruolo, capaci di temere
goblin e orchetti, di meravigliarsi per una pozione di cura o per una trappola
ben congeniata, e affiancarli ad alcuni veterani. Non solo era necessario
ritrovare gli occhi del bambino e della scoperta che un tempo avevamo avuto, ma
anche tornare ad un livello di rispetto reciproco che la troppa conoscenza
spesso lima all'osso. Altra novità assoluta, il gruppo era per un terzo femminile.
La seconda idea fu quella di affiancare
alle nostre sessioni, che non avrebbero dovute essere più di 4, un sunto della
partita giocata per non dimenticare quanto era avvenuto. Già perché i nostri
incontri cadevano ogni 3/4 settimane, condizione necessaria per conciliare gli
impegni dell'età adulta di ciascuno e dare un minimo di continuità alla storia.
Nacque così questo contenitore, prima ospitato da blogspot, poi migrato a
wordpress, dovendo, in seguito, essere in grado di gestire le necessità di più
gruppi di gioco.
Con nostro stupore ci accorgemmo che a
volte ci intrigava di più la narrativa che pubblicavamo, piuttosto che le
sessioni stesse: il sunto era un'incombenza, ma anche una maniera di
rielaborare e interiorizzare gli accadimenti; era anche il momento nel
quale il personaggio narrante si evolveva e il giocatore poteva darne
l'evidenza ai propri compagni e al DM.
Preso dall'entusiasmo della
sperimentazione utilizzai il blog per condividere anche informazioni
sull'ambientazione, fornire delle coordinate ai giocatori, in modo tale da
aiutarli a memorizzare villaggi e persone, ricavare la politica di luoghi
e comparse. Il blog era il media che permetteva al Dungeon Master di veicolare
le nozioni essenziali, rendendole alla portata di ogni giocatore. Finì che ogni
membro del tavolo conobbe, e scommetto anche oggi saprebbe citarvi, solo per
dirne alcuni: le Valli, la foresta elfica di Cormanthor, la Pietra Eretta,
Shadowdale, la Torre Ritorta, la taverna del Vecchio Teschio e la sua
proprietaria, Jhaele Silvermane proprio come si trattasse dei luoghi limitrofi
a casa propria.
Il mondo si è poi allargato alla
confederazione e alle nazioni vicine, passo dopo passo chi ha frequentato i
Reami e questo blog ha sviluppato simpatie e antipatie per le
sue comparse: Colderan, Randal Morn, Cassimar, Alusair, Mezzanotte,
Ruggifango, Lashan, Capo Nosnra, Aencar il Re
Ammantato, ecc; ha difeso nazioni amiche e
osteggiato quelle rivali, a volte ha anche cambiato fazione in corso
d'opera. Differentemente dal gioco che praticavamo una volta ogni scelta è
stata più consapevole e motivata, sostenuta dal pilastro imprescindibile
dell'ambientazione e del libero arbitrio.
Nell'idea di partenza infatti,
tutte queste informazioni dovevano in primo luogo dare ai giocatori gli
strumenti per essere veramente liberi di indicarmi dove volessero andare, chi
desiderassero incontrare, fornendomi di volta in volta spunti per allungare la
storia che non durò 4, bensì 23 sessioni. Era la cosiddetta campagna aperta, il
sandbox per eccellenza, un luogo dove il giocatore decide e il Dungeon Master
si mette a disposizione, l'antitesi dei moderni "adventure path", le
campagne livello 1-15 dove sai già da dove entri e dove uscirai.
Tornando al mondo reale e alle persone
fisiche, direi che almeno un terzo di quel gruppo che diede vita al blog non
giochi più, ci sono altre belle cose da fare nella vita. Uno snodo fondamentale
passò per l'enoteca di viale Moreali, dove si creò una frattura nel gruppo di
gioco. Io e Lorenzo desideravamo dare respiro ai personaggi, aprirci a nuove
opportunità narrative, includere altre persone, mentre gli altri partecipanti
si dimostrarono più conservativi, erano insomma contenti di una dinamica di
gruppo più intima e ristretta. La loro scelta era incline al modo in cui il
gioco di ruolo è praticato di frequente, tra le mura amiche di casa, con i
propri conoscenti.
