Natale è passato, e così le feste. Tocca tornare al lavoro,
ma rimangono i ricordi del periodo di riposo appena passato. Il mio (ma forse
anche il vostro!) piccolo mondo di amici e conoscenti può essere diviso in due
macro-categorie: quella degli amanti del Natale e quella dei “grinch”.
Stranamente, almeno per come la vedo io, i fobici del Natale
sono in maggioranza donne. Al contrario, io appartengo sicuramente al primo gruppo, quello
degli entusiasti del freddo (o perlomeno dell'alternanza delle stagioni), delle vacanze e delle luminarie. Vivo
l’avvicinarsi di questo periodo dell’anno con trepidante attesa e, mano a mano
che la Vigilia è prossima, assorbo ogni misticismo e rituale pagano. Preparo
quindi la lista dei regali, vado a ripescare gli a scatoloni nei quali sono
riposte le palline di vetro di mio padre e mio nonno, addobbo l’albero l’8
Dicembre con un sottofondo musicale adeguato, ripasso i film di una vita e
scelgo quelli che durante le feste torneranno a fare la loro comparsata sul mio
televisore.