Salve,
questa è una vecchia storia cominciata a Marzo
2014 ed è ora di chiudere il cerchio. Sotto Natale mi appresto a far rivivere
il vecchio modulo G1; spero che qualcun altro, in qualche angolo d’Italia, metta
in scena invece la S1, potendosela godere infine nella sua lingua madre. Questo
blog non se lo filano in molti, ma per coloro che ogni tanto vi buttano un
occhio, ho idea questo sia un post importante, atteso forse fin troppo a lungo.
La stanza 33 è qui nella sua brutalità e impossibilità di
essere risolta. Pochi sono coloro che sono riusciti a fuggire alla furia di Acererak,
ancor meno coloro che possono dire di averlo sconfitto (io non ho ancora
conosciuto un giocatore che si possa fregiare di cotanta impresa). Lo scopo
tuttavia di quest’incontro, l’abbiamo ripetuto più volte, è quello di far
rivivere il mito della Tomba e della sua ineffabilità. Si lotta una vita per
incontrare la morte, e lì si cede il passo alla Natura. Questo è per me il
senso della Tomba. Avanti prodi, mancano solo pochi passi alla fine!