Ammetto che non fu un momento molto
bello perché per carattere amo poco le frizioni, ma col senno di poi credo di
aver preso la decisione giusta dando qualche possibilità alle mie necessità,
alla mia curiosità per le persone e a questo luogo fantastico.
Ad ogni modo il blog sopravvisse alla
scissione e finì per ospitare nuovi volti, un panorama di giocatori capaci e
istrionici, veterani del tavolo e del dado da venti, giovani grezzi dalle
grandi capacità. I loro, i vostri, personaggi non hanno sfigurato se
confrontati agli storici sei che sono spesso ritratti da Iari nei sui bozzetti.
A fianco di Zeke, il dragone purpureo
che in fondo ama più l'amore della guerra (e che tiene dannatamente alla
propria cotenna), e Halfgrimur, l'esempio dell'elfo impulsivo e greedy,
sempre in cerca di vendetta, abbiamo così avuto l'opportunità di raccogliere le
storie di eroi come Imong Ituttof, il tombarolo per eccellenza i cui successori
popolano altre campagne, e Klaus Ghoremoon, il cavaliere alcolista con un
asso da giocare quando meno te l'aspetti. Nonostante le brevi apparizioni
ricordo il personaggio di Francesca, Piedgrey, un elfo dandy perdigiorno,
interessato solamente ai piaceri della vita e il nano Norvagun, rispettoso
della regola del silenzio impostagli dal suo dio. Tra gli ultimi arrivati, per
i quali ho percepito un vero affetto da parte del suo
interprete, spendo una parola per Damon CalenLass, giovinetto dal
bellissimo volto, perdutosi in un tempio infernale nei pressi di Ashabenford.
Ancora mille scuse Cubi: D&D da, D&D toglie!
Potrei citarne altri, lo farei se non
fosse che il blog ha visto le storie di più di 40 Personaggi Giocanti e almeno
25 giocatori. Non vi offendete se non ho parlato di voi e grazie per il
contributo, qualunque esso sia stato!
Il blog è la testimonianza di una
narrazione collettiva, è la prova provata di un esercizio che non si vanifica
nell'atto del gioco. Qui risiede la memoria di persone che non si frequentano
più nella vita reale. Nel tempo che ci ha cambiato, rimane il ricordo della
metempsicosi che solevamo praticare assieme. Nessuna di queste pagine sarebbe
stata scritta se non ci fosse stato un gruppo, nessuna storia ricordata se non
ci fossero le parole. Per questo, al di là delle capacità letterarie di
ciascuno di noi, questo blog ha un valore. O almeno io ce lo vedo.
Ho chiesto a Iari un disegno che
rimpiazzasse quello di Natale e celebrasse i 200+ articoli pubblicati fino ad
oggi, lui ha scelto di rappresentare Arpino, Kloi, Zeke, Meena, Paula e
Halfgrimur in pausa pranzo, comodamente seduti lungo un trave di un
grattacielo, dove il panorama alle loro spalle è un'arida e
pericolosa desolazione. Non gli ho chiesto cosa volesse significare la sua
arte, ma io ci vedo il gruppo storico che si sta prendendo un momento di riflessione,
intento a riordinare i propri cassetti e a impastare nuove possibilità. Dietro
lo sfondo non è dei più rassicuranti, ma il teatro della mente ha questo grande
potere, quello di fare sedere comodamente i partecipanti e
dare tregua all'andamento funambolico delle loro vite, alleviando per un
poco le preoccupazioni del quotidiano.
Per concludere questo articolo vorrei
esprimere il mio augurio per il primo lustro di passione e dedizione. Credo che
FORGOTTEN REALMS 41100 MO sia tra i primi 10 siti in Italia per contenuti sui
Reami, forse l'unico con informazioni tradotte sui primi anni
dell'ambientazione, il 1356 Dale Reckoning (Calendario delle Valli). Oggi
pubblicano qui, con alterna continuità, le loro storie 5 Compagnie, e solo in
due di queste recito la parte del DM.
Spero che questo blog non si spenga nel
caso dovessi avere una pausa, che altri decidano di prendersi lo sbattimento e
creare pagine, scrivere geografie, dettagliare luoghi e Personaggi Non
Giocanti, se ne doveste avere voglia non nego chiavi e patente a nessuno.
Ed Greenwood ha lasciato tante aree a disposizione dei creativi, già nel box
del 1987 tutta Sembia era aperta per la fantasia dei giocatori.
Anzi mi permetto di citare Lello, che
dopo un'adolescenza spesa a chiedersi con chi cavolo giocare D&D, ha
trovato me come compagno durante un WOD di Crossfit e adesso si sta
cimentando come DM introducendo i suoi amici al gioco di ruolo. Se pensi che la
tua ambientazione si possa integrare qui, allora è già ora di farlo.
Buone storie di vita vera e immaginata!
Buon anniversario. Noi invece per un po' dovremo sospendere la campagna di D&D Classico a causa della paternità del Master di stanza a Strasburgo. Ma magari potrebbe essere l'occasione per far nascere qualcosa di nuovo.
RispondiEliminaCi si "vede" a Modena (chissà, magari è la volta buona :D)
Ciao Luca,
EliminaAllora sarà una pausa piuttosto lunga, immagino!
Ad ogni modo, quest’anno ci dobbiamo vedere, io sarò al D&D open tutto il giorno e valletto durante l’Asta Tosta di Venerdì sera. Ci sentiamo, il mio numero di cellulare ce l’hai.
Un abbraccio!
mi sa che è ora di ricominciare a giocare..... Dannata pigrizia..... :)
RispondiEliminaCiao Shadar,
Eliminanon so se la primavera sia il momento migliore, ci sono talmente tante distrazioni :)
Tuttavia, sicuramente, si può cominciare ad imbastire un discorso, contattare gli amici e pensare ai passi che si potrà fare assieme.
Una bella storia, grazie per averla condivisa, ma soprattutto: buon anniversario!
RispondiEliminaGrazie ShAmAnO,
Eliminanon ho ancora capito se tu stai giocando al momento.
Io? Gioco sempre! Ho ormai imparato a convivere con il mio lato giocoso. Amo le storie e amo giocarle. Sono fatto così. In questi molti anni passati dalla mia prima partita (era l'estate della terza media, una delle più belle e magiche della mia vita, quando ho scoperto D&D) credo di non aver mai smesso. Per anni abbiamo giocato con regolarità, poi sempre meno, poi di rado, ma non abbiamo mai smesso. Poi ho scoperto il gioco via email e tutto è sembrato rinascere. Dal gioco via mail ho proposto ai miei amici di usare un blog per giocare tra una sessione di gioco intorno al tavolo e l'altra, tanto per dare continuità all'avventura, mantenere viva la fiammella ed è così che è nato http://dungeons-and-dragons-ggp.blogspot.it/ Sul blog, rispettando i tempi di tutti (quindi le cose vanno avanti molto lentamente), portiamo avanti la campagna. Sono ormai sei anni che giochiamo in questo modo. Quindi caro Mattia. Si gioca, eccome se si gioca. Si gioca sempre!
EliminaBella storia e davvero buon anniversario!
RispondiEliminaIn maniera simile a te, Mattia, anch'io ho ripreso a giocare a D&D dopo un lungo periodo di blocco. Pensavo che il tempo dei manuali e delle tabelle dei tesori e dei mostri erranti fosse finito, ma curiosamente la scintilla si è riaccesa.
Probabilmente il "merito" va alla nuova 5 Edizione che ha ridimensionato la parte tattica e da power player che aveva iniziato a palesarsi con la 3.0 e si è manifestata in tutta la sua potenza nella 4 edizione, che non ho mai apprezzato. In qualche modo ho avuto di nuovo la sensazione di giocare e condividere un'esperienza prima di tutto condivisa e naif.
Proprio ad aprile dello scorso anno abbiamo ripreso a giocare con una compagnia di 4 giocatori (più il sottoscritto come DM): due giocatori veterani, una giocatrice neofita piena di entusiasmo e un ragazzino di 12 anni (figlio di uno dei veterani). Attorno al tavolo si è tornati a respirare un'aria molto ingenua ma decisamente divertente, come ai tempi della scatola rossa. Per suggellare questo ritorno al passato, ho scelto di abbandonare gli amati Forgotten Realms per immergere la campagna nell'ambientazione iconica del D&D nella versione di Mentzer (il BECMI, per intenderci): Mystara.
A distanza di un anno, con l'aggiunta di un quinto giocatore alla compagnia, l'entusiasmo e la felicità di riunirci periodicamente per giocare sono ancora molto alti. In maniera simile, anch'io ho aperto un blog-giornale dove tenere traccia degli eventi, dei personaggi e delle vicende che i personaggi hanno incontrato durante i loro viaggi - https://mystarablog.wordpress.com/ - e conto di aggiornarlo sempre con lo stesso entusiasmo.
Prima di concludere questo lungo sbrodolamento da vecchio babbione, mi piace condividere con i lettori dell'Orto la composizione del gruppo di eroi:
- Yatzi, ladra umana allevata da una modesta famiglia di Marilenev la cui discendenza è chiaramente esotica (il lontano Sind)
- Leonius Antonrak, un ex soldato thyatiano che ha prestato servizio alla Rocca sulle Terre di Confine, tormentato dagli incubi del suo fallimento che portò alla morte dell'intero manipolo che guidava
- Kuzma Marilenev, figlia di un ramo cadetto dell'antica famiglia traladariana, disprezzata per il fatto di essere l'unione tra una traladariana purosangue e un conquistatore thyatiano ... ha abbandonato la sua casa per diventare una ranger dei boschi
- Gioppo Thebello, un ex gladiatore delle fosse di combattimento di Thyatis dalla mente instabile
- Stevàn il Boscaiolo, fratello di Pyotr di Sukyskin ha deciso di aggregarsi alla compagnia per cercare la verità sulla Valle Perduta di Hutaaka (dal modulo B10, ovviamente).
Ciao Maurino,
Eliminagrazie delle felicitazioni!
Mi fa molto piacere sentire che anche tu ti stia dando da fare, e ovviamente sono già andato a dare un occhio al tuo blog, il cui link aggiungerò a FR41100MO.
Della tua storia mi colpisce, in particolare, la partecipazione di questo ragazzino di 12 anni al gruppo. Qual è il suo apporto in una campagna di profilo così alto? (Immagino il suo PG sia Leonius Antonrak).
E un giocatore di videogiochi? Se sì, cosa trova più coinvolgente?
Sarebbe bello un articolo su questa esperienza.
Auguri!
RispondiEliminaGrazie Fabio :D
EliminaAncora nessun reportage da Modena?
RispondiEliminaCiao Luca,
Eliminain effetti qualcosa da dire ce l'avrei, ho fatto chiacchiere interessanti e la fiera è stata molto stimolante, purtroppo però sono coperto di cose da fare.
Ciao! Con un anno di ritardo, mi complimento anch'io per questa bella storia che hai condiviso. Mi sembra che quasi tutti noi veterani dei gdr siamo passati attraverso un lungo periodo di pausa prima che la passione si riaccendesse. Nel mio caso è durata circa 15 anni!
RispondiEliminaMi ha molto colpito il passaggio in cui scrivi che prima della tua "pausa" avevi pensato che fosse finito il tuo interesse per i gdr, mentre invece era solo la fine di un gruppo. Anche io trovo più stimolante giocare con tante persone diverse, ma ho l'impressione che non sia una tendenza tanto comune.
Un saluto!
Ciao Sikander,
Eliminaanzitutto grazie dei complimenti, non faccio caso ai ritardi quando piovono buone parole, eheh!
Inoltre, come puoi notare, anche io batto la fiacca.
Mi felicito della tua resurrezione come giocatore, fa sempre piacere sapere di ritorni dopo lunghe assenze.
Come ogni squadra, anche la composizione del gruppo di gdr si deve rinnovare di quando in quando. Bastano anche 1 o 2 elementi alla volta.
Certo, continueremo a ricordare questa o quella Compagnia come la formazione del mondiale dell'82, ma è necessario assolutamente evitare di avvitarsi su se stessi in modelli ripetuti.
A presto, spero!